sabato 6 maggio 2023

ASSOSTAMPA FVG AL VOTO / da newsletter Ordine giornalisti Fvg

 Domenica 14 e lunedì 15 maggio l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Federazione nazionale della stampa, sindacato unitario dei giornalisti italiani, va al voto nei quattro capoluoghi di provincia per rinnovare i propri organi. La consiliatura si è conclusa con l’assemblea annuale alla quale ha partecipato Vittorio Di Trapani, il nuovo presidente della Fnsi che è stato eletto - assieme alla nuova segretaria generale Alessandra Costante - nel recente congresso nazionale svoltosi a Riccione. Un congresso che ha visto una buona affermazione della nostra Assostampa, che ha eletto cinque colleghi nel nuovo Consiglio nazionale della Federazione ed è tornata anche nella Giunta esecutiva, dopo un’assenza di una sola consiliatura, grazie all’elezione del nostro segretario, Alessandro Martegani. Un risultato importante, migliore di quelli conseguiti da altre Associazioni regionali, forti di un numero superiore di iscritti.

Già, gli iscritti. È da qui, dalle adesioni al sindacato dei colleghi professionali e collaboratori, che il prossimo gruppo dirigente dovrà ripartire. Anche nel Friuli Venezia Giulia si è registrato negli ultimi anni un calo delle iscrizioni, per fortuna inferiore a quanto avvenuto in altre regioni, più grandi e più piccole della nostra.
Bisogna ripartire dagli iscritti anche e soprattutto per la nuova situazione economica causata dalla fine del vecchio Inpgi 1, con la sopravvivenza del solo Inpgi 2, che ormai è di fatto l’unico Inpgi sopravvissuto. Per i servizi forniti al vecchio istituto di previdenza dei giornalisti (sede, impiegata “dedicata”, struttura di supporto…), l’Assostampa Fvg ha ricevuto, fino al 30 giugno 2022, come tutte le altre Associazioni regionali, un congruo rimborso. Che fra l’altro ci ha permesso, grazie anche a una gestione sobria, oculata e “risparmiosa”, di chiudere per tanti anni bilanci positivi e mettere da parte dei fondi che ora tornano quanto mai preziosi.
Dal primo luglio scorso è cominciata una nuova era. I rimborsi Inpgi sono già ora meno della metà di quelli precedenti. E non c’è nemmeno certezza che rimangano tali in futuro.
A questo problema si aggiunge quello della nostra sede di Trieste. Il contratto andrà presto in scadenza. Ed è molto improbabile che l’Inps, subentrata all’Inpgi nella finanziaria proprietaria dell’immobile, ci garantisca in futuro condizioni di favore come quelle di cui stiamo usufruendo, assieme al nostro Ordine regionale.
Per questi motivi, ma anche per dare più forza all’azione sindacale, sarà importante nei prossimi quattro anni rilanciare la presenza dell’Assostampa Fvg nelle relazioni industriali (pensiamo alla vendita in corso di Messaggero Veneto e Piccolo) e nel lavoro al fianco delle redazioni e delle fasce più deboli della professione. E aumentare gli iscritti è parte fondamentale di questo percorso.
Cominciamo dunque il 14 e 15 maggio partecipando numerosi al voto per il rinnovo dei nostri organi. Un appello rivolto a tutti: collaboratori e precari, redattori assunti con articolo 1, pensionati. Un sindacato forte fa comodo a tutte le componenti della nostra categoria.

Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg


lunedì 1 maggio 2023

PRIMO MAGGIO, da Art21

 IL PRIMO MAGGIO SOTTO ATTACCO COME TUTTO CIO’ CHE E’ ANTIFASCISTA

Barbara Scaramucci

Ancora una volta l’attacco non è mascherato, non è nascosto, è palese, evidente. Il governo non antifascista – credo che dovremmo tutti chiamarlo solo così – convoca i sindacati 12 ore prima e vara in questo giorno, peraltro festeggiato a livello mondiale, un decreto che andrebbe chiamato precarietà, che ripristina mani totalmente libere per i datori di lavoro con contratti a termine i più disparati, a fronte di 15 euro di risparmio di tasse per i lavoratori dipendenti. 

L’ex sindaco Alemanno, i cui disastri noi romani non abbiamo dimenticato, con franchezza dice che lui non è antifascista come il 30 per cento degli italiani. Può essere vero, anzi, diciamo che lo è. 

Ma dunque un intero paese che nasce da una Costituzione inequivocabilmente antifascista deve essere governata da una presidente del consiglio e da un nucleo di potere che rifiuta l’antifascismo. Questa che è ormai una evidenza dovrebbe francamente essere tenuta sotto attenta osservazione da tutte le più alte cariche dello stato che,come è ovvio, della Costituzione antifascista hanno fatto il senso stesso della loro carica e del loro impegno. 

Dunque, dopo il 25 aprile, anche il 1 maggio è sotto attacco, anche in chiave preventiva, perché il concertone dura molto a lungo e finisce a tarda sera, c’è anche il palco degli amici di Taranto che da dieci anni combattono per la loro martoriata città, schiacciata ancora oggi dalla scelta lavorare o ammalarsi e morire. Pericolosi luoghi sovversivi dove si chiederanno diritti, lavoro non precario, democrazia, libertà e valori antifascisti.

La società italiana è antifascista, chiede lavoro pagato equamente, asili nidi e aiuti al lavoro delle donne, infrastrutture utili, una sanità pubblica che rispetti i valori da cui è nata e tuteli tutti, ma proprio tutti, nello stesso modo. Articolo 21 con centinaia di altre organizzazioni sta facendo il suo meraviglioso lavoro di costante, quotidiana difesa dei più deboli e contro le diseguaglianze, di difesa dei valori costituzionali su cui nasce l’associazione stessa. Non possiamo stancarci e non possiamo perdere neanche un minuto. Il governo non antifascista ha legami internazionali con il potere non antifascista che già domina una bella fetta di mondo a ovest e a est. Pensiamoci sempre. Buona festa del lavoro