sabato 20 settembre 2008

BARCOLANA FESTIVAL


L’estate è praticamente finita, ma quella musicale a Trieste ha bisogno ancora di un ultimo atto, prima di considerarsi davvero conclusa. Sì, perchè ormai da diversi anni la regata della Barcolana è una grande festa di mare e di popolo ma anche di musica, con le serate in piazza Unità che precedono la domenica della kermesse velica. Quest’anno le star del «3 Barcolana Festival» (il nome varia quasi ogni anno, a seconda degli sponsor della manifestazione...) sono Elio e le Storie Tese, Frankie Hi-Nrg Mc e Fabri Fibra. Con altri interessanti nomi di contorno, tutti racchiusi nelle serate di venerdì 10 e sabato 11 ottobre.

Si conferma dunque la scelta, portata avanti dagli organizzatori, che si affidano all’agenzia milanese «Piano B», di puntare su nomi molto amati soprattutto dai giovanissimi. È dunque un ricordo lontano l’esperimento di qualche anno fa, di proporre artisti vicini al gusto di un pubblico più adulto (esempio: l’edizione del 2004, con l’arzillo ottuagenario Nicola Arigliano, Enzo Jannacci, Lucio Dalla in versione jazz, la vocalist Rossana Casale...). E per problemi di budget si passa a due sole serate, dopo che per anni il festival ne aveva occupate tre. Anche se quella di giovedì, nelle ultime edizioni, era dedicata ai gruppi locali e non attirava grandi folle.

Ma veniamo allora al programma delle due serate del festival, che verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni. Venerdì 10 si parte con tre gruppi: gli Harddiskaunt, band ska proveniente dalla provincia di Varese, che ha debuttato nel ’97 con un album intitolato «Greatest Hits n.7»; i Carnicats, gruppo hip hop regionale formato da quattro ragazzi di Tolmezzo, poco più che ventenni, da poco usciti con il primo album; i Terza Sfera, gruppo di pop elettronico, con testi in inglese interpretati da una cantante originaria dello Sri Lanka.

Poi venerdì sera arrivano le star, entrambe nomi di spicco del nostro hip hop. Frankie hi-nrg mc, torinese di origini siciliane, classe ’69, vero nome Francesco Di Gesù, ha esordito nel ’91 col singolo «Fight da faida» e nel ’93 con l’album «Verba manent». È una delle voci più politicamente e socialmente impegnate del rap italiano, quest’anno è stato anche a Sanremo con «Rivoluzione». E soprattutto Fabri Fibra, all’anagrafe Fabrizio Tarducci, nato nel ’76 a Senigallia. Dopo anni di collaborazioni underground ha debuttato da solista nel 2002 con l’album «Turbe giovanili». Il singolo «Applausi per Fibra», due anni fa, è diventato un tormentone che ha travalicato anche i confini dell’universo hip hop italiano, diventando fenomeno anche mediatico.

Siamo a sabato. Apertura con Dj Lele Sacchi (fra i dj e discografici italiani più apprezzati anche all’estero), poi si va avanti con El Tres (quintetto piemontese che spazia fra blues, folk e rock’n’roll) e Micol Barsanti (cantautrice lanciata da Jovanotti, in luce con l’album «La chiave del sole»). Gran finale con la genialità dissacrante di Elio e le Storie Tese, protagonisti quest’anno a Sanremo con il Dopofestival, che non hanno davvero bisogno di presentazioni.

Fin qui il programma del festival. A chiusura del quale, sabato sera, attorno a mezzanotte, tornano a grande richiesta anche i fuochi d’artificio. «Da tre anni non li facevamo - spiega il patron Fulvio Molinari - ma molti ne hanno lamentato l’assenza. Abbiamo anche chiesto il permesso di fare musica almeno fino a mezzanotte. E speriamo vada tutto bene...». Non come l’anno scorso, quando i vigili hanno interrotto anzitempo l’esibizione dell’ultimo gruppo in programma, i Negrita. Con conseguente coda polemica.

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