giovedì 31 ottobre 2019

30-10-19 QUINTA PUNTATA “I SUONI DELLE RADICI”

Da Moldavia e Camerun al Friuli Venezia Giulia. DOMANI Mercoledì 30 ottobre alle 14.10 va in onda una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it). Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con Natalia Carapanja e Patrice Ekame. La prima è nata a Chisinau, la capitale della Moldavia, dove ha studiato economia e commercio, management e marketing. Dieci anni fa è arrivata nel Friuli Venezia Giulia, attualmente lavora in una cooperativa sociale di Trieste. Da qualche tempo l’hanno raggiunta i suoi genitori e ora afferma di “sentirsi a casa” qui da noi. Patrice Ekame è invece nato a Douala, capitale economica del Camerun. È in Italia da dieci anni, qui si è laureato in farmacia. Attualmente fa vari lavori, fra cui assistenza alle persone. Collabora in strutture di accoglienza agli immigrati. In programma musiche della Moldavia e del Camerun, fra cui “Soul makossa” di Manu Dibango. . Dalle antiche migrazioni a quelle contemporanee, il Friuli Venezia Giulia è sempre stato terra di incontri, di passaggi, di arrivi e partenze di genti diverse. Donne e uomini provenienti da “altri mondi” che a volte si sono fermati qui, altre hanno proseguito il loro viaggio sempre alla ricerca di un avvenire migliore. Per questo la nostra regione ha storicamente accolto al suo interno un’incredibile varietà etnica, culturale, religiosa: tante facce, tante anime, tanti colori destinati a mischiarsi all’interno di una grande contaminazione. Dall’antica rete viaria romana ai voli low cost, passando per strade grandi e piccole, per autostrade e sentieri di montagna, donne e uomini sono arrivati fra noi con le loro lingue, le usanze e le tradizioni retaggio di popoli lontani, che hanno contribuito e contribuiscono sempre al confronto, alla diffusione delle idee e del pensiero, alla crescita, a volte alla formazione di una coscienza comune. E poi c’è la musica, il vero esperanto, il ponte che unisce i popoli, l’idioma che permette di comunicare e comprendere anche a chi parla lingue diverse. Il nostro viaggio radiofonico parla di questo. Dando la parola a chi arriva da paesi lontani e si trova a vivere, da tanti anni o magari soltanto da pochi mesi, nel nostro Friuli Venezia Giulia. Ascolteremo le loro storie, le musiche dei loro paesi d’origine, ma anche le canzoni italiane che li hanno accolti al loro arrivo qui. E magari li hanno fatti sentire un po’ a casa propria.

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