giovedì 28 luglio 2022

BENNATO A VINTAGE, 28-7-22

 Edoardo Bennato, in concerto a Trieste il 29 luglio, è ospite della quarta puntata di “Vintage”, di e con Carlo Muscatello e Leonardo Zannier, DOMANI giovedì 28 alle 11.20 su Radio Uno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it). Secondo ospite è Franco Trisciuzzi, chitarrista blues triestino, da anni molto attivo sulla scena regionale. In programma musiche di Mungo Jerry, Christie, Liza Minnelli, New Trolls (dei quali è mancato in questi giorni il fondatore, Vittorio De Scalzi), Edoardo Bennato, Franco Trisciuzzi…

domenica 24 luglio 2022

ASSOSTAMPA E ORDINE GIORNALISTI, SÌ A PARTE CIVILE

 È stata accolta, davanti al Tribunale di Trieste, la richiesta di costituzione di parte civile da parte dell’Assostampa Fvg e dell’Ordine regionale dei giornalisti, nel procedimento giudiziario avviato da un cronista del Piccolo aggredito nell’autunno scorso nel corso delle manifestazioni “No vax” e “No green pass”. Il giudice ha dunque accolto la tesi portata avanti dal sindacato e dall’Ordine: le intimidazioni e in alcuni casi, come quello oggetto del procedimento in questione, le aggressioni fisiche subite dai colleghi non sono state infatti episodi isolati ma il frutto di un clima generalizzato di avversione e attacco nei confronti dei giornalisti, divenuti dall’autunno scorso il bersaglio preferito dei manifestanti. Soddisfazione per la decisione è stata espressa da Cristiano Degano e Carlo Muscatello, presidenti rispettivamente di Ordine e Assostampa Fvg, che nei prossimi mesi saranno di nuovo al fianco di altri colleghi, in procedimenti giudiziari analoghi e con analoghe richieste di costituzione di parte civile. Assostampa e Ordine devolveranno comunque in beneficenza l’eventuale risarcimento che verrà stabilito dal Tribunale. La prossima udienza si terrà nel marzo 2023.

BEPPE CARLETTI (NOMADI) A VINTAGE TERZA PUNTATA

 Beppe Carletti, fondatore e leader dei Nomadi, che saranno in concerto a Gradisca il 28 luglio, è ospite della terza puntata di “Vintage”, di e con Carlo Muscatello e Leonardo Zannier, domani giovedì alle 11.20 su Radio Uno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it). Secondo ospite è Marco Montalbano, chitarrista mezzo triestino e mezzo torinese, che si è specializzato nella costruzione di chitarre elettriche vintage. In programma musiche di Lucio Battisti, America, Nomadi, Patty Pravo, Creedence Clearwater Revival, Franco Battiato, Venditti e De Gregori…

Ritorna per la seconda estate consecutiva, ogni giovedì di luglio, agosto e settembre, “Vintage - Canzoni, oggetti, sentimenti che non passano mai di moda” (giovedì, Radio Uno Rai Fvg, ore 11.20). Vintage è bello perché è bello ricordare. Perché tutti abbiamo una canzone preferita, che magari ci riporta a un fatto, una situazione, una persona, un ricordo... Per questo le canzoni sono considerate la colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. Ma oltre alle canzoni ci sono gli oggetti, i luoghi, le parole, le cose, che evocano emozioni e sentimenti. Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani (ma anche tutte le altre cose) che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, non solo nel Friuli Venezia Giulia. Senza mai perdere il contatto con l’attualità. Al timone di questo “viaggio nella memoria” ancora Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del “Piccolo”, molte collaborazioni fra cui quella con le iniziative editoriali del Corriere della Sera) e la “new entry” Leonardo Zannier (cantante attore e presentatore, frontman del gruppo Bandomat, alter ego del crooner italoamericano Jack Calcagno).



venerdì 15 luglio 2022

PARTE CIVILE, DECISIONE RINVIATA

 Si è aperto stamane, davanti al Tribunale di Trieste, il primo processo per le minacce e le aggressioni subite dai colleghi nel corso delle manifestazioni “No vax” e “No green pass” svoltesi lo scorso anno nel capoluogo regionale. Ordine dei giornalisti e Assostampa Fvg hanno chiesto, attraverso l’avvocato Antonio Santoro che rappresenta il giornalista de Il Piccolo Giampaolo Sarti, la costituzione di parte civile.

Le intimidazioni e in alcuni casi, come quello oggetto del procedimento in questione, le aggressioni fisiche subite dai colleghi – ha argomentato il legale - non sono state infatti episodi isolati ma il frutto di un clima generalizzato di avversione nei confronti dei giornalisti, divenuti dall’autunno scorso il bersaglio preferito dei manifestanti.

L’avvocato difensore dell’imputato, Alessandra Devetag, si è opposta a tale richiesta sulla quale il giudice si è riservato una decisione che dovrebbe essere comunicata già nella prossima udienza, fissata per venerdì prossimo 22 luglio.

Se la richiesta di costituzione di parte civile sarà accolta, Odg e Assostampa FVG devolveranno comunque in beneficenza l’eventuale risarcimento stabilito dal Tribunale.

AGGRESSIONE GIORNALISTI, PARTE IL PROCESSO

 Venerdì si aprirà, davanti al Tribunale di Trieste, il primo processo per le minacce e le aggressioni subite dai colleghi nel corso delle manifestazioni “No vax” e “No green pass” dell’autunno scorso nel capoluogo regionale. Ordine dei giornalisti e Assostampa Fvg saranno a fianco del collega chiedendo la costituzione di parte civile.

Le intimidazioni e in alcuni casi, come quello oggetto del procedimento in questione, le aggressioni fisiche subite dai colleghi sono state il frutto di un clima generalizzato di avversione nei confronti dei giornalisti, divenuti dall’autunno scorso il bersaglio preferito dei manifestanti.

Gli affollati cortei che si sono svolti a Trieste hanno avuto spesso come obiettivo la sede della Rai Fvg e quella del quotidiano Il Piccolo, sotto le quali si sono registrati lanci di bottiglie e cori offensivi.

Sono stati perciò diversi, nei mesi scorsi, i comunicati di solidarietà ai colleghi da parte dell’Ordine dei giornalisti e Assostampa Fvg che hanno anche incontrato l’allora prefetto Valenti per denunciare gli insulti, le minacce, le aggressione subite dai giornalisti.

Sono queste le ragioni per cui l’OdG e Assostampa Fvg hanno deciso di chiedere la costituzione di parte civile in tutti i procedimenti giudiziari avviati in seguito alle denunce dei colleghi coinvolti.

Se tale richiesta sarà accolta, l’eventuale risarcimento stabilito dal Tribunale sarà comunque devoluto in beneficenza.

VINTAGE, seconda puntata

 Giovedì 14 luglio alle 11.20 su RadioUno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it), prosegue “Vintage”, di e con Carlo Muscatello e Leonardo Zannier. Gli ospiti sono Renato Pontoni, fondatore della Ceghedaccio Simphony Orchestra Fvg (15 luglio a Trieste, San Giusto), e Alfredo Mattarelli, negli anni 70 e 80 showman e comico nelle prime radio e tv private regionali. Musiche di Elvis Presley, Suzanne Vega, Barry White, Dean Martin, Umberto Tozzi, Pino Daniele…


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Ritorna per la seconda estate consecutiva, ogni giovedì di luglio, agosto e settembre, “Vintage - Canzoni, oggetti, sentimenti che non passano mai di moda” (giovedì 14 luglio, Radio Uno Rai Fvg, ore 11.20).

Vintage è bello perché è bello ricordare. Perché tutti abbiamo una canzone preferita, che magari ci riporta a un fatto, una situazione, una persona, un ricordo... Per questo le canzoni sono considerate la colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. Ma oltre alle canzoni ci sono gli oggetti, i luoghi, le parole, le cose, che evocano emozioni e sentimenti.

Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani (ma anche tutte le altre cose) che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, non solo nel Friuli Venezia Giulia. Senza mai perdere il contatto con l’attualità.

Al timone di questo “viaggio nella memoria” ancora Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del “Piccolo”, molte collaborazioni fra cui quella con le iniziative editoriali del Corriere della Sera) e la “new entry” Leonardo Zannier (cantante attore e presentatore, frontman del gruppo Bandomat, alter ego del crooner italoamericano Jack Calcagno).

mercoledì 6 luglio 2022

DOMANI TORNA “VINTAGE” SU RADIO UNO RAI FVG

 DOMANI Giovedì 7 luglio alle 11.20 ritorna l’appuntamento settimanale con “Vintage”, di e con Carlo Muscatello e Leonardo Zannier. Il primo ospite è Carlo Massarini (Per voi giovani, Popoff, Mister Fantasy…), che il 12 luglio sarà protagonista a Trieste, al Castello di San Giusto, della serata “Magical Mistery Story”, con i BeatBox, dedicata all’epopea dei Beatles. Secondo ospite Fabrizio Del Piero, storica voce delle prime radio private degli anni Settanta. In programma musiche di Jovanotti, Frankie Valli, Beatles, Rolling Stones, Frank Sinatra, Sex Pistols, Jethro Tull, Camaleonti. Streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it

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Ritorna per la seconda estate consecutiva, ogni giovedì di luglio, agosto e settembre, “Vintage - Canzoni, oggetti, sentimenti che non passano mai di moda” (giovedì 7 luglio, Radio Uno Rai Fvg, ore 11.20).

Vintage è bello perché è bello ricordare. Perché tutti abbiamo una canzone preferita, che magari ci riporta a un fatto, una situazione, una persona, un ricordo... Per questo le canzoni sono considerate la colonna sonora della nostra vita, che aggiorniamo continuamente. Ma oltre alle canzoni ci sono gli oggetti, i luoghi, le parole, le cose, che evocano emozioni e sentimenti.

Ecco allora una sorta di “greatest hits” della memoria, con i brani (ma anche tutte le altre cose) che hanno segnato maggiormente gli ultimi decenni, non solo nel Friuli Venezia Giulia. Senza mai perdere il contatto con l’attualità.

Al timone di questo “viaggio nella memoria” ancora Carlo Muscatello (per tanti anni redattore e critico musicale del “Piccolo”, molte collaborazioni fra cui quella con le iniziative editoriali del Corriere della Sera) e la “new entry” Leonardo Zannier (cantante attore e presentatore, frontman del gruppo Bandomat, alter ego del crooner italoamericano Jack Calcagno).

venerdì 1 luglio 2022

L’unità del sindacato dei giornalisti non va gettata via con l’acqua sporca (da newsletter Ordine Fvg e Art21)

 L’unità del sindacato dei giornalisti

non va gettata via con l’acqua sporca






di Carlo Muscatello*


C’erano una volta la Dc, il Pci, il Psi… Ai cui leader ed esponenti grandi e piccoli non sarebbe mai venuto in mente, nel caso fossero finiti in minoranza nei rispettivi partiti, di lasciare la casa madre e di formare un proprio partito assieme a un gruppo più o meno nutrito di sodali. Piuttosto si mettevano al lavoro, forti delle proprie idee e dei propri ideali, per ribaltare gli equilibri al prossimo voto o congresso e diventare loro stessi nuova maggioranza, nuova classe dirigente, nel rispetto della logica democratica e dell’alternanza.

Da anni assistiamo nella politica italiana a nuove, deprecabili consuetudini. L’attualità, anche recente, è infatti ricca di esempi di nuovi partiti e movimenti, spesso poco più che personali, espressione di (ex) leader ed esponenti grandi e piccoli messi in minoranza che scelgono la via solo apparentemente più comoda: uscire e mettersi in proprio. Con risultati - per fortuna nostra e di tutti - assai deludenti una volta che queste nuove sigle si propongono al giudizio del voto.

Perché vi annoiamo con queste riflessioni? È presto detto. La categoria dei giornalisti spesso mutua le abitudini peggiori della politica. E non si rende conto che, in una situazione di grave crisi e gravissime difficoltà, poter contare su un sindacato unico e unitario, la Fnsi, articolato nelle varie associazioni regionali di stampa, è una piccola grande ricchezza che le altre categorie non hanno. Di più: ci invidiano. Perché un conto è presentarsi con una sola voce davanti alle istituzioni, alla politica, alla controparte datoriale, altro è essere spezzettati in varie e svariate sigle.

Ma ancora non abbiamo risposto alla legittima domanda: perché vi annoiamo con queste riflessioni? Con questo caldo, poi… Perché, presi da crisi e problemi sempre più gravi e importanti (il lavoro, il precariato, le querele bavaglio, una legge di riforma del settore che ancora non arriva, la perdita dell’autonomia previdenziale: e purtroppo potremmo continuare a lungo…), molte colleghe e molti colleghi non si sono accorti che è in atto il tentativo di indebolire la Fnsi, di rompere l’unità sindacale della categoria, di creare in definitiva un “altro” sindacato dei giornalisti.

Era già accaduto in passato, ma senza successo. Ora alcune colleghe e alcuni colleghi ci riprovano, senza rendersi conto che, se il tentativo dovesse andare in porto, sarebbe una sconfitta per tutta la categoria. I gruppi dirigenti che si sono succeduti nel corso degli anni alla guida del sindacato unitario e degli altri enti di categoria possono aver fatto, e sicuramente hanno fatto, degli errori. Ma hanno sempre tenuto la barra dritta, il sindacato unico e unitario è stato ed è l’unico baluardo in difesa di colleghe e colleghi, dentro e ormai soprattutto fuori dalle redazioni. Storia e buon senso suggeriscono a chi dissente dalle attuali maggioranze di portare avanti le proprie idee, posizioni e battaglie sempre e comunque dall’interno della Fnsi. Ricordando che il rischio è quello di buttar via il bambino con l’acqua sporca.


*presidente Assostampa Fvg