lunedì 21 ottobre 2019

23-10 QUARTA PUNTATA RADIO RAI FVG “I SUONI DELLE RADICI”

Dal Nord Africa al Friuli Venezia Giulia. Mercoledì 16 ottobre alle 14.10 va in onda una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola. Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con Jacques Centonze e Said Habib. Il primo è nato a Cartagine, in Tunisia. Vive nel Friuli Venezia Giulia dal 1970, quando è arrivato per motivi di studio. Ha lavorato per molti anni all’Ogs, Istituto di Oceanografia e Geofisica. La sua passione è la musica, suona le percussioni, ha suonato in vari gruppi fra cui gli Ocho Rios. Said Habib è nato in Marocco, in una città fra Marrakech e Fes, vive nella nostra regione da oltre vent’anni, dopo una prima tappa italiana a Perugia, dove ha studiato all’università e ha imparato l’italiano. Dopo vari lavori attualmente collabora a una Microarea dell’Azienda Sanitaria. In programma musiche tunisine, marocchine e il brano “Cara Italia”, del milanese di origini tunisine Ghali. . Dalle antiche migrazioni a quelle contemporanee, il Friuli Venezia Giulia è sempre stato terra di incontri, di passaggi, di arrivi e partenze di genti diverse. Donne e uomini provenienti da “altri mondi” che a volte si sono fermati qui, altre hanno proseguito il loro viaggio sempre alla ricerca di un avvenire migliore. Per questo la nostra regione ha storicamente accolto al suo interno un’incredibile varietà etnica, culturale, religiosa: tante facce, tante anime, tanti colori destinati a mischiarsi all’interno di una grande contaminazione. Dall’antica rete viaria romana ai voli low cost, passando per strade grandi e piccole, per autostrade e sentieri di montagna, donne e uomini sono arrivati fra noi con le loro lingue, le usanze e le tradizioni retaggio di popoli lontani, che hanno contribuito e contribuiscono sempre al confronto, alla diffusione delle idee e del pensiero, alla crescita, a volte alla formazione di una coscienza comune. E poi c’è la musica, il vero esperanto, il ponte che unisce i popoli, l’idioma che permette di comunicare e comprendere anche a chi parla lingue diverse. Il nostro viaggio radiofonico parla di questo. Dando la parola a chi arriva da paesi lontani e si trova a vivere, da tanti anni o magari soltanto da pochi mesi, nel nostro Friuli Venezia Giulia. Ascolteremo le loro storie, le musiche dei loro paesi d’origine, ma anche le canzoni italiane che li hanno accolti al loro arrivo qui. E magari li hanno fatti sentire un po’ a casa propria.

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