martedì 23 febbraio 2021

TARGHE TENCO AL VIA

 Prenderà il via oggi, mercoledì 24 febbraio, l’edizione 2021 delle Targhe Tenco, l'iniziativa nata nel 1984 e mirata a offrire un riconoscimento alle migliori produzioni discografiche italiane sul terreno della canzone d'autore.

 

Per partecipare alle Targhe Tenco 2021 il regolamento è visibile e consultabile, come sempre, al sito www.clubtenco.it, all’interno della sezione “Targhe Tenco”.

 

Le Targhe Tenco sono sei: Migliore album, Miglior canzone, Album in dialetto, Opera prima, Album di interprete e Album a progetto realizzato con l'intervento di più artisti il cui premio andrà al produttore dell’album. 

 

Per tutte le categorie devono essere presi in considerazione solo dischi pubblicati tra il 1° giugno 2020 e il 31 maggio 2021.

 

La giuria, formata da oltre 300 critici, giornalisti ed esperti musicali, nominati dal Club Tenco, potrà esprimere le proprie scelte in due turni - tre titoli nel primo, uno solo nel ballottaggio - a partire dal 1° Giugno 2021 e l'annuncio dei vincitori sarà diffuso entro il mese di Luglio 2021. 

 

Come da ormai 2 anni, sarà anche a disposizione una piattaforma completamente informatizzata e collegata al sito del Club Tenco: un ulteriore mezzo realizzato per consentire ad artisti e produttori di proporre in autonomia le proprie candidature

 

La giuria stessa potrà accedere alla piattaforma, in un'area dedicata, e ascoltare i brani caricati, ma sarà comunque libera di votare tutti i dischi validi a norma di Regolamento (non solo quelli proposti tramite autocandidature) e, quindi, anche quelli extra piattaforma

 

La piattaforma adottata dal Club Tenco è stata studiata soprattutto per agevolare la partecipazione all'iniziativa di produzioni indipendenti, che non dispongono di sostegno promozionale che consenta larga diffusione delle loro produzioni. Sul sito stesso - come sempre - saranno visibili sia il Regolamento, sia i nomi dei giurati chiamati a votare.

 

Anche per le autocandidature la chiusura è prevista, ovviamente, per il 31 maggio 2021.

 

I vincitori delle Targhe Tenco 2021 parteciperanno alla prossima edizione della Rassegna della Canzone d'Autore (Premio Tenco), organizzata dal Club Tenco.

 

Ricordiamo qui i vincitori della scorsa edizione: Miglior album Cip! di Brunori Sas; Miglior album Interprete Morabeza interpretato da Tosca; Miglior canzone Ho amato tutto, targa vinta da Pietro Cantarelli che ha scritto il brano cantato da Tosca. Miglior Opera prima Canterò di Paolo Jannacci; Targa Album in dialetto Napoli 1534Tra moresche e villanelle de La Nuova Compagnia di Canto Popolare. Ex aequo per la Targa a Progetto vinta da Mauro Pagani per Note di viaggio - Capitolo 1: venite avanti… e da Mimmo Ferraro per Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero. 

 

www.clubtenco.it

lunedì 22 febbraio 2021

LORUSSO AL DIRETTIVO ASSOSTAMPA FVG

 


Giornalisti: Lorusso, governo sembra voglia confronto serio
Segretario Fnsi a direttivo Assostampa Fvg, 'riprendere tavoli' 
TRIESTE 
(ANSA) - TRIESTE, 22 FEB - "Il cambio di governo è arrivato mentre era in corso un'interlocuzione sulla necessità d'introdurre dei correttivi nel settore, come l'equo compenso e la lotta al precariato. Si attende la nomina dei sottosegretari per sapere a chi sarà affidato il settore dell'informazione". Lo ha sottolineato il segretario generale Fnsi Raffaele Lorusso, intervenendo da remoto al direttivo dell'Assostampa Fvg, coordinata dal presidente Carlo Muscatello e dal segretario Alessandro Martegani. Per Lorusso "il nuovo governo sembra intenzionato a un confronto serio, come era stato con il secondo governo Conte", ed ha ricordato che per il tema dell'equo compenso "c'era stato un invito del sottosegretario a trovare un accordo entro il 15 di febbraio. Vediamo come riprenderà il confronto", considerando la difficile situazione dei giornali, specie locali. Tanti sono i giovani "oggi costretti a lavorare in condizioni di inaccettabile precarietà e di sfruttamento" e, comunque, ci sono "due sentenze della Corte costituzionale che impediscono di applicare contratti privatistici nel settore". L'informazione di qualità "non può prescindere dal riconoscimento di diritti e retribuzioni dignitose a migliaia di giornalisti, giovani e no". Lorusso ha auspicato che il Parlamento approvi al più presto la direttiva sul diritto d'autore, così da attuare "riforme come si sta facendo negli altri paesi europei, per far pagare ai colossi del web le tasse e i diritti d'autore sulle informazioni che utilizzano". Questo consentirebbe "ritorni non solo a chi pubblica i contenuti ma anche a chi li produce". Il segretario ha affrontato anche la delicata vicenda dell'Inpgi, con il possibile ingresso dei comunicatori, e altri interventi. "In questi mesi sono stati raggiunti accordi dalle associazioni a livello regionale per salvaguardare il trattamento dei colleghi, ma per il futuro c'è l'impegno di tenere conto in sede Aran delle specificità della professione giornalistica". Rimane fermo il fatto che "una legge impone che i contributi relativi alla attività giornalistica vadano versati all'Inpgi, se questo non avviene bisogna segnalarlo all'istituto che ha i mezzi per intervenire". Infine, lo smart working: "Bisognerà vedere come organizzarsi quando l'emergenza sarà finita, tenendo conto che l'innovazione è benvenuta ma che le redazioni non vanno smantellate, perché il prodotto giornale è sempre frutto di un'operazione collettiva". (ANSA).

venerdì 19 febbraio 2021

TRIESTE, MIELA MUSIC CONTEST

 MIELA MUSIC CONTEST

 

Contest on-line dedicato a brani e canzoni originali, iscrizioni entro:

mercoledì 10 marzo 2021 - ore 23:59

 

La musica nonostante la pandemia. È questo l’intento del Teatro Miela/Bonawentura, che in questi tempi difficili e sfortunati - soprattutto per il mondo dello spettacolo e della cultura - vuole offrire alle band della Regione Friuli Venezia Giulia la possibilità di diffondere e far conoscere la loro musica e le loro canzoni. Da qui l’idea di questo contest musicale on-line per composizioni originali, che vuole sbloccare l’immobilità in cui è costretto tutto il mondo dello spettacolo, un “segnale di vita” come direbbe Battiato. Le band selezionate avranno ciascuna a disposizione il palco del Teatro Miela e il suo comparto tecnico per un’intera giornata, nella quale potranno approntare l’esibizione finale (durata massima 30 minuti) che verrà filmata e successivamente trasmessa on-line attraverso i canali social del Teatro Miela (YouTube, Facebook, Instagram). L’obbiettivo è offrire l’occasione di partecipare, in totale sicurezza, a un evento speciale, in un contesto attuale molto particolare, a gruppi musicali della Regione Friuli Venezia Giulia, di diversa provenienza artistica, musicale e culturale. 

Al contest potranno partecipare band musicali (max 6 componenti, senza limiti di genere musicale o nazionalità) residenti in Friuli Venezia Giulia, i cui componenti non superino i 35 anni di età (da intendersi come età media massima), che presentino brani originali, sia strumentali che in forma di canzone. Le esibizioni dovranno essere unplugged. Il contest si svolgerà in due fasi distinte, una preselezione selezionata dal comitato artistico di Bonawentura sc, che valuterà il materiale pervenuto, entro il 18 marzo 2021. Dal 19 marzo al 31 marzo 2021 si terranno le esibizioni. Ai concorrenti verrà messo a disposizione il palcoscenico del Teatro Miela compreso di service audio/luci, fonica e riprese audio/video. Mentre il backline verrà messo gentilmente a disposizione da Musicali Rossoni s.r.l. di Trieste. 

A fine festival, la giuria, coordinata dal giornalista e critico musicale Carlo Muscatello, con I colleghi Elisa Russo e Furio Baldassi, proclamerà la band vincitrice. Per partecipare al contest è necessario inviare la domanda  correlata di documentazione entro le ore 23:59 del 10 marzo 2021 a teatro@miela.it

La partecipazione al contest è gratuita. Per scaricare il bando e i suoi allegati consultare il sito www.miela.it

 

 

giovedì 11 febbraio 2021

CARO DRAGHI, TI SCRIVIAMO... firmato ARTICOLO 21

 Caro Draghi, ti scriviamo

Diciannove anni fa, proprio a febbraio, nasceva l’Associazione Articolo21. L’impegno prevalente in tutti questi anni della nostra iniziativa è stato dedicato alla lotta per tutelare ed espandere il diritto all’informazione. Contro attacchi e minacce, ricatti e censure. Contro visioni faziose o antiquate. Non corrispondenti allo spirito della Costituzione italiana, al cui rispetto giustamente il Presidente Mattarella ci richiama.

Non intendiamo fare una lunga lista di temi da sottoporre all’attenzione nel mentre è in corso il varo del nuovo governo della Repubblica. 

Ci preme, piuttosto, sottolineare quelle che ci sembrano priorità non più eludibili.

Innanzitutto, un adeguato intervento normativo volto a mettere fine al ricorso sgradevolissimo alle querele temerarie. Simile pratica ha, ovviamente, il chiaro intendo di intimidire il sacrosanto lavoro di croniste e cronisti spesso alle prese con vicende non commendevoli, se non con vere e proprie reti di criminalità organizzata. Ricordiamo che vige ancora la pena del carcere per i giornalisti. Si tratta di una forma bella e buona di censura, quest’ultima da non intendere solo secondo i più classici diktat o richiami all’ordine. Com’è evidente, siamo di fonte ad una questione delicatissima dell’assetto democratico, in Italia e in tante parti del mondo. Del resto, il nostro Paese naviga in fondo alle diverse classifiche specifiche, tanto sotto il profilo delle tecnologie (lo stato delle connessioni con la banda larga e ultralarga) quanto sul piano delle libertà.

Inoltre, e a ulteriore accentuazione dei problemi, l’occupazione nel settore è via via scemata. I contratti a tempo indeterminato sono sempre più rari, mentre prevalgono precariato e persino nuove forme di schiavismo. L’Istituto di previdenza versa in condizioni drammatiche.

Ancora. Il Fondo per il pluralismo e l’editoria, rimodellato dalla legge 196 del 2016, ha bisogno di essere rilanciato in relazione alla transizione verso la definitiva supremazia degli algoritmi. Questi ultimi, per essere un’effettiva opportunità, devonoessere trasparenti e negoziabili; nonché reggersi su redazioni e luoghi produttivi in grado di trasformarsi senza lasciare morti e feriti lasciati per strada. Si cessi, dunque,con un approccio fatto di tagli dei contributi rivolti alle testate non profit, locali o di opinione. Se non si interviene già ora, nel provvedimento cosiddetto “milleproroghe”, numerose testate rischiano la chiusura.

In merito alle risorse, è utile chiarire -poi- la tipologia degli investimenti previsti dal “Recovery Plan”, che pure vede ricorrere con insistenza la parola “digitale”.

Per un passaggio felice alla nuova era è indispensabile rivedere il Testo Unico sullaRadiodiffusione del 2005, squilibrato ed analogico.

Servono culture legislative aggiornate, in grado di incidere sulle concentrazioni antiche e sui prepotenti oligarchi della reteIn tale contesto si colloca la ormai indifferibile riforma della Rai, da svincolare quest’ultima da forme inique di controllo: partitiche o lobbistiche o salottiere che siano.

Infine, si appalesa il nodo enorme dei dati e dei profili personali, appannaggio improprio degli Over The Top e sottratti alla sovranità delle persone. Così, una regolamentazione è urgente contro le derive rischiose dei social.

Insomma, l’informazione -qualsiasi ne sia la natura societaria- è un bene pubblico. 

 

ASSOCIAZIONE ARTICOLO21

mercoledì 10 febbraio 2021

REFERENDUM TOP 2020, VINCONO BERSANI E TUTTI FENOMENI

 È “Cinema Samuele” di Samuele Bersani il più bel disco italiano dello scorso anno per gli oltre cento giornalisti e critici musicali che hanno votato per il “Top 2020”, il referendum sui migliori album promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da cinque anni nell’ambito del Mei – Meeting etichette indipendenti di Faenza). 

A prevalere nella sezione riservata ai dischi d’esordio è stato invece Tutti fenomeni con “Merce funebre”.

L’iniziativa, a cura di Enrico Deregibus, è stata realizzata in collaborazione con l’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) e sotto l’egida del Mei. Fra i dischi assoluti, dopo Bersani si è classificato Diodato con “Che vita meravigliosa”. Poi, a seguire, Lucio Corsi con “Cosa faremo da grandi”, Brunori Sas con “Cip!” e Paolo Benvegnù con “Dell'odio dell'innocenza”. Negli album d’esordio dopo Tutti fenomeni troviamo Emma Nolde con “Toccaterra”. Al terzo posto Speranza con “L'ultimo a morire”, al quarto Buva con “Quarantena” e, a pari merito al quinto, Ariete con “Spazio” e Elasi con “Campi Elasi.

Nella categoria disco assoluto, per il 2017 c’era stato un pari merito fra Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”, per il 2018 aveva vinto Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, per il 2019 Vinicio Capossela con “Ballate per uomini e bestie”.

La categoria per il disco d’esordio è stata introdotta per il 2018, quando aveva vinto Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, mentre per il 2019 si è affermato Fulminacci con “La vita veramente”.

Quest’anno il Forum ha voluto di nuovo andare alla ricerca delle migliori produzioni italiane dell’anno da poco trascorso, coinvolgendo giornalisti di ogni provenienza ed età, da quelli delle grandi testate cartacee alle webzine, dalle tv alle radio. Un così ampio e rappresentativo ventaglio di votanti ha permesso di avere un quadro attendibile delle preferenze del giornalismo e della critica musicale italiana più attenta sulla musica del nostro Paese.

Hanno votato per il referendum: Gio Alajmo (Spettacolo.it), Fabio Alcini (musictraks.com), Diego Alligatore (Smemoranda.it), Elisa Alloro (24emilia.com), Francesca Amodio (oaplus), Gabriele Antonucci (Panorama), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Daniele Auricchio (Rai Italia), Giuditta Avellina (GQ), Roberta Balzotti (Tgr Rai), Giuseppe Barone (Controradio), Alberto Bazzurro (Musica Jazz), Antonio Belmonte (lascena.it), Guido Biondi (Fatto quotidiano), Diego Bocciardi (Mese), Giancarlo Bolther (Rock Impressions), Francesco Bommartini (L’Arena), Giorgio Bonomi (Goldsoundz.it), Valentina Brunelli (L’Isola che non c’era), Lia Buttari (musicorner.altervista.org), Chiara Callegari (Ciao Radio), Angela Calvini (Avvenire), Eulalia Cambria (RadUni Musica), Marco Camozzi (Circuito Marconi), Pier Andrea Canei (Internazionale), Simona Cantelmi (Vivi Bologna), Andrea Carpi (fingerpicking.net), Francesca Casale (Anni), Gianpaolo Castaldo (Radio Elettrica), Giuseppe Catani (Rockit.it), Matteo Cimatti (Radio Flyweb), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Luca D’Ambrosio (Musicletter.it), Flaviano De Luca (Manifesto), Katia Del Savio (Indianamusicmag), Giuliano Delli Paoli (Corriere Del Mezzogiorno), Federico Durante (Billboard), Salvatore Esposito (Blogfoolk.it), Gabriele Fazio (Agi), Marco Fioravanti (Milanoreporter), Adriano Gasperetti (Agenzia Dire), Annamaria Ghedina (Lo Strillo), Paolo Gresta (theparallelvision.com), Carmen Guadalaxara (Il Tempo), Ambrosia J.S Imbornone (Rockerilla), Claudio Lancia (Ondarock.it), Luciano Lattanzi (mediaesipario.it), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Michele Manzotti (La Nazione), Claudia Marchetti (Itacanotizie), Lucia Marchiò (Repubblica), Renato Marengo (Classic Rock), Marco Messineo (grandipalledifuoco.com), Francesca Milano (Sole 24 ore), Stefano Milioni (Globalist), Giorgio Moltisanti (Rolling Stone), Giommaria Monti (Carta bianca Rai3), Carlo Muscatello (Articolo 21), Chiara Orsetti (musictraks.com), Luca Paisiello (rockshock.it), Alessandra Paparelli (tuttorock.com), Nello Pappalardo (tecnicadellascuola.it), Piergiorgio Pardo (Billboard), Roberto Pavanello (La Stampa), Diego Perugini (mannaggiallamusica.it), Laura Pescatori ( Rebel Girl Radio Onda d'Urto), Ornella Petrucci (opsblognews.it), Andrea Picciafuoco (rockandmore.net), Alex Pierro (JamTv), Timisoara Pinto (Rai Gr), Giovanni Pirri (Allinfo.it), Dario Pizzetti (Radio Città Aperta), Andrea Podestà (L’Isola che non c’era), Stefano Pozzovivo (Radio Subasio), Paolo Prato (Portale della canzone italiana), Stefano Bizarre Quario (Blowup), Antonio Ranalli (musicalnews.com), Elena Raugei (sentireascoltare), Pasquale Rinaldis (Fatto quotidiano), Alessia Roversi (La Provincia di Como), Patrizio Ruviglioni (Rolling Stone), Riccardo Santangelo (Ginger Magazine), Annalisa Scarsellini (Intimità), Enrico Schleifer ((RadUni Musica), Alessandro Sgritta (Radio Città Aperta), Francesco Spadafora (Radio Salentina), Ivana Stjepanovic (The Front Row), Marcella Sullo (Rai Gr), Egle Taccia (nonsensemag.it), Paolo Talanca (Fatto quotidiano), Fiorella Tarantino (Indygesto), Gianluca Taverniti (rockandmore.net), Andrea Trevaini (Buscadero), Andrea Umbrello (ultimavoce.it), Barbara Urizzi (Radio Capodistria), Gianluca Valentini (Inchiesta Edizioni Dedalo), Gianluca Verga (Radio Svizzera Italiana), Enrico Veronese (Chioggia Azzurra), Rossella Vetrano (Radio Leila), John Vignola (Radio Rai1), Vito Vita (Vinile), Marcello Zinno (rockgarage.it), Giorgio Zito (Radio Gold), Donato Zoppo (Radio Città Benevento). 

IL FORUM 

Il Forum del giornalismo musicale è stato ideato da Giordano Sangiorgi ed è diretto da Enrico Deregibus. Ha visto sino ad ora cinque edizioni a Faenza ed una speciale a Roma, ospitando numerose iniziative: tavoli di lavoro, assemblee, lezioni, corsi di aggiornamento, incontri con figure professionali. Sono stati coinvolti sino ad oggi oltre 250 giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, sino alle radio e tv. Una occasione unica per affrontare da molti punti di vista i temi centrali del giornalismo musicale di oggi: il rischio di estinzione, il nuovo ruolo, la carenza di spazi, l'interazione fra media diversi e molto altro. La prossima edizione è in programma il 2 e 3 ottobre a Faenza.

L’AGIMP

L’Agimp (Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) nasce da un'idea lanciata durante il Forum del Giornalismo Musicale. Attualmente è rappresentata da un direttivo (formato da Fabio Alcini, Simona Cantelmi, Luciano Lattanzi, Michele Manzotti, Alex Pierro), eletto durante il Forum 2018, che sta preparando un regolamento attuativo dello statuto già approvato, consolidando così le basi dell’associazione. In questo momento la mailing list dell’Agimp raccoglie più di cento indirizzi che riceveranno notizie più dettagliate nei prossimi mesi. L’associazione ha eletto la sua sede a Faenza, con il Mei a curarne la segreteria tecnico-organizzativa. Informazioni e statuto possono essere richiesti all'indirizzo mail associazioneagimp@gmail.com, che serve anche per le richieste d'adesione.

IL MEI – MEETING ETICHETTE INDIPENDENTI

Il MEI nasce a Faenza nel 1995 ed è la più importante manifestazione dedicata alla scena musicale indipendente ed emergente italiana. Un milione di presenze complessive, 10 mila tra artisti e band, 5 mila stand, 1000 convegni, migliaia di iniziative collaterali. Dopo il successo della 25a edizione, il Mei si conferma una delle più grande piattaforme di scouting italiane, come dimostrato dal fatto che quasi metà degli artisti del Festival di Sanremo 2020 hanno mosso i primi passi e ricevuto i primi riconoscimenti proprio al MEI. La 26a edizione è prevista dal 1° al 3 ottobre