domenica 24 gennaio 2016

SKUNK ANANSIE, anarchytecture

SKUNK ANANSIE “ANARCHYTECTURE” (Carosello Records) Oscuri e rabbiosi anche dopo vent’anni, gli Skunk Anansie tornano con il loro sesto album, resoconto rock di un anno frenetico, come ha spiegato la cantante Skin, reduce dal successo televisivo di “X Factor”. Nel disco, un filo rosso politico («Con quello che succede nel mondo, non ci mettiamo certo a fare musica per ballare...») convive con contaminazioni techno che si sentono nel singolo “Love someone else”: «Vogliamo essere rivelanti nel presente», ha detto Skin, che è anche nuova testimonial dell’abbigliamento Sisley. “Death to the lovers”, una ballad in pieno stile Skunk Anansie, è il secondo singolo tratto dall’album. La copertina è stata realizzata dall’artista italiano No Curves. Il titolo dell’album per Skin indica «il confine inquieto tra struttura e caos, tra costrizione e libertà». Eppure, «non è un album di rottura. Ho giurato che non ne avrei mai più scritti...», dice l’artista. Piuttosto il residuo emotivo che una serie di “esplosioni” avvenute durante il 2015 nella sua vita privata ha lasciato ai versi, molti dei quali nati in studio. Unico concerto in Italia, il 17 febbraio a Milano, all’Alcatraz

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