martedì 31 maggio 2022

ASSOSTAMPA FVG, BILANCI OK

 Si è svolta al Circolo della Stampa di Trieste (in presenza e da remoto) l’assemblea annuale dell’Assostampa Fvg, che ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2021 e preventivo 2022. L’assemblea si è aperta con il ricordo di Luciano Ceschia, presidente onorario dell’Assostampa Fvg, già segretario generale della Fnsi, scomparso nelle scorse settimane. Ceschia è stato ricordato anche dal segretario generale Raffaele Lorusso nel messaggio inviato all’assemblea e dal presidente Giuseppe Giulietti, collegato da remoto. All’inizio dell’assemblea è stato ricordato anche lo scrittore e intellettuale triestino di lingua slovena Boris Pahor, scomparso la notte scorsa.

“La concomitante assemblea della Federazione internazionale dei giornalisti - ha scritto Lorusso - mi impedisce di partecipare alla vostra assemblea annuale. Ne sono sinceramente dispiaciuto, soprattutto perché si tratta della prima assemblea senza Luciano Ceschia. Per l’Associazione della Stampa del Friuli-Venezia Giulia, ma soprattutto per la Fnsi, Luciano è stato un esempio. I suoi punti di riferimento, fino all’ultimo, sono stati i valori e i principi della Carta Costituzionale della Repubblica italiana, nata dalla resistenza al nazifascismo, e un’idea di sindacato capace di coniugare libertà e giustizia sociale. Noi tutti, a cominciare dal sottoscritto, al quale mai ha fatto mancare il suo sostegno, gli siamo debitori. Oggi c’è la necessità di dover aggredire un futuro pieno di incognite. Dobbiamo fare squadra, essere uniti, mantenendo però ferma la consapevolezza che unità non può e non deve significare unanimismo. L’unità si costruisce intorno ai valori, che per noi non possono che essere quelli della Costituzione, e ad un’idea di professione che sappia coniugare rigore etico e solidarietà nei confronti di chi ha diritto a processi di inclusione piena nel mondo del lavoro. Nel nostro Paese, la libertà di stampa, il diritto di cronaca, il diritto dei cittadini ad essere informati sono quotidianamente calpestati. Minacce, aggressioni, querele bavaglio, intrusioni sempre più intollerabili da parte della magistratura, in totale dispregio del segreto professionale e del diritto alla tutela delle fonti, stanno diventando una sorta di normalità che non si può accettare”.

Interviene da remoto il presidente della Fnsi Beppe Giulietti, ricordando Ceschia ma anche altri due colleghi del Fvg scomparsi, Sergio Canciani e Demetrio Volcic. Comunica che la Fnsi sta raccogliendo gli scritti principali di Ceschia per presentarlo alla fondazione Murialdi. Il Fvg, dice, è diventato un laboratorio per il dibattito sul giornalismo, grazie a iniziative come il festival Link, il premio Luchetta, Leali delle notizie, e altre esperienze. Ricorda la decisione della Fnsi e di Assostampa di costituirsi parte civile per sostenere i giornalisti aggrediti e minacciati, un problema che nel paese sta esplodendo, così come peggiorano le condizioni della libertà di stampa. Propone un’iniziativa pubblica in occasione della prima udienza del processo per l’aggressione a un collega a Trieste. È necessario riunire subito il coordinamento degli enti di categoria, per programmare delle manifestazioni nazionali sulle querele bavaglio, e sull’equo compenso, temi fermi ormai da tempo nonostante la gravità della situazione. Sull’equo compenso c’è già una base di discussione preparata dalla Clan: è urgente prevedere una tutela per i freelance e precari, impegnati anche in aree di guerra. Ricorda il presidente di Art 21 Fvg Don Pierluigi Di Piazza, recentemente scomparso.

Si passa all’esame dei bilanci. Muscatello ricorda il difficile 2021 che ha visto la pandemia, ma anche gli attacchi delle frange estreme No Green pass ai giornalisti. Assostampa ha chiesto di costituirsi parte civile al fianco dei colleghi attaccati. La pandemia, con la guerra, ha peggiorato una situazione già drammatica, anche per la stampa, una situazione che richiede un intervento legislativo di rilancio del settore. In questo quadro c’è stato anche il passaggio dell’INPGI all’INPS, che segna un passaggio epocale per il sindacato. Le pensioni sono in salvo, ma il problema non è risolto. I rimborsi dell’INPGI per i servizi offerti dal sindacato saranno drasticamente ridotti da luglio, e saranno limitati alla sola INPGI 2. Siamo ancora in salute ma la riduzione si fa già sentire quest’anno e si farà sentire ancora di più il prossimo, il lavoro però è lo stesso, anzi ultimamente aumenta.

Muscatello ricorda le iniziative a supporto delle fasce deboli della categoria, che si cercherà di mantenere, stando però ancora più attenti ai conti. Le iscrizioni potrebbero essere di più, e sono necessarie per consentire al sindacato di continuare a lavorare per i colleghi. Ringrazia l’ordine e il presidente Degano per la collaborazione fondamentale per la categoria.

Comunica che il presidente del circolo della stampa Pierluigi Sabatti, che ha rilanciato le attività negli ultimi anni, ha comunicato di volersi dimettere. Sabatti ringrazia per la fiducia e per il lavoro svolto assieme.

Il tesoriere Filipovic illustra i bilanci all’assemblea, confermando le minori entrate con cui bisognerà convivere e capire come gestire la situazione.

Bulgarelli conferma che l’INPGI sta valutando quale sarà l’attività per stabilire i rimborsi alle associazioni. Sarà comunque un punto di riferimento importante per la categoria visti i 46 mila iscritti. 

Giulietti interviene sottolineando l’esigenza di un coordinamento fra gli enti anche sui temi dell’INPGI e dei rimborsi. 

Muscatello assicura che l’impegno del sindacato non verrà meno, nonostante il taglio nei rimborsi dell’INPGI. 

I bilanci vengono approvati dall’assemblea all’unanimità. 

 

Degano conferma la collaborazione stretta e proficua fra ordine e associazione, cosa per nulla scontata vista la situazione in altre regioni. La collaborazione ha funzionato anche in periodi difficili come quello delle manifestazioni no green pass e di attacchi alla stampa, o in iniziative come quella del documentario sulla Shoah. 

Girelli comunica che anche la Casagit sta valutando come organizzarsi con le trattenute. Illustra le ultime novità sulla Casagit, e sottolinea come a giugno ci sarà l’assemblea dell’ente. Ci sarà anche il congresso Unaga a breve in Veneto. 

Bekar ricorda come dagli ultimi dati emerga come l’informazione sia sempre di più basata sul lavoro precario, anche in zone di guerra. A 10 anni dall’approvazione della legge sull’equo compenso non si riesce ancora a dare attuazione alla normativa, i compensi sono il primo problema dei lavoratori precari. Nell’ambito Clan si era parlato di una manifestazione a giugno, idea cassata per l’evidente difficoltà di portare i precari nelle piazze. C’è una disaffezione dei precari verso il sindacato. Anche gli effetti concreti della Carta di Firenze sono stati limitati. Ci sono poi problemi di accesso alla professione, con gran parte degli iscritti all’ordine sconosciuti all’INPGI. Chi è iscritto all’ordine deve esercitare realmente la professione ed essere iscritto all’INPGI. 

Il passaggio dell’INPGI non è solo un fatto contabile, ma un cambiamento epocale negli equilibri della categoria, bisogna fare un’operazione di proselitismo il tesseramento, però deve essere motivato, senza vedere il sindacato come una sorta di agenzia di servizi o di bancomat. Propone di creare dei gruppi di lavoro per elaborare proposte da portare al congresso e agli enti di categoria. È necessario ricreare un movimento dal basso diffuso e aperto, senza il quale non è possibile ottenere dei risultati.

Muscatello sottolinea come l’Assostampafvg sia sempre stata in mezzo ai precari, prima associazione a livello nazionale, e non a caso Bekar è stato eletto coordinatore della Clan per tre mandati. 

Martini illustra all’assemblea le ultime iniziative di Articolo 21 Fvg, fra cui un incontro in ricordo del presidente scomparso Don Pierluigi Di Piazza. 

Disnan ricorda le iniziative dell’Unione nazionale giornalisti pensionati, che ha pubblicato un libro sui pensionati e sul futuro della categoria basato su un sondaggio condotto fra i colleghi pensionati. 

Oppelli richiama la necessità di impegnarsi a far luce sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, e sottolinea come non si siano ricordati i due colleghi nel corso dell’assemblea. 

Muscatello ricorda l’impegno della Fnsi per Alpi e Hrovatin, che non sono mai stati dimenticati dal sindacato, nonostante il muro di gomma eretto sul caso. 

Stratti sottolinea la buona gestione dell’associazione e la vicinanza dell’associazione ai più deboli. Informa l’assemblea sulle ultime iniziative della Casagit.

Rauber interviene sottolineando come nonostante la riduzione dei rimborsi INPGI la salute finanziaria dell’associazione consenta di pensare con serenità alle attività a favore dei colleghi. Ringrazia i colleghi della Rai per aver preso le difese della redazione del giornale contro gli insulti e le proteste dei no green pass. Orso ringrazia Rauber per l’intervento

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