sabato 11 aprile 2020

SEMPRE NECESSARIO IL CONFRONTO FRA ISTITUZIONI E INFORMAZIONE

L’Ordine del Giornalisti e l’Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia hanno scritto al Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, sottolineando l’importanza di non far mancare il confronto fra istituzioni e informazione in questo difficile momento. “L’eccezionalità della situazione nell’emergenza Coronavirus – scrivono Carlo Muscatello e Cristiano Degano, presidenti rispettivamente dell’Assostampa e dell’Ordine – vede operatrici e operatori dell’informazione molto impegnati nella copertura di una crisi senza precedenti. L’interesse del pubblico è dimostrato da una serie di dati, come gli ascolti auditel, le vendite dei quotidiani, i contatti dei siti dei media tradizionali e non”. “Di fronte a tutto ciò, sarebbe particolarmente utile uno scambio costante e bilaterale con le massime istituzioni della Regione Friuli Venezia Giulia. Sono state poche finora le occasioni di confronto e sempre meno ve ne saranno, almeno fisicamente, data la necessità di limitare i contatti stretti. La comunicazione della Regione è stata completa ma sostanzialmente unilaterale, imperniata su comunicati giornalieri con i dati dei contagiati inviati a orari molto variabili”. “Comprendiamo quanto sia grande lo sforzo delle istituzioni per fronteggiare l’emergenza ma, per garantire la massima trasparenza, sarebbe opportuno un faccia a faccia in conferenza stampa (ovviamente a distanza) in modo da dare alle professioniste e ai professionisti dell’informazione la possibilità di rivolgere domande e di ottenere risposte. Conferenze stampa che potrebbero tenersi a una cadenza definita, possibilmente quotidiana”. Analoga posizione era stata assunta a livello nazionale anche dalla Fnsi: “È significativo che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, abbia riconosciuto l’importanza del lavoro che migliaia di cronisti stanno svolgendo in questi giorni, sottolineando che anche i giornalisti sono una categoria a rischio. È adesso necessario che l’impegno in prima linea di chi sta informando puntualmente i cittadini venga riconosciuto anche in un atto formale: è necessario che anche i giornalisti e gli operatori dell’informazione siano inseriti fra le categorie a più altro rischio di contagio. L’unità di intenti che viene richiesta a tutto il Paese in queste ore impone a tutti di fare il proprio dovere. Per questa ragione, come richiesto dalla Stampa parlamentare, è necessario che, anche nelle comunicazioni formali di provvedimenti destinati a produrre effetti per la collettività, non venga mai meno il contraddittorio con i giornalisti. La fase eccezionale che vive il Paese non può diventare il pretesto per impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro e di rivolgere domande. Chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli, ha il dovere di rispondere alle domande dei giornalisti perché i cittadini hanno il diritto di conoscere. La sospensione temporanea di diritti e libertà democratiche in nome del bene supremo della salute non può giustificare in alcun modo la cancellazione del diritto di cronaca e della libertà di espressione. L’articolo 21 della Costituzione è pienamente in vigore, checché ne pensino cattivi consiglieri e improvvisati spin doctor”. Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della FNSI.

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