sabato 1 gennaio 2011

NOVITA' 2011, DISCO DEI GORILLAZ SU IPAD...

Rupert Murdoch sta per lanciare negli Stati Uniti il Daily, primo quotidiano progettato solo e su misura per l’Ipad. Dopo aver capito che non ha senso continuare a (tentare di) adattare giornali pensati per essere stampati su carta ai nuovi strumenti di comunicazione mobile, ma anche dopo aver saputo che alla fine del 2011 saranno stati venduti quaranta milioni di esemplari della magica tavoletta Apple, l’uomo ha capito che la nuova sfida da lanciare è questa.

Su un binario parallelo, e visto che l’industria discografica (in crisi nera) non vuol essere da meno rispetto a quella dell’editoria (in crisi altrettanto nera), ecco che arriva anche il primo album composto, suonato e registrato solo per l’Ipad: si tratta di ”The fall”, il nuovo disco dei Gorillaz di Damon Albarn.

Pare infatti che l’eclettico musicista - già leader dei Blur - non si muova senza la fidata ”tablet”: la usa per registrare suoni, prendere appunti, fissare nella memoria nuovi riff e nuove scansioni ritmiche. E il prossimo disco - il quarto dei Gorillaz - è una sorta di diario di viaggio nato nel corso dell’ultimo tour. Sarà in vendita fra qualche settimana, ma gli iscritti al fan club possono già ascoltarlo in streaming sul sito della band.

Che il futuro sia anche questo è fuor di discussione. Con le multinazionali discografiche in lotta per adattarsi all’era digitale. Combattere la pirateria, i download gratuiti è dura. Credi di aver piantato un paletto ed ecco che ti sbuca fuori un nuovo sistema inventato da un ventenne in un garage di Palo Alto o in una cantina di Bangalore che ti ricaccia in crisi.

Sì, perchè qui non ci si può distrarre un attimo ed ecco che il mondo - della musica, ma non solo: a differenza del sistema Italia, per gran parte ancorato a un passato che se non svoltiamo rapidamente ci porta tutti a fondo... - il mondo, si diceva, è già schizzato a velocità folle verso qualche altra direzione, magari a bordo di nuove piccole astronavi che quasi sempre stanno nella tasca della giacca o nello zainetto.

La musica, allora. Consumi sempre più frantumati. Internet ha portato alle estreme conseguenze la parcellizzazione già avviata delle produzioni e degli ascolti. Ogni gruppo, ogni tribù ha la sua musica, il suo disco, il suo tour. Resistono alcuni grandi vecchi, i dinosauri sulla scena da decenni, che ormai guadagnano più con le tournèe e i diritti d’autore che non con le royalty discografiche. Fra i cosiddetti giovani, fra i nuovi artisti e gruppi, molti si arrabattano. Pochi i lampi di genio. E a volte, nel mare magnum delle nuove uscite, è difficile anche scoprirli.

In Italia l’anno ch’è finito ha confermato presenze di qualità come i toscani Baustelle e il modenese Vasco Brondi, alias Le luci della centrale elettrica. I primi coniugano suggestioni mistiche, citazioni colte e cinico disincanto; il secondo è il miglior interprete della precarietà sociale e sentimentale imperante. Il resto è noia.

Il 2011 preannuncia il nuovo Vasco Rossi (a primavera, con tour a giugno), ma anche i nuovi album di Jovanotti (”Ora”, 25 gennaio), Subsonica, Tiziano Ferro, delle neomamme Gianna Nannini (”Io e te”, 11 gennaio; tour dal 29 aprile, prima tappa Milano) e Giorgia. E ancora Quintorigo (”English garden”, 25 gennaio), Vinicio Capossela, Caparezza...

Dall’universo mondo - dopo un anno dominato dall’insostenibile leggerezza di Lady Gaga e dal business postumo su Michael Jackson - arrivano le nuove produzioni discografiche di Radiohead e Amy Winehouse, Rem (”Collapse into now”, 8 marzo) e Coldplay, Nelly Furtado e Muse (registrano a primavera, disco dopo l’estate), Britney Spears e Duran Duran (”All you need is now”, a febbraio), Marilyn Manson e Mary J. Blige, Foo Fighters (ad aprile, con tour a seguire) e Kiss, Avril Lavrigne (”Goodbye lullaby”, 8 marzo) e ancora lei, l’italoamericana Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga, la nuova star planetaria per menti semplici.

Tornano con un album anche gli U2, dopo i problemi causati dall'incidente alla schiena di Bono. Il nuovo disco potrebbe intitolarsi ”Songs of Ascent”, è atteso in questi primi mesi dell’anno, comunque prima della prossima tappa del tour americano prevista per maggio. Almeno tre brani del nuovo disco sono già stati suonati dal vivo anche nelle recenti tappe italiane del loro tour. Quando Bono rivelò che la band ha una trentina di brani inediti già pronti.

Spifferi di tournèe. L’evento annunciato profuma ancora una volta di passato: Roger Waters, mente dei Pink Floyd, porta anche in Italia lo spettacolo ”The wall”, nel trentennale dell’album. Doveva fare due date a Milano, sarà ”costretto” a farne sei, dall’1 al 7 aprile, al Forum (e tornerà in Italia anche d’estate). Il 4 marzo i Gogol Bordello presentano a Roma il nuovo disco ”Trans-Continental Hustle”. E sempre il 4 marzo, e sempre a Roma, parte il nuovo tour di Elisa Toffoli da Monfalcone: concerti previsti a Milano, Bologna, Torino, Napoli, Catania ma anche Trieste.

A proposito di casa nostra. Il 17 luglio allo Stadio Friuli di Udine unica data italiana del tour mondiale dei Bon Jovi. Mentre il 2 luglio i triestini potranno celebrare i dodici anni dell’annullamento del concerto di Elton John in piazza Unità (estate ’99, all’epoca fu previsto persino un annullo filatelico...), andando tutti in gita fuoriporta allo stadio di Isola d’Istria. Sì, perchè il neo-papà (per la gioia del gossip ha appena avuto un figlio assieme al marito David Furnish...) ha scelto la Slovenia come tappa nel Nordest del nuovo tour. Dicono che da quelle parti, cioè dietro l’angolo, le cose funzionino meglio.

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