lunedì 15 ottobre 2007

Archiviata la grande festa di mare e di popolo che è stata anche quest’anno la Barcolana, è d’obbligo ritornare per un momento su quello che è successo sabato sera in piazza Unità. Nella terza e conclusiva serata del Vodafone Barcolana Festival, quando mancavano cinque minuti alla mezzanotte e i Negrita stavano suonando da poco più di mezz’ora, l’intervento dei vigili urbani ha costretto gli organizzatori a chiudere lì concerto e festival. Fra i fischi del numeroso pubblico che affollava la piazza e voleva ascoltare ancora il rock della popolare band toscana. Che non l’ha digerita.

Ma sentiamo i fatti come li hanno vissuti loro, i Negrita. «Veniamo invitati - scrive la band in una nota inviata al ”Piccolo” - per chiudere con un concerto i festeggiamenti per l’evento annuale della Barcolana. È l’organizzazione locale, e non la nostra agenzia, a pianificare gli orari del nostro intervento. Tutto si svolge regolarmente. Al momento del nostro ingresso sul palco, il pubblico e la piazza scolpiscono un gran colpo d’occhio».

«Eppure - proseguono - appena il tempo d’iniziare e ci viene intimato di chiudere perché è già troppo tardi. Le luci si spengono e a noi resta da affrontare la frustrazione di molti che hanno dedicato la serata, se non l’intera giornata e svariati chilometri d’autostrada, a qualcosa che alla fine è mancato».

Conclusione dei Negrita: «Siamo un gruppo rock. Questa lettera non è per salvare la nostra reputazione, ma per segnalare ai cittadini di Trieste il caso, amministrativo e tutto italiano, di una città che spende dei soldi per organizzare una festa, e sul più bello stacca la spina».

Postilla: «L’idea di occupare uno spazio importante su un quotidiano per dare spiegazioni su qualcosa che ci riguarda non c’è mai piaciuta. Questa, dunque, in tredici anni, da quando suoniamo, è la prima volta. Ma il motivo c’è, e ci sembra opportuno sottoporlo all’attenzione dei numerosi cittadini che sabato sera hanno affollato la piazza».

Qualcosa dunque non ha funzionato nell’organizzazione della serata. Mario Viscardi, dell’agenzia Piano B di Milano, direttore del festival: «Mi assumo la responsabilità di quanto è successo. Anche se alla fine, su una scaletta prevista di un’ora, i Negrita hanno potuto suonare per quaranta minuti. Se loro pensavano a un concerto di un’ora e mezzo, beh, questo non era previsto da nessuno...».

«Comunque - prosegue Viscardi, che negli ultimi anni ha curato quattro edizioni del festival - qualcosa non è andato per il verso giusto. Il Comune di Trieste ci aveva chiesto di chiudere le tre serate alle 23.30, ma una mezz’ora di flessibilità era sottintesa. Giovedì e venerdì abbiamo chiuso dieci minuti dopo mezzanotte. Sabato, dopo che nel pomeriggio il sindaco si era già lamentato per il volume degli amplificatori durante le prove, alle 23.30 si sono presentati i vigili intimandoci di chiudere. Abbiamo trattato ma sono stati inflessibili. E alle 23.55 siamo stati costretti a concludere...».

L’organizzatore non comprende motivo e cause di quel che è successo e comunque non reputava possibile un anticipo dell’orario di inizio, pur considerando che sabato c’erano quattro gruppi in programma (Makako Jump, L’Aura e Styles, prima dei Negrita, con lunghi cambi palco occupati dalla musica lanciata dal dj), al posto dei tre delle serate precedenti. «Non volevo e non potevo - dice Viscardi - far cominciare i Makako Jump, che fra l’altro suonavano gratis, alle 20.30 con la piazza mezza vuota».

«E comunque - conclude l’organizzatore - c’è qualcosa che mi sfugge: mi sembra strana tutta questa rigidità alla fine, dopo il grande sforzo fatto da tutti perchè le cose andassero per il meglio».

Già, sarebbe come organizzare il Carnevale di Rio a casa tua e poi pretendere che a mezzanotte meno cinque si concludano le danze e tutti a nanna...

1 commento:

  1. Vodafone Barcolana Festival...curiosa questa associazione....bah..la vodafone a quanto sembra ha molte collaborazioni, leggevo con legambiente anche...

    ... solo peccato che ha perso totti per gli spot vodafone is now...

    povero gattuso...rimasto solo a mandare sms al 444 stordito dalle slk...eheh

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