giovedì 30 settembre 2010

WITZ ORCHESTRA
E adesso non resta che ”Striscia la notizia”. Dove prima o poi andranno a trovare il loro amico Enzo Iacchetti, che conoscono da oltre vent’anni ma solo in questo 2010 del loro venticinquennale li ha accompagnati quasi per mano al successo e alla visibilità nazionale.
Stiamo parlando ovviamente della Witz Orchestra. Niente ”sagre della sardella” quest’estate per Toni Soranno, Loretta Califra e il loro figlio Fabio Soranno, tornati ieri sera a Trieste dopo una lunga assenza e per un breve periodo di riposo.
«Abbiamo appena finito il programma ”Le Velone” - spiega Loretta -, ben sessantasei puntate su Canale 5 che ci hanno tenuti impegnati per tutta l’estate. Con Enzo Iacchetti, Nina Senicar e il Gabibbo abbiamo girato mezza Italia: da Ostuni a Chioggia, da Norcia a Lignano Sabbiadoro, con le semifinali a Riccione e le finali in studio, a Cologno Monzese».
Nel programma, il trio triestino affiancava Iacchetti nei suoi numeri e accompagnava le concorrenti.
«Il programma - dice ancora la Califra - ha avuto degli alti ascolti, peraltro differenziati per fasce d’età. I bambini lo guardavano per il Gabibbo, molti giovani per la bellezza della Senicar, gli anziani per le concorrenti loro coetanee. Alcune delle quali hanno dimostrato una vivacità e un’energia che ci hanno lasciato di stucco...».
Ma l’estate appena trascorsa non ha visto la Witz impegnata solo sul fronte televisivo. Sempre con Iacchetti i tre cantanti e musicisti triestini - oltre a partecipare al Festival Gaber a Viareggio - hanno anche proseguito il tour teatrale di ”Chiedo scusa al signor Gaber”, spettacolo seguito al disco omonimo realizzato con l’artista cremonese.
«Sì, è stato un anno davvero intenso - conferma Toni Soranno, chitarrista che ha suonato fra gli altri con Adriano Celentano e Fabrizio De Andrè -. Quella di rileggere le canzoni di Gaber è stata una mia idea, che è piaciuta a Iacchetti. Lo spettacolo teatrale è nato aggiungendo alle canzoni i monologhi, proprio nella miglior tradizione del teatro canzone di cui Giorgio Gaber è stato il maestro».
«Poi, si sa, una cosa tira l’altra. Una sera, a uno spettacolo con Iacchetti, ci ha visti Antonio Ricci, che ci ha voluti in tivù per Le Velone. E ora - butta lì Soranno - potrebbe anche darsi che, una sera o l’altra, andiamo a trovare Enzo a ”Striscia”...».
Per la Witz Orchestra, insomma, un 2010 da incorniciare. E un’ottima maniera per festeggiare i venticinque anni dalla formazione del gruppo. «Già, era il 1985 - ricorda Loretta Califra -, eravamo in tanti, e con noi c’era ovviamente Mario Giacaz (scomparso nel luglio 2006 - ndr). Nell’86 eravamo già su Raiuno, a ”Proffimamente no stop”, regia del compianto Enzo Trapani, con tanti di quelli che venivano chiamati nuovi comici. Fra loro, per l’appunto, Iacchetti. Nell’87, invece, lavorammo con due mostri sacri come Dario Fo ed Enzo Jannacci, a ”Trasmissione forzata”, su Raitre...».
In tutti questi anni, la formazione della Witz è cambiata mille volte, passando da un massimo di nove elementi (sono molti i musicisti triestini che ne hanno fatto parte), fino ad arrivare alla formazione in trio. Prima con Mario Giacaz, poi, dopo la scomparsa di quest’ultimo, con il figlio della coppia, Fabio Soranno. «Era il nostro fonico quando c’era Mario - ricorda ancora Loretta -, dunque conosceva già tutto il nostro repertorio. E poi, si sa, il frutto non cade mai troppo lontano dall’albero...».

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