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mercoledì 8 maggio 2019
CESCHIA SU ELEZIONI ASSOSTAMPA FVG
Sabato 11 e domenica 12 maggio si vota per il rinnovo degli organi dell’Assostampa Fvg, il sindacato unitario dei giornalisti.
Se dovessi definire, senza tanti giri di parole, i compiti del nostro sindacato nell’attuale stagione, sceglierei due termini forse inusuali ma, a mio parere, efficaci: servizio e vigilanza.
Il primo indica la funzione fondamentale di un’organizzazione sindacale impegnata da più di un secolo nella tutela di una categoria alla quale è affidato il compito delicatissimo di informare i cittadini difendendo gelosamente la propria autonomia. Lo fa sottoscrivendo con la controparte editoriale contratti e accordi la cui attuazione va giorno dopo giorno verificata con rigore: dalle ricadute nel corso dell’attività quotidiana negli organi di informazione alle grandi sfide poste dall’evolversi della società. Un servizio dato alle persone e ai gruppi di lavoro, comunque si chiamino e si organizzino, come qualsiasi organismo sindacale.
La vigilanza è giustificata dalla grande rilevanza anche costituzionale della materia affidata ai lavoratori del settore: la libertà di informare e il diritto a essere informati. Spesso i due ruoli, servizio e vigilanza, si intrecciano e impongono una testimonianza e un impegno che vanno ben oltre i compiti affidati a un’organizzazione sindacale.
La Federazione nazionale della stampa italiana e le Associazioni di stampa regionali hanno accentuato negli ultimi decenni questi indirizzi, confermati dal recente congresso nazionale con l’ampia maggioranza riconosciuta al movimento di Controcorrente. A questo movimento si richiama la lista “Uniti nell’Assostampa / Controcorrente” per le elezioni di sabato e domenica che propone la conferma del gruppo dirigente uscente. Carlo Muscatello, Alessandro Martegani e gli altri colleghi e colleghe della lista meritano la conferma della nostra fiducia per il lavoro svolto con spirito di servizio e per l’attenzione riservata alle tante situazioni di crisi e di pericolo: e mi riferisco in particolare al precariato, ai pensionati, all’Inpgi, alle minoranze linguistiche. Senza dimenticare il lavoro in redazioni ridotte dai tagli avvenuti negli ultimi anni.
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Luciano Ceschia
ex segretario generale della Fnsi e già direttore del “Piccolo” e altri giornali
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