domenica 8 marzo 2015

VERDENA 27-4 trieste, teatro miela

I Verdena tornano a Trieste, per un concerto che si terrà lunedì 27 aprile al Teatro Miela, nella seconda parte del tour italiano seguito alla pubblicazione del loro nuovo album “Endkadenz - volume 1” (il secondo capitolo uscirà entro l’estate). Nei quindici anni trascorsi dal loro debutto (era il ’99, fecero capolino con il singolo “Valvonauta” e l’album “Ver- dena”, e prodotto da Giorgio Canali dei Csi), questi tre ragazzi bergamaschi all’inizio erano considerati “i Nirvana italiani”. Una curiosità: originariamente si facevano chiamare Verbena, dal nome di una pianta, ma dovettero cambiare una consonante dopo aver scoperto l’esistenza di un gruppo statunitense con lo stesso nome, prodotto fra l’altro da Dave Grohl, ex batterista dei Nirvana. Ma i fratelli Alberto e Luca Ferrari (chitarra, voce e batteria), assieme a Roberta Sammarelli al basso, sono riusciti negli anni a scrollarsi di dosso riferimenti e paragoni pur importanti, identificando una propria strada originale attraverso album come “Solo un grande sasso”, “Il suicidio dei samurai”, “Requiem”, “Wow”... «Il titolo del nuovo album - dicono i Verdena - nasce da un gesto che abbiamo visto ritratto su un libro, dove un musicista, alla fine di un concerto, si gettava fisicamente dentro a un timpano...». «Quando entriamo in studio l’obiettivo è sempre quello di uscirne alla fine con qualcosa di nuovo rispetto a quello che abbiamo sempre fatto. Chi si aspetta un nuovo “Wow” rimarrà deluso perche quello è un esperimento che appartiene al nostro passato. Ad ogni nostro disco capita che inizialmente il pubblico si divida, ma ci annoieremmo senza cambiare le cose». Nel corso degli anni, il trio “titolare” è stato affiancato nei concerti da altri musicisti. Attualmente, solo dal vivo, il quarto è Giuseppe Chiara (tastiere, chitarra e cori). Prima del concerto triestino, saranno il 28 marzo al Deposito di Pordenone.

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