domenica 4 gennaio 2009

U2 / PRINCE / PACIFICO


Anno nuovo, stessa musica. Almeno per ora. In attesa delle novità che di certo arriveranno, magari da chi meno te lo aspetti, proviamo a puntare su tre album - due stranieri e uno italiano - attesi per le prossime settimane.

Il primo è il nuovo disco degli U2, «No line on the horizon», che uscirà ai primi di marzo, dopo che la pubblicazione inizialmente prevista per fine 2008 è stata rinviata - pare - allo scopo di aggiungere altri brani. C’è molta attesa per il dodicesimo album di Bono e compagni, che vede il ritorno della band irlandese dopo «How to dismantle an atomic bomb», uscito nel 2004 e venduto in nove milioni di copie in tutto il mondo. Produzione affidata a Brian Eno e Daniel Lanois, con i quali gli U2 avevano partorito capolavori come «The Joshua Tree» e «Achtung Baby». E già questa è una garanzia. Le registrazioni sono state fatte a Fez, in Marocco, e poi a Londra e Dublino. Sarà uno degli album più importanti del 2009, anche al fine di comprendere se il gruppo - fra i più famosi e importanti di sempre, con i suoi 140 milioni di dischi vednuti - si confermerà ai vertici nella qualità e nel gradimento del pubblico.

Altro disco atteso quello di Prince, che nel 2009 torna con un nuovo album dopo vicende molto aterne. Il genietto di Minneapolis, che nel 2008 ha compiuto mezzo secolo, è stato uno dei personaggi più innovatori del rock degli anni Ottanta/Novanta, prima di entrare in una fase controversa, caratterizzata da una lunga e complicata diatriba legale con la vecchia casa discografica, per svicolare alla quale ha anche pubblicato dei dischi celandosi dietro strani acronimi (per esempio Tafkap, che stava per The artist formerly known as Prince, l’artista un tempo conosciuto come Prince...) o addirittura simboli grafici. Fra i primi a vendere la propria musica su internet, di Prince si è parlato nel luglio 2007 per la decisione di allegare gratis al britannico Mail on Sunday il suo album «Planet earth».

Nelle settimane scorse il musicista ha svelato cinque nuovi brani del nuovo disco: «There will never be another 1 like me» è stato disponibile per alcuni giorni sul sito mplsound.com, per poi sparire. Altre quattro tracce - «Colonized mind», «Wall of Berlin», «4ever» e una cover di «Crimson & Clover» di Tommy James & the Shondells - sono state invece trasmesse in esclusiva da una radio di Los Angeles, Indie 103. «4ever» è una ballata per piano e coro, nel perfetto stile Prince che i fan ricordano e forse rimpiangono anche un pochettino. Gli altri tre brani sono invece caratterizzati da un uso massiccio della chitarra elettrica e da svisate e virtuosismi alla Jimi Hendrix.

Ultima segnalazione: il 16 gennaio esce «Dentro ogni casa», nuovo album di inediti di Pacifico. Fra un duetto con Gianna Nannini («Tu che sei parte di me») e uno con l’italo-marocchina Malika Ayane («Verrà l'estate»), passando per una manciata di nuove canzoni, potrebbe essere il disco della consacrazione anche come cantautore per uno degli autori più interessanti degli ultimi anni. Che finora ha lavorato per Celentano, Morandi, Bocelli, Vanoni, Mannoia e la stessa Nannini.


DE ANDRE'


Mancano pochi giorni al decennale della scomparsa di Fabrizio De Andrè (Genova 18 febbraio 1940 – Milano 11 gennaio 1999). E la discografia ce lo ricorda. Dopo i dischi della Pfm e di Massimo Bubola, di cui abbiamo già scritto, ecco un cofanetto. Con tre inediti: un canto popolare, una ballata romantica e un pezzo goliardico, trovati cinque anni fa dalla fondazione genovese De Ferrari e pubblicati da BmgSony/Nuvole in «Effedia - Sulla mia cattiva strada». Due cd più il documentario di Teresa Marchesi presentato all'ultimo Festival del cinema di Roma.

Fabrizio De Ferrari, presidente dell'omonima fondazione, racconta del ritrovamento dei tre inediti: «I nastri, che risalgono agli anni Sessanta, appartenevano al fondo del musicologo anglo-genovese Edward Neill, acquistato nel 2003 dalla nostra fondazione. Al loro ritrovamento, abbiamo contattato Dori Ghezzi, che dopo un primo scetticismo ha deciso di incontrarci ed è rimasta colpita dalle registrazioni».

Pare che fu proprio Neill a convincere De Andrè a incidere le tre canzoni. Il musicologo era appassionato di canti popolari, in particolare della tradizione ligure e piemontese, dei quali raccolse preziose testimonianze sul campo. E fu durante alcuni incontri che il musicologo illustrò i risultati delle sue ricerche al cantautore genovese.

De Andrè ascoltò le musiche, lesse i testi e lentamente cominciò ad avvicinarsi a questo particolare genere. Una passione che nel tempo ha coltivato: il risultato fu il riarrangiamento del testo tradizionale piemontese «Maria Giuana», vera e propria anticipazione dell'album dialettale «Creuza de ma», capolavoro pubblicato nel 1983.

Le altre due canzoni sono «Dai monti della Savoia», struggente vicenda di un cantastorie interamente composta da Faber, molto simile ai suoi primissimi successi, e la goliardica «Bella se vuoi volare», eseguita con due cantanti folk, con giochi di parole e doppi sensi, ispirata al repertorio della storica compagnia di universitari genovesi Baistrocchi che De Andrè frequentava negli anni Cinquanta con Paolo Villaggio.


D'ANGELO Imprevedibile Nino D'Angelo. L’ex scugnizzo propone un omaggio a Sergio Bruni, il santo patrono della canzone napoletana. In realtà quella di «D’Angelo Canta Bruni» è una doppia sfida, al maestro della tradizione vocale napoletana e al mercato: nonostante sia un classico e abbia lasciato tantissime canzoni, Bruni non è stato ancora oggetto di riscoperta. Dunque si tratta di un'operazione che va contro le logiche di mercato e infatti esce solo su Internet. Dice il cantante: «Non l'ho neanche proposto alla mia casa discografica: nessuno mi avrebbe dato retta. Lo venderò su Internet e a Napoli». Per incidere il disco D'Angelo è stato sei mesi in studio. «È stato un lavoro durissimo: il primo scoglio è stato scegliere i pezzi. Alla fine ho scelto attraverso l'istinto e la memoria di quando ero un ragazzino e mi imbucavo ai suoi concerti. Poi c'era il problema di attualizzare senza snaturare: abbiamo inserito suoni etnici, strumenti come la ciaramella, la chitarra portoghese, hulusi, laud, la fisarmonica, gli archi...».


METALLICA Metallica, per sempre Metallica. Un cd singolo da collezione per celebrare una delle più grandi rock band della storia. S’intitola «All nightmare long», ed è il secondo singolo estratto dal nuovo album «Death Magnetic». Il singolo è suddiviso in tre cd - venduti separatamente - che vanno a costituire un unico prodotto. Un’ottima occasione, per i tantissimi fan che i Metallica continuano ad avere in tutto il mondo, di aggiudicarsi un raro pezzo da collezione. Un riconoscimento che sottolinea le nomination ricevute dai Metallica che, ai prossimi Grammy, che si terranno a Los Angeles l'8 febbraio 2009, vedranno «Death Magnetic» concorrere nelle categorie «Best Rock Album» e «Best Recording Package»; «Suicide and Redemption» come «Best Rock Instrumental Performance» e «My Apocalypse» come «Best Metal Performance». I Metallica in soli tre mesi dalla pubblicazione di «Death Magnetic» hanno già venduto due milioni e mezzo di album, ottenendo 31 dischi di platino e 12 dischi d'oro. Tra cui quello italiano.




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