lunedì 11 giugno 2012

SPRINGSTEEN, il successo nel '75

Pare che i consigli di Landau furono importanti. “Born to run” esce nell’agosto ’75 e fila dritto al terzo posto delle classifiche di vendita. Il tour è un trionfo. A ottobre Springsteen appare contemporaneamente sulle copertine di Time e Newsweek. È la consacrazione.
I temi trattati nel disco sono simili a quelli dei primi due lavori - la vita della povera gente, il sogno americano tradito, le speranze di riscatto - ma l’approccio è nuovo, il rock diventa quel linguaggio universale in grado di unire milioni di giovani, dentro e fuori gli Stati Uniti.
“Darkness on the edge of town” vede la luce nel ’78, i testi sono più impegnati, le storie narrate più articolate, si coglie una crescita umana e intellettuale dell’artista. Nello stesso anno Patti Smith porta al successo la sua “Because the night”. Nel ’79 il Boss e i suoi partecipano al concerto No Nukes tenutosi al Madison Square Garden di New York, che poi diventa un disco e un film. Con dentro due brani che sarebbero entrati nel doppio “The river”, uscito nell’80: il suo primo album finito in vetta alle hit americane, con oltre due milioni di copie vendute.
La fama di Springsteen è intanto arrivata anche in Europa. L’acustico “Nebraska” (primo album pubblicato senza E Street Band) viene considerato un capolavoro dalla critica, ma vende pochino. Ma proprio da un brano scartato da quell’album, “Born in the Usa”, nasce nell’84 il disco del botto planetario. Il 21 giugno ’85 primo concerto in Italia, a Milano, allo stadio San Siro. Da quel momento il pubblico italiano non molla più il Boss, e lui dice: «Mai più in tour senza passare dall’Italia...».
Il resto è la storia di questi ventisette anni. Altri album, altri tour, milioni di dischi venduti, Grammy e Oscar, qualche pausa. Alla fine degli anni Novanta, Springsteen riparte con un tour mondiale assieme alla ritrovata E Street Band. Dopo l’11 settembre, esce l’album “The rising”, in gran parte ispirato a quei tragici eventi, fra storie di eroi-pompieri e reazioni della gente comune.
“Wrecking ball” arriva tre mesi fa: un grande disco che parla di crisi nell’America delusa e disillusa di oggi.

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