PINO DANIELE 1
Conto alla rovescia per l’evento musicale dell’estate triestina. Giovedì alle 21.30, in piazza dell’Unità, nell’ambito di SerEstate, farà tappa il tour di Pino Daniele «Vai Mo’ 2008». Si tratta del completamento dal vivo dell’ultimo lavoro discografico dell’artista napoletano, la tripla antologia «Ricomincio da trenta», pubblicata a primavera per festeggiare trent’anni di carriera.
Per l’occasione, Pino Daniele ha rimesso mano ai suoi più grandi successi - senza però trascurare alcuni episodi apparentemente minori ma di grande bellezza - e ha richiamato in servizio i musicisti che lo hanno affiancato nei primi anni della sua eccezionale carriera.
Una carriera, una storia musicale che nasce nella Napoli degli anni Settanta, quando quell’ex ragazzino che scaricava casse e strumenti per i Napoli Centrale di James Senese - era lui il vero «nero a metà», e fa parte di questo tour - d’un tratto se ne venne fuori con quell’album, «Terra mia», che in un colpo solo pigliava stralci della tradizione popolare partenopea, mischiandola con ventate di rock, spruzzate di blues, contaminazioni anglosassoni, retaggi mediterranei, e senza dimenticare nemmeno la tradizione della canzone nata sotto il Vesuvio.
Ecco allora la tripla antologia che è il monumento a una carriera importante ma anche un atto d’amore a un amico e a un grande artista che non c’è più: l’attore Massimo Troisi, scomparso nel giugno ’94, il cui folgorante debutto cinematografico, nell’81, s’intitolava per l’appunto «Ricomincio da tre». Pino Daniele - classe 1955 - aveva anche firmato le musiche di alcuni suoi film. E la voce del grande Troisi è ora presente anche nel disco, nel brano «Saglie saglie».
I tre cd propongono quarantacinque brani: tutte le sue canzoni più belle e importanti (da «Napule è» a «Quanno chiove», da «Je so pazzo» a «Alleria», da «Chi tene ’o mare» a «Yes I know my way», da «Lazzari felici» a «’O scarrafone»...), ma anche quattro inediti, fra cui la vibrante «Anema e core», che ha anticipato la pubblicazione del cofanetto.
Per portare a termine l’impresa, come si diceva, Pino ha richiamato in servizio i vecchi soci Agostino Marangolo, Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Rino Zurzolo, Joe Amoruso... «L'unico rimpianto che ho è di non aver fatto prima questa operazione, ma non era facile conciliare gli impegni di tutti - ha detto -. Questi musicisti rappresentano una parte importante della mia vita e non solo musicalmente parlando. Siamo uniti dalla comune passione per la melodia napoletana, quando stiamo assieme parliamo napoletano e oggi facciamo le cose con più serenità, quando eravamo giovani eravamo più irruenti rispetto al lavoro. Rimettere insieme le mie band storiche vuol dire anche tentare di riportare la gente a sintonizzarsi sul Sud del quale si dà solo un'immagine drammatica...».
Per l’occasione sono arrivati anche fior di ospiti, da Giorgia (per una splendida «Vento di passione») a Wayne Shorter, da Al Di Meola (magico in «Appocundria») a Chick Corea, da Irene Grandi («Se mi vuoi» da antologia) a Noa, e ancora Peter Erskine, Mick Goodrick, Mike Manieri, Chiara Civello.
Ora il cinquantatreenne ex ragazzo dei vicoli sta portando lo spettacolo tratto dal disco in giro per l’Italia. Il debutto non poteva che avvenire a Napoli, venti giorni fa, davanti a una folla di oltre trentamila spettatori entusiasti in piazza del Plebiscito. C’erano tanti ospiti: Nino D’Angelo, gli Avion Travel, Giorgia, Irene Grandi e quel Gigi D’Alessio con cui, dopo anni di incomprensioni, recentemente è scoppiata la pace. I fan di Pino, quella sera a Napoli, non hanno gradito. E hanno a lungo fischiato D’Alessio.
Nei giorni scorsi il tour ha toccato Bari e Potenza. Dopo la tappa triestina di giovedì, proseguirà in giro per l’Italia per tutto il mese di agosto.
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