giovedì 5 aprile 2007

E' la musica, è il rock che sta dando la scossa a Trieste. Mentre la città delle istituzioni, della politica, dell’economia si trastulla nell’unico sport in cui sembra eccellere, ovvero quello dei progetti destinati troppo spesso a restare lettera morta, nel frattempo c’è un’altra città che zitta zitta si è rimessa in moto. È giovane, si arrangia, non guarda in faccia a nessuno, e soprattutto viaggia che è una bellezza.

Per anni, anzi, per decenni siamo stati estrema periferia dell’impero musicale. Città anziana, addormentata, noiosa, senza futuro. Luogo in cui nemmeno fermarsi, anche se diretti in viaggio verso le coste croate o l’universo balcanico. Le maggiori tourneè di artisti italiani e stranieri hanno quasi sempre saltato a piè pari la città.


Meglio Udine o Lubiana, Pordenone o Zagabria, Treviso o Monaco, storiche mete obbligate delle trasferte degli appassionati locali.

Anche la scena creativa locale non ha offerto per tanto tempo spunti degni di nota fuori dall’ambito provinciale (mentre da Monfalcone veniva fuori una certa Elisa, mentre a Pordenone facevano sfracelli i Tre allegri ragazzi morti...). E pure il panorama dei locali musicali per troppi anni è stato caratterizzato dalla cosiddetta calma piatta, stretta fra le proteste dei vicini desiderosi di un sonno tranquillo e minacciose ronde anti-rumore.

Poi qualcosa è cambiato. Ce ne siamo accorti per la prima volta nell’estate di due anni fa, quando l’adunata musical-televisiva di Mtv ha attirato in piazza Unità e sulle Rive qualche decina di migliaia di giovani sbucati come per incanto ad animare quella calda sera di metà luglio. Quella Trieste viva, giovane, colorata che mostrò tutta la sua scontrosa grazia in diretta televisiva a mezza Europa era la negazione più assoluta della città grigia, triste, brontolona del «no se pol» e «no se gà mai fato», dei mille progetti lasciati sempre su carta, delle diecimila chiacchiere fini a se stesse.

Trieste, città multietnica e cosmopolita che appena vuole sa essere tante cose assieme: giovane e anziana, vitale e assonnata, creativa e noiosa, colta e bottegaia, intraprendente e piagnona. Tutto e il contrario di tutto. In questo «non luogo» per eccellenza, chissà, forse proprio a partire da quella sera, qualcosa è cambiato. Pian piano la città, storicamente tagliata fuori dai grandi tour internazionali, si è trasformata in una piccola capitale della musica e in fondo anche dei giovani. Un autentico paradosso, per una delle città più anziane del pianeta, da dove i giovani sono sempre scappati appena hanno potuto, e che comunque sono sempre stati costretti a mettersi in viaggio se non altro per seguire i protagonisti della propria musica.

Da quella sera (poi sono arrivati il Festivalbar, ancora Mtv con i giovanissimi di «Trl», tanti concerti...) è successo che il capoluogo regionale, che storicamente era la cenerentola della scena musicale del Friuli Venezia Giulia, ha vissuto e sta vivendo un momento di assoluta rinascita. Dividendo con Pordenone la palma delle due città più ricche di appuntamenti, e relegando a un ruolo più defilato Udine, che in passato l’aveva spesso fatta da padrone, e Gorizia, che è sempre stata la meno toccata dai tour, fra l’altro ampiamente superata dalla gemella slovena che può contare sulla ricca dote dei denari dei casinò.

Di pari passo si è assistito al piccolo grande fenomeno di tanti giovani musicisti triestini pronti a fare il grande passo verso la ribalta nazionale e a volte internazionale. Ragazzi che parlano i linguaggi musicali del nuovo millennio, che forse si sono finalmente lasciati alle spalle la pigrizia atavica dei loro fratelli maggiori e dei genitori. Di pari passo, pur in un quadro sempre caratterizzato dalla carenza di veri spazi per la musica, sono anche aumentati in maniera esponenziale i locali nei quali la sera è possibile ascoltare della buona musica dal vivo (proteste dei vicini sempre permettendo...).

Intendiamoci, non siamo né potevamo d’un tratto diventare Roma e nemmeno Milano e tantomeno una di quelle capitali europee che vivono di notte. Ma non siamo più neanche la Trieste di qualche anno fa.

In questa città, per mesi si è dibattuto se è necessario un singolo grande evento, per trasformare un'identità culturale in un segno visibile anche all'esterno. Qualcosa come un grande festival per tradurre l'anima culturale della città in volano capace di contribuire alla sua crescita economica e turistica.

Chissà, forse è arrivato il tempo proprio di una grande manifestazione musicale che possa portare il nome di Trieste in giro per l’Italia e l’Europa. Magari nell’ambito di quel Distretto culturale al quale qualcuno alla Provincia sta da tempo lavorando. E magari sotto l’egida di quella Casa della Musica, realtà ormai più nota e apprezzata all'estero che non in città, che negli ultimi anni ha ricoperto un ruolo non secondario nella crescita musicale dei giovani triestini.

Oltre alla Casa della Musica (struttura comunale gestita dalla Scuola 55), oltre alla tradizione rappresentata dai concerti al PalaTrieste e allo stadio, al Rossetti o in piazza Unità, oggi la musica del 2007 a Trieste parla anche la lingua del Teatro Miela, della Casa delle Culture, dell’Etnoblog, del Tetris, di tanti altri locali e localini dove si incrociano liceali locali, universitari in trasferta e musicisti che arrivano da mezzo mondo. E dove si stanno facendo le ossa i musicisti triestini di domani.

Ora arriva un’altra estate, stagione musicale per eccellenza. Udine ha già calato il suo asso, preparandosi a ospitare il 28 giugno l’unica tappa italiana del tour mondiale dei Red Hot Chili Peppers. Il capoluogo regionale saprà confermare e consolidare l’inversione di tendenza che abbiamo descritto? Noi crediamo di sì. La prima data è già fissata, con gli inglesi Placebo il 21 giugno in quella stessa piazza Unità che due anni fa ha ospitato la marea di giovani di «Isle of Mtv» e l’anno scorso l’eterno carrozzone del Festivalbar. Altri appuntamenti, grandi e piccoli, seguiranno.

Forza Trieste, coraggio, prendi esempio dal rock. Che forse il treno sta passando di nuovo...




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