domenica 2 febbraio 2020

LUN 3-2 “DOMANI SANREMO” SU RADIO RAI FVG

Lunedì 3-2 alle 11.15, su Radio Uno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it), va in onda “DOMANI SANREMO, 70 anni di Festival da “Vola colomba” alla trap”, un programma di e con Gioia Meloni e Carlo Muscatello. Parlare della settantesima edizione del Festival di Sanremo, alla vigilia della prima serata, partendo dal Friuli Venezia Giulia. Che è stato spesso presente in vario modo alla massima rassegna canora di casa nostra. A partire da “Vola colomba”, con cui Nilla Pizzi vinse nel lontano 1952, seconda edizione, quando il riferimento a Trieste allora non ancora tornata all’Italia era implicito nel testo (“che inginocchiata a San Giusto, prega con animo mesto, fa che il mio amore torni ma torni presto...”). Per proseguire con le antiche partecipazioni dei triestini Teddy Reno (all’anagrafe Ferruccio Merk Ricordi, la cui moglie Rita Pavone torna al Festival dopo un’assenza di quasi mezzo secolo...), Lorenzo Pilat (nella Città dei fiori più volte come cantante e come autore), Ennio Sangiusto, Umberto Lupi... Negli anni Sessanta vinsero Sergio Endrigo, nato a Pola, e Bobby Solo, di origini giuliane. Venendo a tempi più recenti, vanno segnalate la partecipazione di Lelio Luttazzi che nel 2009 accompagna al pianoforte Arisa, vincitrice fra le Nuove Proposte con “Sincerità”, ma soprattutto la vittoria nel 2001 della monfalconese (nata a Trieste) Elisa con “Luce (Tramonti a Nordest)”. E quella della forlivese di nascita ma friulana d’adozione Alice, nel 1981 con “Per Elisa”. Senza dimenticare la recente partecipazione della friulana di San Daniele Lodovica Comello, al Festival nel 2017 con “Il cielo non mi basta”. Di tutto questo, ma anche di tanto altro, dalle onnipresenti polemiche al cast di quest’anno, parleranno Gioia Meloni e Carlo Muscatello (per tante edizioni inviato del “Piccolo” a Sanremo), anche con gli ospiti Gianni Morandi (vincitore nell’87 con Ruggeri e Tozzi, ma anche conduttore nel 2011 e 2012), Mario Luzzatto Fegiz (triestino, Corriere della Sera, veterano del Festival) e Gian Paolo Polesini, storica firma del Messaggero Veneto.

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