lunedì 25 dicembre 2017

SANREMO, BERTÈ E INUTILI POLEMICHE ASSORTITE / su FEGIZ FILES

Natale, l’anno nuovo, poi sarà subito tempo di Sanremo. Alzi la mano chi ricorda nome dell’artista e titolo della canzone che ha vinto lo scorso anno. E l’anno prima? E quello prim’ancora? Se siete capaci di rispondere, ovviamente senza ricorrere di soppiatto a Google, allora siete dei veri appassionati, dotati di buona memoria. Sì, perchè del Festival, una volta all’anno, sembrano interessarsi tutti. Molti lo guardano (magari non tutte le sere, magari non dall’inizio alla fine...), da qualche anno moltissimi lo commentano sui social. Giornali, radio e tv pubbliche e private gli dedicano gran spazio. Quest’anno la regia di Baglioni garantisce una qualità (leggermente) più alta del solito mix tuttifrutti, con alcune presenze almeno “contemporanee”. Ho letto anche sul forum le polemiche sulla discussa non ammissione di Loredana Bertè, che un tempo è stata la miglior voce rock italiana e ha un repertorio ormai quarantennale di medio, alto e altissimo livello. Diciamo che la vita - successo a parte - non è stata generosa con lei, che ultimamente non ha avuto gran cura di sé. Altre polemiche sono in agguato, poi il solito totofestival, l’abituale settimana di fuoco, i vincitori, i soliti commenti. Ma passata la festa, vai col “reset”. Nessuno ricorda nulla, i dischi non vendono, gli artisti al massimo fanno qualche concerto o serata in più. Gli unici che ci guadagnano sempre sono Comune di Sanremo e Rai. Un po’ poco. O no? 
(Per la cronaca: lo scorso anno ha vinto Gabbani con “Occidentali’s karma”, nel 2016 gli Stadio con “Un giorno mi dirai”, nel 2015 Il Volo...).


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