venerdì 18 dicembre 2015

DIZIONARIO POP ROCK 2015

Le agognate cinque stelle agli album di Neil Young, Leonard Cohen e Bjork. Ma sul podio c’è spazio anche per i nuovi lavori di Jovanotti, Marco Mengoni e Max Pezzali, insigniti delle quattro stelle. E vanno segnalate importanti “new entry” come quelle di Benjamin Clementine, Sam Smith, Alt-J, Joe Barbieri. Persino di Cristina D'Avena, passata a sorpresa dalle canzoni per bambini al rock. Sono alcune delle novità del nuovo “Dizionario del pop-rock”, la monumentale opera di Enzo Gentile e Alberto Tonti, che hanno aggiornato con quanto visto e soprattutto sentito nel 2015 la versione digitale del loro lavoro edito da Zanichelli. Ma vediamo nel dettaglio almeno alcune di queste novità, partendo ovviamente dai vertici. Da segnalare innanzitutto che imperano ancora e comunque i “grandi vecchi”, visto e considerato che la più giovane sul gradino più alto del podio ha appena compiuto cinquant’anni (la cantante islandese li ha compiuti il 21 novembre), mentre gli altri due, entrambi canadesi, variano fra i settanta dell’ex socio di Crosby, Stills e Nash e addirittura gli ottantuno del poeta, scrittore e cantautore di “Hallelujah”. L’album di Neil Young s’intitola “The Monsanto years”, nel libro viene definito «instancabile, ispiratissimo, idealista, per i suoi settant'anni si regala (e concede) un disco tra i migliori di una carriera superba anche nel misurare quantità e qualità». “Popular problems” è invece il disco di Leonard Cohen, per gli autori del dizionario «una perfetta esemplificazione di come vada trattata la fragile materia della musica popolare». E siamo a Bjork. Il suo “Vulnicura” - secondo gli autori - è «il disco più sentito, personale, drammatico dell'artista islandese ripercorre la lenta rottura della relazione col regista Matthew Barney. “A complete heartbreak album”, lo definisce la cantante che non s'è mai mostrata tanto vulnerabile». In Italia c’è Jovanotti, con il suo “Ora”: «Tante canzoni, trenta in tutto, forse troppe. Ma nessuna poteva essere esclusa, perché l'artista è strabordante di idee per natura e sfugge a limiti e confini». Ottimo risultato comunque anche per le “Parole in circolo” di Marco Mengoni e “Astronave Max” di Pezzali. La versione cartacea del dizionario analizza la produzione di oltre duemilatrecento artisti o gruppi, per un totale di circa 35mila album, proposti in ordine cronologico, usciti dagli anni Cinquanta fino a oggi. Nella versione digitale ora disponibile sono stati aggiunti cinquanta artisti (fra cui Sergio Mendes) e ottocento nuovi album. Si spazia dal pop al rock, dal blues al country, dal rap al punk, dal soul al rhythm’n’blues, dal folk alla musica etnica, dal reggae allo ska... Per ogni nome viene fornita una nota biografica, mentre i dischi sono completi di casa discografica, anno di pubblicazione e valutazione (da una a cinque stelle).

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