lunedì 15 ottobre 2012

MAGICAL MYSTERY TOUR, BEATLES, mart 16 anche a TS

Arriva solo oggi anche a Trieste (The Space alle Torri, in Friuli a Pradamano, Udine) il leggendario “Magical mystery tour” dei Beatles. Il film è stato restaurato e ristampato in dvd, e ora viene proposto nei cinema, in occasione dei cinquant’anni di “Love me do”, il primo 45 giri dei “fab four”. Il cinema è stato parte importante nell’epopea del gruppo di Liverpool. “A hard day’s night” e “Help!” (rispettivamente del ’64 e del ’65), entrambi firmati da Richard Lester, furono i loro primi due film, realizzati soprattutto per sfruttare la notorietà dei quattro, ma comunque passati alla storia del cinema musicale. “Magical mystery tour” fu una cosa diversa. Diretto dagli stessi Beatles, pensato inizialmente per la televisione, andò in onda la prima volta, sul primo canale della Bbc, in bianco e nero (anche se era stato girato a colori), il giorno di Santo Stefano del ’67, in prima serata. Ascolti deludenti, critiche negative da parte di chi si aspettava qualcosa di più simile ai primi due film. A differenza di “Yellow submarine”, diretto da George Dunning per la parte d’animazione e da Dennis Abey, uscito nel ’68 e premiato da un grande successo. “Let it be”, documentario diretto da Michael Lindsay-Hogg nel ’69 e distribuito nel ’70, fu l’epitaffio cinematografico, la cronaca dell’ultimo concerto. Ma col passare degli anni anche “Magical mystery tour” è stato rivalutato, diventando una sorta di cult. Il film segue i quattro, con loro amici e familiari, in una gita in pullman al mare. Nella versione restaurata sono compresi nuovi filmati e interviste con Paul McCartney e Ringo Starr, oltre che con il cast (Ivor Cutler, Victor Spinetti, Jessie Robins, Nat Jackley, Derek Royle, la Bonzo Dog Doo-Dah Band...) e la troupe coinvolta nel film. Basato su un racconto libero e improvvisato, secondo lo spirito sperimentale del tempo, il film dura 53 minuti ed è intriso di ironia. L’idea pare fosse venuta a McCartney, al fine di presentare sei nuove canzoni: la “Magical mystery tour” del titolo, “The fool on the hill”, “Flying”, “I am the walrus”, “Blue jay way” e “Your mother should know”. Siamo nel settembre del ’67, in piena “Beatlemania”, e non si è ancora spenta l’eco dello straordinario successo di “Sgt. Pepper”. I nostri eroi caricano su un pullman una troupe cinematografica, amici e familiari e cast, e lasciano Londra per dirigersi sulla A30, verso sud-ovest, in Cornovaglia. Il film, come si diceva, all’epoca non ebbe successo. Le musiche furono prontamente pubblicate, ma la pellicola non venne trasmessa negli Stati Uniti ed ebbe una distribuzione limitata anche in Europa. Il recente restauro è stato voluto dalla Apple Films, con la supervisione di Paul Rutan jr. dell’Eque Inc., la stessa società che ha curato anche il restauro di “Yellow submarine”. Anche la colonna sonora è stata “ripulita” negli Abbey Road Studios da Giles Martin e Sam Okell. Il film, che viene proposto in versione sottotitolata in italiano, apre una “tre giorni rock” del circuito The Space: domani tocca a “Led Zeppelin: Celebration Day” e il 22 arriva “Pearl Jam Twenty”.

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