giovedì 25 agosto 2005

TRIESTE Quest’anno Trieste ricorda Lucio Battisti con quasi un mese

d’anticipo sulla data dell’anniversario della morte. Sabato alle 21, in

piazza Unità, saranno ancora una volta i Dik Dik a proporre un

concerto-tributo in ricordo del cantante e autore morto il 9 settembre del

’98.

Gruppo storico degli anni Sessanta, i Dik Dik sono ormai da anni un trio

(Pietro «Pietruccio» Montalbetti, Erminio «Pepe» Salvaderi, Giancarlo

«Lallo» Sbriziolo) e portano avanti tuttora un’intensa attività

concertistica. Basti pensare che dopo il concerto triestino di sabato,

saranno domenica a Subiaco (Roma), lunedì e martedì in due centri in

provincia di Bari, mercoledì 17 di nuovo nella nostra regione, all’Arena

Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, e proseguiranno fino a settembre così, di

sera in sera, in giro per la penisola.

Dei vari gruppi e artisti che hanno legato il proprio nome a Battisti, i Dik

Dik sono forse - con la Formula 3 - quelli che hanno maggior titolo a

proporre un ricordo dell’artista scomparso. Non foss’altro perchè le loro

carriere sono cominciate praticamente assieme, e il loro sodalizio è durato

ben sette anni, durante i quali molti successi discografici del gruppo

(«Sognando la California», «Il mondo è con noi», «Guardo te e vedo mio

figlio», «Il vento», «Vendo casa», «Dolce di giorno», «Se io fossi un

falegname», «Io mi fermo qui», «Il primo giorno di primavera», «Senza

luce»...) portavano la firma Mogol-Battisti o quella del solo Mogol, assieme

agli autori del brano originale, nel caso delle cover.

Nonostante questa storia comune, da qualche tempo i Dik Dik vengono

«ostacolati» dalla vedova di Battisti, Grazia Letizia Veronese. Tempo fa

quest’ultima li ha costretti per via legale a cambiare il titolo di un loro

spettacolo, che originariamente s’intitolava «Da Lucio a Battisti», in «Quel

gran genio del mio amico». Più recentemente la signora ha impedito loro,

sempre per via legale, di inserire il brano «Vendo casa» nel loro nuovo cd.

«È incredibile - dice Pietruccio Montalbetti - che noi non si possa inserire

nel disco nè il testo né l’esecuzione dal vivo di una canzone che cantiamo

da 35 anni e che fra l’altro Mogol e Battisti hanno scritto apposta per

noi...».

Fin qui la polemica. Che certo non troverà spazio nel ricordo che i Dik Dik

e tanti altri cantanti proporranno nell’anniversario della scomparsa del

grande Battisti. Fra le varie iniziative, da segnalare quella organizzata

per sabato 10 settembre a mezzogiorno. S’intitola «BandaBattisti». Sette

anni e un giorno dopo la morte dell’artista che ha segnato la canzone e il

costume italiani dagli anni Sessanta in poi, tante bande musicali suoneranno

in vari paesi e città - «perfettamente sincronizzati» - un classico come «La

canzone del sole».

L’invito a partecipare è stato inviato dagli organizzatori a 8200 comuni.

Pare che finora abbiano risposto in 2500, e quasi duecento gruppi e bande

musicali abbiano aderito. A Poggio Bustone, il paese in provincia di Rieti

dove è nato Battisti, e dove una banda non l’avevano, l’hanno messa assieme

per l’occasione...

 

Nessun commento:

Posta un commento