sabato 4 aprile 2015

EROS RAMAZZOTTI, disco e tour

Eros Ramazzotti riparte alla conquista della ribalta mondiale. Ma il nuovo tour dell’artista romano avrà una sola tappa triveneta (16 e 18 settembre, all’Arena) e altre tre più o meno vicine alla nostra zona: 22 settembre a Lubiana, 24 settembre a Belgrado, 22 ottobre a Monaco di Baviera. Tutto il tour, che seguirà la pubblicazione del nuovo album intitolato “Perfetto” e annunciato per il 12 maggio, è nel segno del personaggio ormai di caratura internazionale. Dopo il debutto il 12 settembre da Rimini e le citate tappe veneta, slovena e serba, sarà infatti il 26 a Sofia (Bulgaria), il 29 a Cracovia (Polonia), il 5 ottobre a Zurigo (Svizzera), il 7 e 9 a Milano, il 12 a Firenze, il 14 e 16 nella sua Roma, il 20 a Bologna, il 24 a Mannheim (seconda tappa tedesca dopo quella a Monaco), il 26 e 27 a Bruxelles (Belgio), il 30 a Praga (Repubblica Ceca), il primo novembre a Colonia (ancora Germania), il 3 ad Amsterdam (Olanda), il 5 a Stoccarda (quarta e ultima tappa tedesca), per concludersi il 7 novembre a Torino. In tutto ventitre date, che arrivano a due anni dal precedente “Noi tour”, e nelle quali l’artista sarà affiancato da una band internazionale. Perchè “Perfetto”? «Quando si finisce un lavoro - ha spiegato Ramazzotti, classe ’63 -, un progetto o qualsiasi altra cosa, la si guarda, le si dà l’ultimo ritocco e poi si dice: perfetto. Ecco, il mio disco l’ho voluto chiamare cosi, un’espressione usata in tutto il mondo e riconoscibilissima...». Da pochi giorni è stato intanto diffuso nelle radio e nei negozi digitali il singolo che anticipa l’uscita dell’album. S’intitola “Alla fine del mondo” ed è stato pubblicato in sessanta Paesi. Un brano dal sound internazionale, che forse sorprende i vecchi seguaci del nostro perchè strizza l’occhio a sonorità country-folk, con l’utilizzo di strumenti acustici molto particolari. Il testo (firmato Eros con la collaborazione di Francesco Bianconi dei Baustelle e del “Kaballà” Giuseppe Rinaldi) è un vero e proprio inno alla libertà: per amore si va fino “alla fine del mondo”, si possono attraversare praterie sconfinate, territori inesplorati, insidie, pericoli. Quasi come moderni Don Chisciotte, per seguire un sogno siamo disposti a combattere contro i mulini a vento, contro giganti reali o immaginari. Per amore si corre liberi come “la pietra rotolante” di Bob Dylan, si muove “il cielo, il sole e l’altre stelle” come nella Divina Commedia di Dante. Il video del brano è girato tra il deserto dell’Almeria, nel sud della Spagna, e la periferia di Milano.

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