giovedì 12 aprile 2012

DISCHI: PINO DANIELE e Janis Joplin

Ha mollato la multinazionale per cui incideva da tanto tempo perchè, dopo “Electric Jam” del 2009, voleva pubblicare anche “Acoustic Jam”, a mo’ di completamento del discorso. Ma i grandi cervelloni della nostra discografia non gliel’hanno permesso. Allora, forte di una storia musicale e discografica ultratrentennale che non ha bisogno di essere ricordata, l’ex scugnizzo dei vicoli napoletani ha preso e se n’è andato.
“La grande madre” esce dunque per la sua etichetta Blue Drag (nome ispirato a un brano di Django Reinhardt degli anni Trenta), e la scelta dell’indipendenza, alla sua età (è nato nel ’55) e in questi tempi internettiani, sembra essere definitiva.
«La strada indipendente è bella per chi se la può permettere - racconta l’artista - ed è un’alternativa valida per riuscire a confezionare dei prodotti artistici senza dover rendere conto ad addetti ai lavori che magari arrivano dal ramo commerciale. Volevo realizzare un prodotto che, da appassionato di blues e rock, non trovo più in giro».
Il disco parla infatti la lingua del Mediterraneo e di tutti i Sud del mondo, suoni risciacquati in buone dosi di blues e funky, rock e canzone, come nella miglior tradizione del nostro grande “nero a metà” (anche se il vero “nero a metà”, nella Napoli degli anni Settanta, era James Senese, madre napoletana e padre soldato americano di colore...).
Undici brani inediti, da “Melodramma” scelto per la promozione radiofonica alla delicata “Due scarpe”, da “Coffee time” alla strumentale “The lady of my heart”, fino a “Searching for the water of life”, dedicato all’associazione internazionale Save The Children e a sostegno della campagna “Every on” (testo di Kathleen Hagen).
“Wonderful tonight” è la godibile cover - anche in italiano - di un brano firmato in origine da Eric Clapton, ripreso dopo il concerto che i due hanno tenuto assieme l’estate scorsa a Cava dei Tirreni e prima del bis che hanno concesso più recentemente a Chicago. Ma fra gli ospiti ci sono anche Steve Gadd alla batteria, Chris Stainton al pianoforte, Mel Collins ai fiati...
“O frà” segna il ritorno alla cosiddetta “parlesia”, ovvero la versione riveduta e corretta della splendida lingua napoletana che Pino Daniele mischia da oltre trent’anni all’italiano e all’inglese.
Il tour, partito tre settimane fa da Cesena, porterà Pino Daniele in giro per l’Italia (tappa a noi più vicina: 21 aprile al Gran Teatro Geox di Padova) ma anche all’estero, con puntate all’Apollo Theatre di New York, a Boston e Washington nel mese di giugno. Con lui, sul palco, una superband internazionale formata da Omar Hakim (batteria), Rachel Z (piano), Gianluca Podio (tastiere) e Solomon Dorsey (basso).
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JANIS JOPLIN
    “THE PEARLS SESSIONS”
(2 cd, Sony)
 “Pearl” uscì tre mesi dopo la morte di Janis, il 4 ottobre 1970. E balzò subito in testa alle classifiche di vendita, contribuendo a renderne immortale il mito. Ora ritorna in una nuova e curatissima edizione in doppio cd, che permetterà anche ai più giovani di conoscere meglio una delle più grandi voci del rock. Riascoltiamo, anche in versione originale, autentiche perle come “Me and Bobby McGee” (primo singolo estratto dall’album, all’epoca), “Cry baby”, “Get it while you can”, “Mercedes Benz”, “Trust me e my baby”... Completano il pacchetto una manciata di inediti e frammenti audio dietro le quinte che rivelano una Janis “privata”, che scherza in studio con il produttore Paul Rothchild e i compagni della Full Tilt Boogie, oltre a lavorare su quello che sarebbe diventato una pietra miliare della sua carriera. Janis Joplin fu la prima rockstar donna. Che prima di morire disse in un’intervista: «Sono stanca e stufa del nome Janis: chiamatemi Pearl».
 

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