martedì 25 settembre 2007

UDINE Quarantamila biglietti già venduti, cancelli aperti alle 15, tanta musica per ingannare la lunga attesa. E poi alle 21.30 fuoco alle polveri: sull’enorme palco montato sul prato dello Stadio Friuli entra in scena lui, Vasco Rossi.

Si conclude stasera nella nostra regione la seconda parte del tour 2007 del Blasco nazionale. La prima era cominciata male, nel giugno scorso, per la tromba d’aria che aveva praticamente annullato l’Heineken Jammin’ Festival di Venezia. La seconda ha toccato in questo mese di settembre - con una lunga serie di «tutto esaurito» - Firenze, Bologna, Verona (44 mila spettatori la settimana scorsa), Torino e ora Udine. Dove un mese fa ci si è messa di mezzo anche l’opposizione dell’Udinese Calcio, timorosa per gli eventuali danni al manto erboso dello stadio che ne ospita le partite. Pericolo comunque scampato, dopo le garanzie fornite dagli organizzatori.

La festa può dunque andare in scena, e stavolta - visti il calendario e le temperature - è una festa musicale di fine estate. La lunga stagione del rock 2007, che era cominciata tre mesi fa proprio a Udine con l’unica data italiana del tour mondiale dei Red Hot Chili Peppers, si conclude stasera con l’ennesima esibizione in regione dell’inarrivabile campione del rock italiano, l’unico in grado di riempire sempre e comunque, a Trieste come a Palermo, le strutture prese a prestito dal calcio.

Ma ecco la scaletta dello spettacolo di questa sera, suscettibile come sempre di modifiche. Vasco entra in scena sulle note elettroniche di una «Cavalleria Rusticana» virata in rock e rammenta subito al suo popolo che «Basta poco» (il brano diffuso mesi fa soltanto su Internet). Poi tocca a «Cosa c'è» e «Blasco Rossi», legate dai ghirigori della sezione fiati. «Voglio andare al mare» vive di pulsioni reggae e lascia il posto a «La compagnia», il classico di Lucio Battisti cui Vasco ha regalato quest’anno nuova popolarità e seconda giovinezza.

Dopo «Buoni o cattivi» e il clima rock’n’roll di «Lunedì», è tempo del primo inedito: «Non sopporto», che sarà compreso nel suo nuovo album, atteso per il 2008. È un rock che parla dell’arroganza e della falsità delle persone. Il disco che lo comprenderà pare sia praticamente già pronto, ma la sua pubblicazione è stata fatta slittare per problemi della casa discografica.

Si riparte da «Anima fragile» (brano assente da tanti anni dai concerti), si prosegue con «Siamo soli», «Un senso» e un medley che comprende «Domani sì adesso no», «La strega» (altra canzone che Vasco non eseguiva dal vivo da molto tempo), «Cosa vuoi da me», «Delusa», «Sono ancora in coma»... Poi comincia la discesa verso il gran finale: «Vivere una favola», «Stupendo», «Come stai», «Sally», «C'è chi dice no», «Gli spari sopra», «Siamo solo noi»... E ancora «Rewind», «Ciao», «Stupido hotel» (di solito con la presentazione della band), «Bollicine», «Vivere», «Vita spericolata», «Canzone», «Quanti anni hai»... E a questo punto manca all’appello solo «Albachiara», che come sempre chiude le danze.

Per il concerto di stasera, gli organizzatori di Azalea Promotion informano che sarà ancora disponibile alle casse dello Stadio Friuli un limitato numero di biglietti. Gli altri (in vendita a un prezzo fra i 39 e i 48 euro, compresi i diritti di prevendita) sono andati tutti esauriti da un pezzo. Tanto che su Internet qualcuno giorni fa li offriva a 150/200 euro...

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