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lunedì 9 aprile 2018
DAL 20 AL 22-4 A TRIESTE “LINK, FESTIVAL DEL BUON GIORNALISMO”
TRIESTE - Dal 20 al 22 aprile nel cuore di Trieste riapre l’officina del buon giornalismo di Link, il festival del Premio Luchetta. Tre giorni in una location di straordinaria suggestione, la centralissima piazza Unità d’Italia affacciata sul mare, con un centinaio di protagonisti impegnati in uno spazio fortemente interattivo e tecnologico: la Fincantieri Newsroom, progettata per dialoghi e dirette costanti con la notizia. A Link 2018 il pubblico scoprirà novità editoriali, incontrerà le voci e i volti che raccontano l’attualità, seguirà talk e dibattiti, potrà ritrovare filmati e servizi d’epoca nello spazio riservato a Rai Teche e alla sede Rai Friuli Venezia Giulia. Promosso dalla Fondazione Luchetta, curato da Francesca Fresa e organizzato da Prandicom con il pieno sostegno di Fincantieri, l’apporto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la coorganizzazione del Comune di Trieste, Link 2018 è realizzato con la collaborazione della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti e con la main media partnership della Rai e delle sue testate Rai News 24, Radio1 Rai e TgrFvg.
E' dedicato all’Italia il focus centrale del cartellone del festival. Ventisei incontri raccontano il nostro Paese in un vero e proprio Osservatorio, una grande inchiesta a più voci: quelle dei protagonisti dell’informazione del nostro tempo che rileggeranno l’Italia. Economia, giustizia, evoluzione sociale: tanti gli elementi di confronto, senza dimenticare i Mondiali che l’Italia non giocherà quest’anno e il bel “romanzo” della nostra canzone.
È dedicato all’Italia il focus centrale del cartellone del festival. Ventisei incontri raccontano il nostro Paese in un vero e proprio Osservatorio, una grande inchiesta a più voci: quelle dei protagonisti dell’informazione del nostro tempo che rileggeranno l’Italia. Economia, giustizia, evoluzione sociale: tanti gli elementi di confronto, senza dimenticare i Mondiali che l’Italia non giocherà quest’anno e il bel “romanzo” della nostra canzone.
Ancora sulla “questione Italia”, approcciata da varie prospettive e con molte novità editoriali: il direttore del Tg4 Mario Giordano, in dialogo con Omar Monestier direttore Messaggero Veneto, approfondisce i temi del recentissimo saggio “Avvoltoi” (Mondadori), dedicato “a chi divora il Paese alla faccia dei cittadini e ha le tasche piene dei nostri soldi”. Alan Friedman, insieme alla conduttrice di Agorà Serena Bortone ci guida attraverso “Dieci cose da sapere dell’economia italiana” (Newton Compton), per capire i meccanismi che regolano i rapporti tra noi e lo Stato e prendere le giuste decisioni per la nostra famiglia e il nostro futuro. Con “La maestra e il camorrista” (Mondadori) il vicedirettore del Corriere della Sera, Federico Fubini analizza la rigidità sociale del nostro Paese: l’Italia di oggi sembra pietrificata, la mobilità sociale è bloccata e i discendenti di chi in passato ha costruito grandi fortune sono ancora al vertice, mentre i pronipoti delle classi popolari di un tempo sono sempre fermi sui gradini più bassi. Ne converserà con il direttore de Il Mattino di Padova Paolo Possamai. E’ uscito in questi giorni il nuovo libro del telegiornalista Alberto Matano, volto storico del Tg1: il suo “Innocenti. Vite segnate dall’ingiustizia” (Rai Eri), racconta storie tratte dalla fortunata trasmissione nuovamente in onda la domenica sera su Rai3. Ne dialogherà con il direttore di Rai3 Stefano Coletta e con il caporedattore TGR Monica Busetto. A proposito di giustizia, a Link farà tappa una vera icona della tv italiana, la giornalista Franca Leosini, ideatrice 24 anni fa di “Storie maledette” che conduce con inossidabile successo su Rai3. La intervisterà Massimo Bernardini, conduttore di Tv Talk, per un intenso ritratto di donna e giornalista. Con “Bergoglio e pregiudizio” Mauro Mazza, giornalista saggista e romanziere, consegna ai lettori una carrellata di fatti, analisi e opinioni sul primo lustro di regno di Papa Bergoglio: li ripercorrerà in dialogo con il presidente FNSI Beppe Giulietti e Giuliano Giubilei. Giampiero Mughini firma per Bompiani “Che profumo quei libri”, quasi un’autobiografia da sfogliare attraverso la biblioteca dell’autore, in dialogo con il giornalista di Libero Giuseppe Pollicelli. Ci sarà spazio anche per i mondiali di calcio che l’Italia non farà, quelli del 2018: nell’80esimo compleanno della voce del calcio italiano, Bruno Pizzul, il festeggiato converserà con il goleador della finale ’82 Marco Tardelli, grande icona del calcio italiano e con Filippo Corsini, conduttore di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Dalle notti magiche, alle notti di note: quelle che Gino Castaldo ha ripercorso attraverso un saggio che ci permette di sfogliare “Il romanzo della canzone italiana”: lo presenterà a Link insieme al critico musicale Carlo Muscatello.
Link 2018 rilegge l’Italia anche attraverso i suoi anniversari. Quarant’anni separano il 2018 dalla gelida primavera del 1978: fra il 16 marzo e il 9 maggio si consumava il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro. Il direttore dell’Espresso Marco Damilano presenta il suo libro riflessione “Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia” (Feltrinelli), in dialogo con l’editorialista Franco Del Campo. Alla primavera 1978 risale anche uno degli eventi più rivoluzionari della storia del nostro tempo: la riforma della normativa sulla salute mentale in Italia, perché la celeberrima 180, o “legge Basaglia”, veniva approvata solo 4 giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, il 13 maggio ’78. Ripercorreranno quegli anni formidabili lo psichiatra Peppe Dell’Acqua che li ha vissuti in diretta accanto a Basaglia, insieme ai conduttori di due programmi cult della radiofonia italiana: lo psicologo Massimo Cirri, autore e voce di Caterpillar su Radio2 Rai e Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch’io su Radio1 Rai. Sono 50 gli anni che ci separano dal 1968. L’utopia ha mezzo secolo, ma non lo dimostra: ne converseranno a Trieste Myrta Merlino, ammiratissima conduttrice de “L’aria che tira” su La7, con il giornalista e scrittore Toni Capuozzo autore del recentissimo “Andare per i luoghi del ‘68” (Il Mulino), il direttore del quotidiano Il Piccolo Enzo D’Antona e il direttore di Rai3 Stefano Coletta reduce dal successo del programma “Le ragazze del ‘68”.
Evento speciale del Festival il Manifesto della Comunicazione non ostile rivolto agli operatori dell’informazione. L’iniziativa di Parole O_Stili che si basa su 10 principi di stile per ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi in rete, è stata già illustrata al Presidente della Repubblica ed in Parlamento e ha finora coinvolto il mondo della scuola, della politica e delle aziende e proprio a Link viene lanciato al mondo del giornalismo. Lo illustreranno il presidente FNSI Beppe Giulietti insieme al presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, il direttore ANSA FVG Francesco De Filippo, alla founder Parole O_Stili Rosy Russo e a Cristiano Degano Presidente Odg Fvg. Il buon giornalismo fa la differenza anche quando l’inviato è in vacanza: persino con la valigia in mano una breaking news riporta il cronista in prima linea per un reportage last minute, ne parlano al festival l’inviato Rai News 24 Lorenzo Di Las Plassas e il vicedirettore Radio1 Rai e Gr1 Bruno Ruffolo. Scenari geopolitici al centro anche dell’incontro su “La polveriera balcanica”: un’analisi affidata all’editorialista ed esperto di geopolitica Gigi Riva e all’Ambasciatore italiano a Sarajevo Nicola Minasi, in dialogo con l’editorialista di Repubblica Zlatko Dizdarevic e il giornalista Rai Stefano Tallia. La guerra fredda 2.0 riletta attraverso il nuovo saggio di Gennaro Sangiuliano: “Trump. Vita di un presidente contro tutti” (Mondadori) esplora gli equilibri del mondo che l’autore aveva focalizzato raccontando nel libro precedente il leader russo Vladimir Putin. Ne dialogherà al festival con il giornalista Alfonso Di Leva, direttore del Magazine IES. E di #Migrazioni, tema centrale del nostro tempo, converseranno al festival Daniela Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, con Gianfranco Schiavone e Vania De Luca, vaticanista di RaiNews24. Strettamente collegato a questo panel è l’incontro che racconta le “Vite sospese. Storie di adolescenti ai margini della societa”: si confronteranno Floriana Bulfon, vincitrice del Premio Luchetta 2016 per il reportage pubblicato dall’Espresso.it, con il direttore della testata Marco Damilano e con Paolo Rozera, direttore Generale Unicef Italia e Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia.
A Link 2018 il nostro tempo va in scena, in una dimensione sospesa fra attualità e spettacolo. Ci saranno innanzitutto lo scrittore Mauro Corona e il cantautore Gigi Maieron, protagonisti di “Vivere con l’essenziale”: che riprende il libro “Quasi Niente” scritto a quattro mani. Una performance che racconta aneddoti e storie costruendo un’etica irresistibile del “vivere bene”, lontano dall’apparire e vicino a quello che conta nella vita. La Trieste dei set che affascina il mondo del cinema con uno dei protagonisti della fiction “La Porta Rossa”, Ettore Bassi, con il regista Carmine Elia e il presidente della FVG Film Commission Federico Poillucci. Alla diversità di genere nelle zone di conflitto e migrazioni è dedicato il documentario “La forza delle donne”, di Laura Aprati e Marco Bova: uno sguardo tutto al femminile nel Medioriente, dal Libano al Kurdistan iracheno fino a Mosul assediata dall'Isis.
Imperdibili, a inizio giornata dalle 9.30 sabato 21 e domenica 22 aprile, i due appuntamenti con l’edicola Link: “Rassegnamoci” anche quest’anno a cura di Andrea Iacomini e Marco De Amicis.
Sabato 21 aprile alle 15 la conferenza stampa di annuncio delle terne finaliste della 15^ edizione del Premio Luchetta. L’ingresso a tutti gli incontri è libero, info www.luchettaincontra.it
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