giovedì 9 maggio 2019

ELEZIONI ASSOSTAMPA FVG, PROGRAMMA LISTA UNITI NELL’ASSOSTAMPA / CONTROCORRENTE

Elezioni per il rinnovo organi Assostampa Fvg Sabato 11 e domenica 12 maggio 2019 lista “UNITI NELL’ASSOSTAMPA / CONTROCORRENTE” Avanti, nell’interesse dei colleghi, innanzitutto quelli più deboli, senza lasciare indietro nessuno, ma sempre “controcorrente” e nel rispetto della Costituzione antifascista. È questo il senso della nostra lista unitaria, rappresentativa di tutte le realtà, redazionali, territoriali, linguistiche, di genere, presenti nel Friuli Venezia Giulia. In questi anni l’Assostampa ha concentrato la sua azione da una parte nella difesa dei colleghi contrattualizzati che lavorano all’interno delle redazioni, dall’altra nel cercare di assicurare migliori condizioni di lavoro e maggiori tutele a chi non ha un contratto giornalistico o a coloro, e sono sempre di più, che non hanno nemmeno un contratto, e spesso lavorano fuori dalle redazioni con retribuzioni assolutamente inadeguate. In questo quadro è necessario continuare, dentro la Fnsi, la difesa, non solo economica, della categoria: oltre alle condizioni e ai posti di lavoro in redazioni sempre più ristrette, è sotto attacco, anche nella nostra regione, lo stesso diritto all’informazione, una battaglia alla quale non possiamo e non intendiamo sottrarci. La scorta mediatica ai colleghi minacciati, aggrediti e sotto scorta, le campagne contro le querele temerarie e le leggi bavaglio, l’appoggio alle principali battaglie per i diritti civili sono solo un esempio. Le stesse criticità nazionali si scontano in proporzione anche nel Friuli Venezia Giulia: Rai regionale, Piccolo e Messaggero Veneto (entrambi soggetti alle grandi sinergie del gruppo Gnn), Gazzettino, agenzie di stampa, emittenza privata, uffici stampa della pubblica amministrazione (con la battaglia per la difesa del contratto), l’universo del web e delle testate più piccole. E poi la difesa del Primorski Dnevnik e degli altri giornali della minoranza linguistica slovena, messi sotto attacco dall’intenzione dell’attuale governo di tagliare i fondi a sostegno dell’editoria “debole”. Per i colleghi in difficoltà economica l’Assostampa Fvg prevede da anni la possibilità di chiedere l’iscrizione gratuita, il rimborso del contributo minimo Inpgi, un aiuto economico per cause di lavoro (Fondo Simona Cigana, in ricordo della collega di Pordenone scomparsa prematuramente anni fa). Sotto l’egida dell’Assostampa Fvg è nato il primo coordinamento italiano dei precari e freelance, stimolando una maggiore attenzione anche da parte della Fnsi verso le fasce più deboli della professione. E sempre sotto l’egida dell’Assostampa è nato il circolo di Articolo 21, l’associazione per il dovere di informare e il diritto di essere informati. Ma fare sindacato, come sa chi ha lavorato in questi anni nell’Assostampa, significa soprattutto lavoro quotidiano sul territorio, dare assistenza e risposte ai colleghi in tema di contratto, diritto del lavoro, consulenza fiscale e previdenziale, interventi su bandi e selezioni di giornalisti irregolari o inaccettabili, cause sostenute a difesa dei colleghi. Si tratta di un lavoro quotidiano, realizzato in stretta collaborazione con i colleghi dell’Ordine regionale, che è stato e sarà possibile solo con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli iscritti che hanno voglia e tempo di dare il proprio contributo di idee e attività. In anni ormai lontani l’Assostampa Fvg aveva una situazione finanziaria difficile. Da tempo conti e bilanci sono in attivo e il sindacato gode di una solidità finanziaria che altri sindacati regionali non hanno e che gli permette di guardare con serenità al futuro per realizzare iniziative a favore dei colleghi. L’Inpgi vive da tempo un momento di grande difficoltà, ma rimaniamo convinti che l’istituto previdenziale della categoria sia un patrimonio da difendere, per gli attali pensionati e per i colleghi più giovani, che devono aver garantita domani una pensione dignitosa. Da questo punto di vista riteniamo fondamentali, per difendere l’Inpgi, l’allargamento della base contributiva e la solidarietà fra vecchie e nuove generazioni. Per perseguire questi obiettivi e contare di più a livello nazionale, l’anno scorso siamo stati fra le regioni che hanno promosso e aderito a Controcorrente, il raggruppamento che ha unito varie anime del sindacato e che fa riferimento al presidente Giulietti e al segretario Lorusso. Ciò proprio nella logica di superare passate divisioni e ritrovare l’unità della categoria e del sindacato: un’impostazione perseguita dall’Assostampa Fvg prima che in altre regioni e che ci è stata riconosciuta a livello nazionale. Dopo anni di marginalità, oggi l’Assostampa Fvg è parte integrante della Fnsi, che non a caso ha recentemente scelto Trieste per una delle prime tappe della campagna nazionale “No tagli no bavagli”. La lista “Uniti nell’Assostampa / Controcorrente” sostiene l’attuale maggioranza della Fnsi e si riconosce nei documenti approvati al Congresso Fnsi del febbraio 2019, con particolare riferimento alla mozione generale e a quella sul lavoro autonomo, delle quali Controcorrente è stato il polo fondante e alle quali la delegazione e il direttivo uscente dell’Assostampa Fvg hanno contribuito attivamente alla stesura. I colleghi di “Uniti nell’Assostampa / Controcorrente” sono impegnati a dare attuazione ai 10 punti individuati al Congresso come prioritari, ovvero: 1) Riaprire il confronto con il legislatore per una nuova normativa sulle risorse del sistema informativo, ponendo il discrimine dell'informazione professionale e dedicando più risorse allo sviluppo e all’inclusione dei lavoratori precari, all’occupazione e alla tutela dei diritti e del reddito dei lavoratori autonomi. 2) Chiedere che il legislatore stabilisca tetti alle concentrazioni proprietarie e di fatturato, superando le vecchie categorie mediatiche, e ridefinisca l'intervento pubblico di sostegno al pluralismo. 3) Ottenere provvedimenti non più dilazionabili, a partire dalla definizione della governance del servizio pubblico, liberando la Rai dal controllo di partiti e governi, riformando i criteri di nomina e assicurando fonti certe e di lunga durata adeguate ad attuare il Contratto di Servizio. 4) Arrivare attraverso l'azione coordinata degli Enti di categoria a una nuova definizione di Giornalismo e di giornalista, che abbia valore di legge e che contempli la via universitaria quale canale prioritario di accesso alla professione. 5) Riprendere il confronto con la Fieg per un rinnovo contrattuale al passo coi tempi e non più ostaggio di una crisi ancora molto lontana dall’essere superata. Un contratto che ponga al centro la lotta alle diseguaglianze e l'inclusione sociale. Dopo il contratto con Aeranti Corallo e quello con Uspi, il percorso va approfondito a partire da tutte le declinazioni del digitale, per le quali vanno pensate apposite figure e regole contrattuali. Va definito un nuovo contratto che sia alla base del vero lavoro autonomo. 6) Superare lo stallo sull'equo compenso, riunificando il percorso della legge di settore con quella generale per le professioni e la norma sui compensi delle pubbliche amministrazioni. 7) La legge 150 ha dimostrato i suoi limiti e non è più adatta a rappresentare il mondo del giornalismo nella P.A. Bisogna pensare ad una nuova normativa che riconosca le particolarità del lavoro giornalistico nella Pubblica amministrazione e che costituisca una solida base economica e giuridica per i colleghi, tenendo fermo il valore del contratto Fnsi Fieg come approdo delle trattative. Per assicurare dignità ed equità del lavoro giornalistico ai colleghi già assunti, è necessario dare corso alle attuali previsioni della 150 e costruire un profilo professionale che risponda davvero alle esigenze del giornalismo della Pa. 8) Promuovere un ampio progetto di formazione sindacale per tutta la categoria, ribadendo il ruolo di un sindacato di servizio. 9) Avviare una profonda riflessione politica sui valori costituzionali che ispirano l'attività dei giornalisti e dei loro Enti, e un confronto sul futuro rapporto tra democrazia e informazione. 10) Difendere l’autonomia, la governance e il livello dei servizi del welfare di categoria (Inpgi, Casagit e Fondo Complementare). Gli eletti nel direttivo saranno poi impegnati su alcuni punti qualificanti regionali, quali: 1) Contribuire, in sinergia con l’Ordine, a giungere sollecitamente all’attuazione alla Legge regionale 5/2018 (Norme per il sostegno e la valorizzazione del sistema informativo regionale), 2) Continuare l’impegno, da sempre garantito, a sostegno dell’editoria di minoranza e della comunità nazionale slovena, per il principio secondo cui le testate delle minoranze sono le più bisognose di un supporto per restare sul mercato, altrimenti soffocato da dimensioni di nicchia 3) Potenziare i servizi ai colleghi (quantunque spesso già esistenti, ma sottoutilizzati) 4) Rafforzare la collaborazione tra Assostampa e Comitati di redazione, anche per nuove iniziative sindacali comuni 5) Potenziare il ruolo, il supporto alle iniziative e all’organizzazione sindacale del lavoro autonomo e precario, sempre più la maggioranza assoluta e sottopagata della categoria, a livello nazionale e regionale 6) Proseguire nella collaborazione e sinergia, in spirito unitario, con gli altri enti di categoria

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