venerdì 8 marzo 2013

la morte di ALVIN LEE, ex Ten Years After

È morto Alvin Lee, uno dei più importanti chitarristi della storia del rock. Aveva 68 anni. Non è riuscito a superare le complicazioni seguite a un recente intervento chirurgico. La notizia del lutto è stata data dalla compagna e dalle figlie, con poche righe pubblicate ieri sul suo sito. Nato a Nottingham nel dicembre del ’44, Alvin Lee era noto soprattutto per aver fondato ed esser stato una delle colonne dei Ten Years After. Con loro, nell’agosto del ’69, affrontò la marea umana di Woodstock. Il suo assolo nel brano “I’m going home” è rimasto uno dei momenti musicalmente più esaltanti della leggendaria “tre giorni di pace amore e musica”. Di quel brano i ragazzi offrirono per l’occasione una versione travolgente, nella quale fecero in tempo a citare due classici del rock’n’roll come “Blue suede shoes” e “Whole lotta shakin’ going on”. Nel ’73 il chitarrista lasciò una prima volta la band, per dedicarsi alla carriera solista. Ma poi riunì la sua strada con i vecchi compagni nell’89, pur senza abbandonare i lavori firmati con il suo nome e cognome. E da solista aveva realizzato in totale quattordici album, l’ultimo dei quali, «Still on the road to freedom», è uscito lo scorso anno. Alvin Lee aveva uno stile personalissimo, sempre in bilico fra rock e blues, e riconosceva come suoi maestri soltanto Chuck Berry e Scotty Moore, il chitarrista di Elvis Presley. Quasi mezzo secolo di carriera ne aveva fatto una sorta di “guitar hero” amato e rispettato anche dalle giovani generazioni che ai tempi di Woodstock non erano nemmeno nate.

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