sabato 31 dicembre 2016

L'INFORMATORE, JOHN GRISHAM

La corruzione, ai piccoli e ai grandi livelli, è uno dei mali apparentemente inestirpabili del nostro tempo. E ovviamente non si tratta di un problema solo italiano, alligna infatti sotto ogni latitudine. John Grisham ne ha fatto il fulcro del suo nuovo romanzo, intitolato “L’informatore” (nell’originale “The whistler”), edito in Italia da Mondadori (pagg. 332, euro 22).
Una giudice intasca mazzette con molti zeri da un’organizzazione mafiosa, proprietaria di un casinò costruito illegalmente su un terreno di proprietà dei nativi americani, gli indiani, insomma. In cambio della paghetta, la donna è abituata a chiudere un occhio sulle illegalità che l’organizzazione regolarmente pratica. E le sue sentenze finiscono sempre con l’avvantaggiare il gruppo criminale che la stipendia.
Ma c’è un avvocato radiato dall’albo che è tornato al lavoro sotto falso nome. Un giorno si presenta nello studio di un’investigatrice di una commissione deputata proprio a controllare la condotta dei giudici. Vuole infatti porre fine alla terribile teoria di corruzione e illegalità, condita quando occorre anche da omicidi, che dura da anni. Vuole farlo con l’aiuto di un informatore che sembra essere a conoscenza di parecchi particolari sulla vita privata della giudice. E visto che c’è, intende anche intascare il premio di legge, come previsto dallo stato della Florida. Ma la faccenda si rivelerà molto più pericolosa del previsto.
L’inventore del legal thriller, che ha costruito la sua fortuna letteraria anche attingendo agli anni ormai lontani trascorsi come avvocato nelle aule di tribunale, torna dunque alla carica con una di quelle storie cariche di adrenalina alle quali ci ha ormai abituati, sin dai tempi dell’esordio nel 1988 con “Il momento di uccidere”. Sono passati ventotto anni e anche il cinema ha pescato negli oltre trenta romanzi che ha scritto (compresi alcuni titoli per ragazzi), venduti in milioni di copie in tutto il mondo.
“L’informatore” s’iscrive nella miglior tradizione della casa. Assieme ai precedenti “I segreti di Gray Mountain” (2014) e “L’avvocato canaglia” (2015), il romanzo riporta Grisham ai livelli che conoscevamo. Niente di più facile che Hollywood stia già pensando a una trasposizione cinematografica.

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