giovedì 30 settembre 2021

VINTAGE n.13 CON MORANDI E FLAVIO PAULIN



Si conclude il “viaggio nella memoria” di Vintage, con Carlo Muscatello e Graziano D’Andrea, regia di Daniela Picoi, giovedì 30-9 ore 11.20 su Radio Uno Rai Fvg.

Interviste a Gianni Morandi e Flavio Paulin, cantante triestino dei primi Cugini di campagna. I classici sono “Sabato pomeriggio” di Claudio Baglioni, “Quanno chiove” di Pino Daniele e “Woman” di John Lennon. Ascoltiamo finalmente per intero “Don’t get me wrong”, dei Pretenders, per tre mesi sigla del programma. La musica prosegue con Nirvana, a trent’anni dall’uscita di “Nevermind” e dallo storico concerto di Muggia, e Art of noise.

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Vintage è bello! Perché è bello ricordare. Tutti abbiamo una canzone preferita che ci riporta ad un periodo importante, una situazione, una persona... una specie di colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. E oltre alle canzoni ci sono i luoghi, i ritrovi, gli oggetti usati che evocano emozioni e sentimenti. Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani e tutte le altre cose che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, in particolare dagli anni ’70 del secolo scorso al 2000, nella nostra regione e non solo. Raccontarlo può essere catartico per chi l’ha vissuto ma anche per i più giovani, che forse non sanno di quanto quella stagione di creatività e libertà sia stata fondamentale per più di una generazione, ma che tuttavia amano e cantano Battisti, De Gregori, Dalla, De André, Venditti, e studiano i mostri sacri del Rock per trarre ispirazione e rinnovare la musica contemporanea.

In questa nuova rubrica sentiremo i protagonisti di quell’epoca d’oro: i conduttori radiofonici delle “radio pirata”, i cantanti, le Miss, i giornalisti che, partiti da raffazzonati studi radiofonici hanno poi costruito una carriera nei maggiori network, rievocheremo il mondo delle discoteche con barman e DJ, i ritrovi, le sale da ballo con la musica dal vivo delle più amate orchestre, i dischi in vinile inghiottiti dai colorati mangiadischi e i negozi di dischi che la rivoluzione digitale ha spazzato via.

Al timone di questo “viaggio nella memoria” Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del quotidiano “Il Piccolo” e collaboratore di radio, tv e iniziative editoriali del Corriere della sera) e Graziano D’Andrea (voce storica della radiofonia del Nordest, animatore di serate nelle piazze e nelle discoteche). Regia di Daniela Picoi.


sabato 25 settembre 2021

VINTAGE n.12 con LA BIONDA E SORANNO

 I Fratelli La Bionda e il chitarrista triestino Toni Soranno sono fra i protagonisti della penultima puntata di “Vintage - Canzoni, oggetti, sentimenti che non passano mai di moda”, con Carlo Muscatello e Graziano D’Andrea, Daniela Picoi in regia, domani giovedì 23 alle 11.20 su Radio Uno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it). Il tormentone d’annata è “Maracaibo”, di Lou Colombo, estate 1981. La musica prosegue con Aretha Franklyn, Mia Martini, Neil Young, Abba. Anticipazioni sui concerti autunnali. Gran finale con la musica di Stevie Wonder.

Vintage è bello. Perché è bello ricordare. Tutti abbiamo una canzone preferita, che magari ci riporta a un fatto, una situazione, una persona, un ricordo... Per questo le canzoni sono considerate la colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. Ma oltre alle canzoni ci sono gli oggetti, i luoghi, le parole, che evocano emozioni e sentimenti. Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani (ma anche tutte le altre cose) che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, non solo nel Friuli Venezia Giulia. Al timone di questo “viaggio nella memoria” Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del “Piccolo”, collaborazioni con altri giornali, radio, tv e le iniziative editoriali del Corriere della Sera) e Graziano D’Andrea (voce storica della radiofonia del Nordest, con collaborazioni con radio private e Rai Fvg, animatore di serate nelle piazze e nelle discoteche). Regia di Daniela Picoi.

mercoledì 15 settembre 2021

da Rtv Slo/ Radio Capodistria

 Difendere l’informazione libera è difendere la democrazia

La necessità di difendere la libera informazione e tutelare i giornalisti, sempre più a rischio negli ultimi anni, è stata sottolineata anche dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.


Muscatello (Assostampa FVG): "La questione ormai è molto grave e preoccupante, perché la campagna no vax ha alzato pericolosamente il tiro e i toni, e ha messo nel mirino chi esercita il diritto dovere d’informare".



“Giornaliste e giornalisti attaccati semplicemente perché svolgono questo lavoro, minacciati o addirittura assassinati” perché “hanno lottato per il diritto all'informazione, che è un bene pubblico”.

Uno dei passaggi del discorso della presidente Ursula Von Del Leyen al Parlamento Europeo è stato dedicato a quella che ormai anche in Europa viene definita “emergenza informazione”. Giornalisti sempre più spesso minacciati, sottoposti a pressione, a volte anche attaccati fisicamente, come capitato in Italia in occasione di alcune manifestazioni di no vax e a Lubiana con l’attacco alla sede di RTV Slovenia, o addirittura uccisi perché stavano svolgendo con coraggio il proprio lavoro, indagando su corruzione e criminalità, come avvenuto ad esempio a Malta per la collega Daphne Caruana Galizia.

Von del Leyen ha sottolineato come la Commissione sia intenzionata a “sostenere il lavoro dei giornalisti e a contrastare chi mette a repentaglio la libertà dei media. C'è bisogno di una legge – ha aggiunto - che garantisca l'indipendenza dei media, perché difendendo la libertà dei media, difendiamo anche la nostra democrazia".

Quella della libertà d’informazione, elemento vitale perché ogni democrazia possa definirsi tale, è stato sollevato più volte negli ultimi anni con crescente preoccupazione dalle organizzazioni dei giornalisti in Europa, come ci conferma Carlo Muscatello, Presidente dell’Associazione della stampa del Friuli Venezia Giulia. “La situazione peggiora di giorno in giorno, di settimana in settimana: qui non si tratta più solo dell’inquietante episodio di Lubiana, non è soltanto la delirante lettera di minacce fatta pervenire alcune settimane fa al Messaggero Veneto, non sono soltanto le grida “giornalisti terroristi” urlate sotto la sede del Piccolo di Trieste pochi giorni fa a margine di un corteo di no vax, e non sono nemmeno solo le purtroppo sempre più frequenti aggressioni, anche fisiche, di queste settimane, a giornalisti e operatori dell'informazione, “colpevoli”, è il caso di sottolinearlo, di fare soltanto il proprio lavoro e di esercitare il diritto -dovere costituzionale d’informare. La questione ormai è molto più complessa, a mio avviso più grave e più preoccupante, perché la campagna no vax ha alzato il tiro, ha alzato pericolosamente i toni e ha messo nel mirino chi esercita soltanto lavoro d’informare, che penso sia fondamento non soltanto dell'articolo 21 della Costituzione in Italia, ma di tutte le carte costituzionali”.

La cosa più preoccupante è proprio questa: una volta si parlava di giornalisti minacciati dalla mafia o dalla criminalità, adesso invece questo fenomeno si sta allargando e chiunque si sente in diritto di attaccare un giornalista, alle manifestazioni no vax ma non solo quelle…

“Le manifestazioni no vax sono forse l'esempio più lampante degli ultimi tempi, ma sembra che ogni scusa sia buona per attaccare chi fa il proprio lavoro, chi fa giornalista e opera nel campo dell'informazione. Cito i dati italiani: secondo la ministra dell'interno Luciana Lamorgese ci sono 123 casi censiti nei primi sette mesi dell'anno in Italia di giornalisti minacciati, un più 19 per cento rispetto all'anno precedente, un dato, visto che siamo a settembre, ormai inesatto per difetto. Secondo noi, come Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Assostampa FVG, che ne è l’articolazione territoriale, è necessario che il governo si faccia carico delle criticità di un settore vitale per la democrazia, quale quello dell'informazione, e che anche il presidente Draghi convochi più presto, prima della prossima e, speriamo di no, purtroppo probabile aggressione ai danni di un cronista, un tavolo con le parti sociali”.


Alessandro Martegani


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https://www.rtvslo.si/capodistria/radio-capodistria/notizie/europa/difendere-l-informazione-libera-e-difendere-la-democrazia/594118


RICCARDO FOGLI A VINTAGE n.11, domani su RADIO UNO RAI FVG

 Il cantante Riccardo Fogli e il giornalista Giorgio Bearz sono gli ospiti dell’undicesima puntata di “Vintage - Canzoni, oggetti, sentimenti che non passano mai di moda”, con Carlo Muscatello e Graziano D’Andrea, regia di Daniela Picoi, domani giovedì 16 alle 11.20 su Radio Uno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it).

Il tormentone classico è “Acqua azzurra acqua chiara”, di Lucio Battisti, estate 1969. La musica “vintage” prosegue con Elvis Presley, Beach Boys, Vasco Rossi, Paolo Conte… Anteprima sul concerto di Raf e Umberto Tozzi (di cui riascoltiamo la classicissima “Gloria”), a Trieste. Gran finale con la musica dei Rockets.

Vintage è bello. Perché è bello ricordare. Tutti abbiamo una canzone preferita, che magari ci riporta a un fatto, una situazione, una persona, un ricordo... Per questo le canzoni sono considerate la colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. Ma oltre alle canzoni ci sono gli oggetti, i luoghi, le parole, che evocano emozioni e sentimenti. Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani (ma anche tutte le altre cose) che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, non solo nel Friuli Venezia Giulia.

Al timone di questo “viaggio nella memoria” Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del “Piccolo”, collaborazioni con altri giornali, radio, tv e le iniziative editoriali del Corriere della Sera) e Graziano D’Andrea (voce storica della radiofonia del Nordest, con collaborazioni con radio private e Rai Fvg, animatore di serate nelle piazze e nelle discoteche). Regia di Daniela Picoi.

giovedì 9 settembre 2021

LAVEZZI E CIRRI A VINTAGE n.10

 Mario Lavezzi (Camaleonti, poi autore e solista) e Massimo Cirri (storica voce di Caterpillar, su Raidue) sono gli ospiti della decima puntata di “Vintage - Canzoni, oggetti, sentimenti che non passano mai di moda”, con Carlo Muscatello e Graziano D’Andrea, regia di Daniela Picoi, domani giovedì 9 alle 11.20 su Radio Uno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it).

Il tormentone classico è “Figli delle stelle”, di Alan Sorrenti, estate 1977. La musica “vintage” prosegue con Supertramp, Fleetwood Mac, Rod Stewart, Elton John, Luigi Tenco. Attesa per il concerto di Manu Chao a Lignano Sabbiadoro. Gran finale con la musica dei Doors.

Vintage è bello. Perché è bello ricordare. Tutti abbiamo una canzone preferita, che magari ci riporta a un fatto, una situazione, una persona, un ricordo... Per questo le canzoni sono considerate la colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. Ma oltre alle canzoni ci sono gli oggetti, i luoghi, le parole, che evocano emozioni e sentimenti. Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani (ma anche tutte le altre cose) che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, non solo nel Friuli Venezia Giulia.

Al timone di questo “viaggio nella memoria” Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del “Piccolo”, collaborazioni con altri giornali, radio, tv e le iniziative editoriali del Corriere della Sera) e Graziano D’Andrea (voce storica della radiofonia del Nordest, con collaborazioni con radio private e Rai Fvg, animatore di serate nelle piazze e nelle discoteche). Regia di Daniela Picoi.

sabato 4 settembre 2021

DOPO LE MINACCE E LE AGGRESSIONI AI GIORNALISTI/ newsletter Ordine Fvg

 di Carlo Muscatello*


Non è soltanto la delirante lettera di minacce fatta pervenire alla redazione del Messaggero Veneto. Non sono soltanto le varie e purtroppo sempre più frequenti aggressioni - anche fisiche - di queste settimane a giornalisti e operatori dell’informazione, colpevoli soltanto di fare il proprio lavoro, di esercitare il diritto dovere costituzionale di informare.
La questione è ormai più complessa, più grave e più preoccupante. La campagna no vax ha infatti alzato pericolosamente i toni e ha messo nel mirino anche chi esercita il lavoro che trae fondamento nell’articolo 21 della Costituzione.
Secondo la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sono 123 i casi censiti nei primi sette mesi dell'anno (+19 per cento sul 2020), un dato a questo punto inesatto per difetto. Dati inquietanti, dinanzi ai quali il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso ha detto: «È necessario che il governo si faccia carico delle criticità di un settore vitale per la democrazia, qual è quello dell'informazione, e che il presidente Draghi convochi al più presto, prima della prossima aggressione ai danni di un cronista, un tavolo con le parti sociali».
Nel corso della riunione del Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, la ministra dell'Interno ha ribadito che «l'attenzione è massima» e ha notato che «la vicinanza non basta più, è necessario adottare qualche provvedimento». Anche in considerazione del fatto che quanto accaduto negli ultimi giorni dimostra che «si è alzata l'asticella, è come se ci fosse un senso di impunità, come se si fossero persi i freni inibitori, e questo non può e non deve essere tollerato».
Lo Stato c'è, ha garantito la ministra. E allo Stato - al governo, al parlamento- i giornalisti italiani a questo punto chiedono norme che tutelino il lavoro giornalistico. L'attività di denuncia e di analisi non basta più. La rete, da meraviglioso strumento di libertà, è diventata anche ricettacolo di gruppi di squadristi che cercano solo lo spunto per praticare la violenza. Non possiamo più accettarlo.

*presidente Assostampa Friuli Venezia Giulia


mercoledì 1 settembre 2021

RED CANZIAN A VINTAGE n. 9

 Red Canzian dei Pooh e il giornalista Furio Baldassi sono gli ospiti della nona puntata di “Vintage - Canzoni, oggetti, sentimenti che non passano mai di moda”, con Carlo Muscatello e Graziano D’Andrea, regia di Daniela Picoi, domani giovedì 2 alle 11.20 su Radio Uno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it). Il tormentone classico è “E la chiamano estate”, di Bruno Martino, annata 1965. La musica “vintage” prosegue con Mina, Bee Gees, Dire Straits, Chicago… Attesa per i concerti in regione di The Leading Guy e Violoncelli Itineranti.

Vintage è bello. Perché è bello ricordare. Tutti abbiamo una canzone preferita, che magari ci riporta a un fatto, una situazione, una persona, un ricordo... Per questo le canzoni sono considerate la colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. Ma oltre alle canzoni ci sono gli oggetti, i luoghi, le parole, che evocano emozioni e sentimenti. Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani (ma anche tutte le altre cose) che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, non solo nel Friuli Venezia Giulia. Al timone di questo “viaggio nella memoria” Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del “Piccolo”, collaborazioni con altri giornali, radio, tv e le iniziative editoriali del Corriere della Sera) e Graziano D’Andrea (voce storica della radiofonia del Nordest, con collaborazioni con radio private e Rai Fvg, animatore di serate nelle piazze e nelle discoteche). Regia di Daniela Picoi.