giovedì 10 ottobre 2019

9-10-19 SECONDA PUNTATA “I SUONI DELLE RADICI”

Mercoledì 9 ottobre alle 14.10 puntata speciale - in diretta dal Villaggio Barcolana, sulle Rive triestine, pronte per la 51a edizione della grande regata di domenica 13 ottobre - de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola. Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue con i peruviani Hector Sommerkamp e Peter Diaz. Il primo vive nella nostra regione dal ‘71, si occupa di grandi mostre, presiede l’Associazione per la cooperazione Italo-peruviana ed è stato presidente della Consulta degli immigrati. Diaz vive qui da dieci anni, è archeologo di formazione, attualmente si occupa di mediazione culturale. Ospite del programma anche Jey Niang, una ragazza di ventidue anni, originaria della Mauritania, che vive a Gradisca e studia lingue e letterature straniere all’Università di Trieste. Appassionata di musica e danza, presenterà un brano del suo Paese d’origine. . . . Dalle antiche migrazioni a quelle contemporanee, il Friuli Venezia Giulia è sempre stato terra di incontri, di passaggi, di arrivi e partenze di genti diverse. Donne e uomini provenienti da “altri mondi” che a volte si sono fermati qui, altre hanno proseguito il loro viaggio sempre alla ricerca di un avvenire migliore. Per questo la nostra regione ha storicamente accolto al suo interno un’incredibile varietà etnica, culturale, religiosa: tante facce, tante anime, tanti colori destinati a mischiarsi all’interno di una grande contaminazione. Dall’antica rete viaria romana ai voli low cost, passando per strade grandi e piccole, per autostrade e sentieri di montagna, donne e uomini sono arrivati fra noi con le loro lingue, le usanze e le tradizioni retaggio di popoli lontani, che hanno contribuito e contribuiscono sempre al confronto, alla diffusione delle idee e del pensiero, alla crescita, a volte alla formazione di una coscienza comune. E poi c’è la musica, il vero esperanto, il ponte che unisce i popoli, l’idioma che permette di comunicare e comprendere anche a chi parla lingue diverse. Il nostro viaggio radiofonico parlerà di questo. Dando la parola a chi arriva da paesi lontani e si trova a vivere, da tanti anni o magari soltanto da pochi mesi, nel nostro Friuli Venezia Giulia. Ascolteremo le loro storie, le musiche dei loro paesi d’origine, ma anche le canzoni italiane che li hanno accolti al loro arrivo qui. E magari li hanno fatti sentire un po’ a casa propria.

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