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mercoledì 10 gennaio 2018
IN ARRIVO FICTION SU DE ANDRÈ/ su Fegiz Files
L’anno prossimo saranno vent’anni senza Fabrizio De Andrè (Genova, 18 febbraio 1940 - Milano, 11 gennaio 1999). Sembra ieri, e stavolta non è retorica. Anche perchè la sua opera è qui, è viva, rimane a darci conforto, a indicarci una via, non perde di forza e di attualità. Faber era - rimane - il nostro amico fragile, il cantore degli oppressi e degli emarginati, il fustigatore sottile e lucido dei potenti, l’anticipatore della miglior musica etnica.
Disse una volta: «Ebbi ben presto abbastanza chiaro che il mio lavoro doveva camminare su due binari: l’ansia per la giustizia sociale e l’illusione di poter partecipare a un cambiamento del mondo. La seconda si è sbriciolata ben presto, la prima rimane...». Ecco, ci mancano le parole con cui Fabrizio lo avrebbe raccontato, questo cambiamento del mondo.
Intanto, il 23 e 24 gennaio arriva in anteprima delle sale il “biopic” che poi, a febbraio, verrà trasmesso su Raiuno. L’attore Luca Marinelli darà volto e voce all’artista. Chissà con che risultati...
Carlo Muscatello
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