martedì 6 marzo 2018

GIORNALISTI: FVG, UNA LEGGE DA DIFENDERE

di Carlo Muscatello* E ora questa legge va difesa e bisogna darle “gambe per camminare”. La legge per "il sostegno e la valorizzazione del sistema informativo regionale", tenacemente inseguita dall’Assostampa Fvg e dal nostro Ordine regionale (un ringraziamento particolare al presidente Degano per il suo impegno...), è stata approvata dal Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia praticamente a fine consiliatura. La lunga attesa - come già si diceva - è stata comunque ripagata da un testo che accoglie quasi tutte le sollecitazioni dei giornalisti, a cominciare dai finanziamenti alle testate (radiofoniche, televisive, della carta stampata e del web) che utilizzino giornalisti iscritti all’albo, con rapporti di lavoro disciplinati secondo la vigente contrattazione collettiva nazionale del settore giornalistico.L’impegno del sindacato è sempre volto alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla difesa del contratto e alla sua applicazione a tutti coloro che svolgono la professione di giornalista, anche negli uffici stampa degli enti locali. Ebbene, a queste esigenze rispondono le incentivazioni previste per le assunzioni di colleghi con contratto giornalistico, a tempo indeterminato e determinato, anche a tempo parziale ma non inferiore al 50%, e alle stabilizzazioni di personale giornalistico.E per quanto riguarda gli uffici stampa il Consiglio ha accolto in buona parte le proposte di Ordine e Assostampa: “Al personale iscritto all’albo dei giornalisti che presta servizio presso gli uffici stampa istituzionali delle amministrazioni del comparto unico del Friuli Venezia Giulia e gli enti del Servizio Sanitario Regionale – afferma infatti la legge - si applica il contratto nazionale di lavoro giornalistico”. A tal fine sono previsti anche degli incentivi agli enti locali della Regione che abbiano istituito o intendano costituire, anche in forma associata, uffici stampa al cui interno operi personale con contratto giornalistico. Secondo noi la legge pone infatti le basi per una più qualificata informazione e comunicazione istituzionale nella nostra regione, favorendo il pluralismo e nel contempo la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore giornalistico. Settore che, come purtroppo sappiamo, sta vivendo anche nella nostra regione una profonda crisi, caratterizzata fra l’altro da una progressiva precarizzazione della professione giornalistica e da una continua emorragia di posti di lavoro contrattualizzati. Ora la legge deve essere difesa e applicata. Non deve rimanere lettera morta. Per far ciò, abbiamo bisogno dell’impegno di tutta la categoria e anche della collaborazione della controparte datoriale, che speriamo sia consapevole del fatto che la sopravvivenza e lo sviluppo del settore passa attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro e l’applicazione del contratto.Da ultimo una notazione. La parallela trattativa a livello nazionale avviata dalla Fnsi per l'inserimento del profilo del “giornalista pubblico” nei contratti dell’amministrazione centrale e dei comparti scuola ed enti locali (su cui peraltro una Regione Autonoma come la nostra ha competenza primaria) va seguita con attenzione ma non deve ovviamente toccare i diritti acquisiti e i colleghi che già hanno il contratto di lavoro giornalistico. È un punto di partenza, un’occasione per dare diritti e tutele ai precari e per creare nuova occupazione. «L'inserimento dell'attività di informazione nella pubblica amministrazione - ha detto il segretario della Fnsi, Lorusso - pone le basi per una regolamentazione organica di una serie di profili già esistenti e per la creazione di nuova occupazione». Nel Friuli Venezia Giulia, grazie alla nuova legge approvata dal Consiglio regionale, e al fatto di essere Regione Autonoma, abbiamo già fatto un passo avanti rispetto alla situazione nazionale. *presidente Assostampa Fvg, componente giunta esecutiva Fnsi

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