lunedì 2 novembre 2009

SUNSPLASH LASCIA IL FVG


UDINE «Un altro mondo è possibile» era lo slogan della sedicesima edizione del Rototom Sunsplash, il più importante festival europeo di musica e cultura reggae, svoltosi dal 2 all’11 luglio scorso al Parco del Rivellino di Osoppo. Ebbene, quell’«altro mondo possibile», gli organizzatori della rassegna ma soprattutto le migliaia di partecipanti che ogni estate arrivavano qui da terre anche lontane, andranno a cercarlo altrove. Chi dice in un’altra regione italiana, chi addirittura a Barcellona.

L’annuncio ufficiale è arrivato ieri, in un’affollata conferenza stampa svoltasi al Visionario di Udine. Ma la (brutta) notizia era nell’aria già da tempo. Almeno dall’estate 2008, quando la nuova giunta regionale di centrodestra aveva annunciato di voler tagliare i finanziamenti alla manifestazione. Ufficialmente a causa dei tempi di crisi e di ristrettezze economiche, in realtà con l’obbiettivo di dare un segnale chiaro di discontinuità con il passato, nei confronti di un festival storicamente ”frequentato” da droghe e droghette leggere.

Ora è arrivata la denuncia all'autorità giudiziaria del presidente dell’associazione Rototom, Filippo Giunta, per il reato di agevolazione dell'uso di sostanze stupefacenti sulla base dell'articolo 79 della legge Fini-Giovanardi. Il rischio: da tre a dieci anni di reclusione. Per il sindaco di Osoppo c’è anche l’abuso di ufficio, solo per aver concesso l’uso dell’area di campeggio esterna al festival.

«Una accusa fragile e paradossale per questo festival - dicono gli interessati - che ha speso centinaia di migliaia di euro per garantire le migliori condizioni di sicurezza, in una collaborazione piena con le forze dell'ordine».

Secondo l'accusa il Sunsplash agevola l'uso di marijuana per il solo fatto di essere un festival reggae. Nelle motivazioni si legge infatti che «l'ideologia rastafariana prevede l'associazione tra la musica reggae e la mariuana». È chiaro, sottolineano gli organizzatori, che una simile interpretazione della legge potrebbe colpire chiunque organizzi anche solo una serata reggae.

Intanto, il 13 novembre parte da Udine la «campagna nazionale di libertà» indetta dal Rototom: musica, incontri e interventi con il titolo «Non processate Bob Marley». E il sindaco di Udine, Furio Honsell, dice: «Perdere il Sunsplash di Osoppo sarebbe per la nostra regione un impoverimento sul piano culturale ed etico prima di tutto. La cultura del Sunsplash promuove l'antirazzismo e l'anticoloniasmo attraverso dibattiti e forum di altissimo livello. Grazie al Rototom il Friuli Venezia Giulia è entrato in contatto con altre culture, aprendosi alla costruzione di una dimensione culturale planetaria che oggi è in gioco».

Nel frattempo, dopo quasi vent’anni, il Rototom Sunsplash lascia il Friuli Venezia Giulia nel quale è nato. E che molti giovani, in Europa e nel mondo, conoscevano anche - o solo - grazie a quel festival. Com’era quello slogan turistico? Ospiti di gente unica. Sì, ma evidentemente senza pericolose contaminazioni con altri mondi e altre culture.


 

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