domenica 5 marzo 2006

Sanremo: siamo alla finalissima. Ieri sera ultime eliminazioni. Sono usciti dalla gara Simona Bencini, Nicky Nicolai (Donne), Ragazzi di Scampia e Sugarfree (Gruppi), Ron e Alex Britti (Uomini). Fra i Giovani non ce l’hanno fatta Monia Russo, Tiziano Orecchio, Helena Hellwig, L’Aura. Gli otto finalisti fra i quali stasera saranno proclamati i vincitori di categoria e quello finale sono dunque Dolcenera, Anna Tatangelo, Nomadi, Zero Assoluto, Povia, Michele Zarrillo, Simone Cristicchi e Riccardo Maffoni.
Ma eliminazioni e finalisti a parte, quella di ieri può essere considerata la serata della rivincita della musica. Paradossale che ciò avvenga alla penultima curva, quasi in chiusura di Festival, dopo tante polemiche, tante parole inutili, tanta noia... Ma tant’è, ieri sera Sanremo è sembrato veramente il Festival della canzone italiana.
C’è una vecchia convinzione, fra i dirigenti della televisione pubblica e privata di casa nostra. Si crede che la musica, sul piccolo schermo, non funzioni, non faccia ascolti, vada comunque mischiata e mascherata con qualcos’altro. Tanto che Dolcenera, che stasera parte favorita, dopo la vittoria a Sanremo Giovani nel 2003, non seguita dall’invito fra i big l’anno successivo, è dovuta passare per un reality, «Music Farm», per riprendere la rincorsa e guadagnare nuovamente le luci della ribalta.
Convinzione sbagliata. Perchè a volte basta lasciare che i cantanti facciano il loro mestiere, e può accadere il miracolo. Com’è successo ieri sera. Ci sono volute quattro dirette dall’Ariston, quattro lunghe e snervanti maratone, ma alla fine la canzone, la musica è riuscita a farsi strada.
Intendiamoci: i limiti e i difetti dello show rimangono tutti. Le canzoni di quest’edizione non sono di quelle che passeranno alla storia. Panariello è sempre Panariello (ieri solito pietoso monologo sull’invasione dei cinesi...), Victoria Cabello dopo l’inizio frizzante della prima sera è sempre più petulante e anche un po’ insopportabile (vedi l’intervista di ieri sera al bell’Orlando Bloom...), Ilary Blasi fa la sua particina senza infamia e senza lode. Ma il gioco dei duetti ha restituito centralità alla musica, almeno per una sera. E alcune canzoni, sarà stato per l’ennesimo ascolto o per gli ospiti che le hanno nobilitate, hanno acquistato un fascino nuovo, sono sembrate migliori di com’erano apparse in precedenza.
Il discorso vale per Michele Zarrillo, che ha aperto la serata cantando «L’alfabeto degli amanti» con Tiziano Ferro, al suo debutto assoluto sul palcoscenico sanremese. Vale per Povia, che ha chiamato Francesco Baccini per condividere con lui «Vorrei avere il becco», ed è finita che i due si sono pure emozionati. Vale per Alex Britti, che nonostante alcuni problemi tecnici alla pedaliera da cui comanda la sua chitarra, ha cantato «Solo con te» assieme alla sua vecchia Blues Band, completa di Max Gazzè al basso.
Uno che ha giocato alla perfezione la carta dei duetti è Ron. «L’uomo delle stelle», che già poteva contare sull’arpa di Cecilia Chailly, ieri si è ulteriormente arricchita delle voci di Tosca, con cui aveva vinto Sanremo nel ’96, cantando «Vorrei incontrarti fra cent’anni», e di Loredana Bertè. La presenza della quale si è aggiunta all’ultimo momento, dopo che la stessa non era stata ammessa al Festival - pare - per un problema di un ritardo di appena quindici minuti sulla presentazione della sua canzone, «L’araba fenice».
E ancor meglio hanno fatto i Nomadi. «Dove si va», il loro forte messaggio di pace e di speranza, contro tutte le guerre, ha acquistato ulteriore forza grazie alla presenza di Roberto Vecchioni, che per una volta è tornato sul palco dell’Ariston per il Festival e non per la rassegna del Club Tenco di cui è un veterano. Assieme, il professore della canzone e i vecchi-giovani Nomadi, hanno emozionato tutti.
Un’altra che ha sfruttato bene la chance dei duetti è Nicky Nicolai, che per l’occasione si è fatta raggiungere dal marito sassofonista jazz Stefano Di Battista, con cui aveva condiviso l’anno scorso l’affermazione al Festival, e da Giovanni Allevi, stella del piano jazz conosciuta e apprezzata anche negli Stati Uniti.
Gli altri duetti: Zero Assoluto con Niccolò Fabi, Sugarfree con il comico Flavio Oreglio, i Ragazzi di Scampia di Gigi Finizio con Tullio De Piscopo (che proprio ieri ha perso la madre ma ha voluto onorare ugualmente il suo impegno), Anna Tatangelo con i chitarristi Alberto Radius (Formula 3) e Ricky Portera (già con Dalla), Dolcenera anche lei con un chitarrista, Maurizio Solieri (quello di Vasco), Simona Bencini con la talentuosa Sarah Jane Morris.
Dopo mezzanotte, spazio finalmente ai giovani. Alcuni dei quali (Simone Cristicchi, Helena Hellwig, L’Aura, Riccardo Maffoni...) convincono più dei sedicenti big. Tra gli ospiti della serata, oltre al citato Orlando Bloom, Dolce & Gabbana, Arnoldo Foà e Gavin De Graw (all’una di notte...). Stasera gran finale.

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