venerdì 16 luglio 2010

CLANNAD
E siamo finalmente alla serata dell’abbondanza, della possibilità di scegliere fra almeno due proposte musicali di alto livello. Nella stessa città, nella stessa sera, a un paio di chilometri (scarsi?) di distanza l’una dall’altra. Non torniamo ovviamente sulle perplessità e i dubbi sollevati da questa infelice concomitanza, e tentiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Per chi non ama le belle canzoni di Elisa (ne parliamo qui a sinistra) e preferisce invece la musica irlandese, stasera alle 21 al Rossetti, come appendice della decima edizione del festival di musica celtica Triskell, sono di scena i Clannad. Per quello che è presentato dagli organizzatori come «l’unico concerto a livello mondiale del 2010». Di più: la band si sarebbe riunita dopo dieci anni solo in occasione del decennale del festival triestino.
Originari di Gweedore, cittadina nel Donegal, contea irlandese, i Clannad nascono attorno al 1970 su ”base familiare”. I tre fratelli Maire, Ciaran e Pol Brennan cominciano a suonare con gli zii Padraig e Noel Duggan nella taverna che questi ultimi avevano acquistato assieme ai loro genitori. Il nome nasce dalla contrazione del gaelico ”an clann as Dobhar”, ossia “la famiglia originaria di Dore”. Solo successivamente si unirà al gruppo anche una quarta sorella, Eithne Brennan, che poi diventerà con il nome di Enya una solista di successo nota in mezzo mondo.
Gli inizi sono ovviamente folk, ma bastano per ottenere una certa notorietà in patria. Nel 1970 il gruppo si presenta al prestigioso festival folk di Letterkenny dove, con grande sorpresa soprattutto da parte loro, arrivano primi. Il premio del festival consisteva nella possibilità di incidere un disco e così, nel ’73, esce il loro primo album dal titolo “Clannad”.
Il folk delle origini viene poi contaminato dal pop, e ciò permette al gruppo di arrivare a un pubblico più vasto. Il loro album ”Magical ring”, dell’83, pur essendo cantato in gaelico, entra nelle classifiche di vendita e vi rimane per ben sei mesi. La svolta arriva quando la Bbc affida loro la colonna sonora per una serie di telefilm su Robin Hood, intitolata ”Robin of Sherwood” (il disco è ”Legend”, dell’84), ma soprattutto con la pubblicazione nell’85 dell’album ”Macalla”, che comprende il brano ”In a lifetime”, interpretato da Maire Brennan assieme a Bono. Del duetto, diventato con gli anni un classico, esiste anche un efficace videoclip. In questo disco i Clannad, pur non abbandonando l’impostazione folk, mischiano anche gli strumenti tradizionali a quelli della musica pop.
Dopo altri dischi e altre colonne sonore (in quella del film "L'ultimo dei mohicani", del ’92, è presente un loro canzone dal titolo "I will find you"), le strade delle famiglie Brennan e Duggan per un po’ si dividono. Enya è l’unica che diventa una star da solista, ma anche Pol Brennan incide degli album per la Real Words di Peter Gabriel e la stessa Maire Brennan realizza diversi dischi da sola.
Recentemente, dopo la pubblicazione nel 2005 del disco ”Live in concert”, i Clannad sembrano aver recuperato la voglia di suonare assieme, tornando nel contempo alle origini folk. Il concerto di stasera al Rossetti dovrebbe esserne una conferma.

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