mercoledì 18 ottobre 2017

PARTITO IL PROGETTO SCUOLA E INFORMAZIONE

Formazione e informazione insieme per contrastare criminalità e malaffare. Questo il senso della collaborazione avviata da Fnsi e Miur con la firma del protocollo "Scuola e informazione: culture, cittadinanza, diritti e legalità" che è entrata nel vivo con la prima giornata di formazione per studenti, organizzata nella sede del sindacato dei giornalisti nell'ambito del progetto "A mano disarmata", alla presenza - fra gli altri - della ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. Focus dell’incontro: il mercato della contraffazione, con la proiezione del docufilm di Mimmo Calopresti "La fabbrica fantasma" e con un'analisi approfondita di tutto quello che ruota intorno ad uno dei business più redditizi per la criminalità organizzata: lavoratori senza diritti, bambini sfruttati, i traffici illegali, i pericoli per la salute, oltre al danno sociale ed economico che chi consuma "contraffatto" arreca a se stesso e agli altri. «È dovere dei media illuminare le periferie del malaffare per dare ai cittadini gli strumenti necessari a capire come opera la criminalità. E per far emergere questi aspetti che spesso l’opinione pubblica ignora – ha detto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, introducendo i lavori – c'è bisogno di giornalisti preparati e coraggiosi, capaci di mettersi in gioco e spesso di mettere a repentaglio la propria sicurezza per raccontare cosa si nasconde dietro un cd o un capo di abbigliamento contraffatti. Colleghe e colleghi che hanno pagato con la vita la loro passione per questa professione, come la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, che ha denunciato la corruzione nel suo Paese e ieri è morta nell'esplosione della sua automobile». E la ministra Fedeli ha ribadito: «La legalità è la premessa e precondizione di qualunque rapporto di cittadinanza. Senza restare nelle regole noi oscuriamo la qualità della nostra convivenza civile. Le varie forme di illegalità – ha insistito – non solo sottraggono risorse ad azioni positive di convivenza, di vita, di studio e di lavoro, ma anche impediscono la qualità del vivere civile, individuale e collettiva». Nello specifico il tema della contraffazione, ha detto ancora la responsabile del Miur, «è un tema che riguarda tutti. Il ruolo della scuola e dei media consiste proprio nel dotare voi studenti, cittadini di domani, degli strumenti e della curiosità necessari per arrivare alle fonti delle informazioni e poter così scegliere con consapevolezza. Bisogna fare grande attenzione agli acquisti che si fanno sul web, ad esempio, e alla certificazione dei prodotti». E ancora a proposito di web, la ministra Fedeli ha parlato anche di fake news, «che impediscono l'approfondimento dei saperi cognitivi necessari a governare i processi in autonomia e creano disinformazione e non formazione». Proprio il responsabile per la formazione della Fnsi, Carlo Muscatello, ha annunciato le prossime tappe del percorso comune intrapreso da Fnsi e Miur, anticipando che «il progetto arriverà nei prossimi mesi in altre sei regioni per far capire come l'informazione viene creata e come non deve essere manipolata. A questo proposito stiamo già lavorando alla seconda parte del progetto che si concentrerà sul tema delle fake news». Renato Parascandolo ha presentato, infine, il concorso per le scuole "Rileggiamo l'articolo 21 della Costituzione" promosso dall'Associazione Articolo21 insieme con Fnsi e Miur. La giornata è stata moderata da Paolo Butturini, della segreteria della Fnsi, che nel pomeriggio ha moderato il dibattito tra gli studenti del liceo Spallanzani e il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Andrea Santonastaso.

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