mercoledì 8 gennaio 2020

SUONI DELLE RADICI, RADIO RAI FVG: ULTIMA PUNTATA

Ultima puntata, domani mercoledì 8 gennaio 2020, alle 14.10, su Radio Uno Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it) de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola. Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo dunque si conclude, dopo aver virtualmente visitato una ventina di paesi di tutto il mondo, attraverso quattro continenti. Dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, gli ultimi ospiti sono la cubana Claudia Rodriguez e l’iraniana Banafsheh Rahmani. La prima è originaria di Santa Clara, città nell’interno dell’isola, famosa nella “storia rivoluzionaria” di Cuba, che ospita fra l’altro il Mausoleo di Che Guevara. Claudia vive nel Friuli Venezia Giulia da cinque anni, è arrivata in occasione di un viaggio in Italia e ha deciso di fermarsi. È appassionata di musica e di danze del suo paese. Banafsheh Rahmani è una pittrice nata in Iran e arrivata qui nel 2004 per seguire i suoi studi di storia dell’arte. Ha subito apprezzato Trieste e il Friuli Venezia Giulia, tanto da decidere di fermarsi. Con lei, e con l’antropologa Tiziana Ciavardini (che ha vissuto dieci anni in Iran) in collegamento telefonico da Roma, parliamo in particolare della situazione della donna nel paese tornato di stretta e drammatica attualità in questi giorni. La puntata è stata comunque registrata prima dei recenti fatti. In programma musiche cubane (fra cui brani di Compay Segundo, Opara Portuondo e Carlos Puebla) e iraniane. . Dalle antiche migrazioni a quelle contemporanee, il Friuli Venezia Giulia è sempre stato terra di incontri, di passaggi, di arrivi e partenze di genti diverse. Donne e uomini provenienti da “altri mondi” che a volte si sono fermati qui, altre hanno proseguito il loro viaggio sempre alla ricerca di un avvenire migliore. Per questo la nostra regione ha storicamente accolto al suo interno un’incredibile varietà etnica, culturale, religiosa: tante facce, tante anime, tanti colori destinati a mischiarsi all’interno di una grande contaminazione. Dall’antica rete viaria romana ai voli low cost, passando per strade grandi e piccole, per autostrade e sentieri di montagna, donne e uomini sono arrivati fra noi con le loro lingue, le usanze e le tradizioni retaggio di popoli lontani, che hanno contribuito e contribuiscono sempre al confronto, alla diffusione delle idee e del pensiero, alla crescita, a volte alla formazione di una coscienza comune. E poi c’è la musica, il vero esperanto, il ponte che unisce i popoli, l’idioma che permette di comunicare e comprendere anche a chi parla lingue diverse. Il nostro viaggio radiofonico parla di questo. Dando la parola a chi arriva da paesi lontani e si trova a vivere, da tanti anni o magari soltanto da pochi mesi, nel nostro Friuli Venezia Giulia. Ascolteremo le loro storie, le musiche dei loro paesi d’origine, ma anche le canzoni italiane che li hanno accolti al loro arrivo qui. E magari li hanno fatti sentire un po’ a casa propria.

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