martedì 16 ottobre 2012

TEHO TEARDO nuovo spettacolo anteprima a roma

È famoso soprattutto per le colonne sonore di film come “Il divo” di Paolo Sorrentino e “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli. Ma lui, il pordenonese Teho Teardo, è anche una delle punte di diamante della ricerca sonora di casa nostra. E stasera presenta in anteprima a Roma, all’Auditorium del Parco della musica, il suo spettacolo “Music for wilder mann”. Si tratta di un’opera musicale ispirata al lavoro del fotografo francese Charles Fréger “Wilder mann”, che nel 2013 verrà presentata anche alla Biennale di Parigi. Tutto nasce dalla ricerca musicale e fotografica sulla figura del “Wilder mann”, l’uomo selvaggio. «Una necessità - si legge nella nota della produzione - che scava nelle nostre più profonde aspirazioni e palpitazioni, uomini che anelano al vero, al primitivo; a istinti arcaici forse mai del tutto assopiti, nonostante la pigra era moderna della tecnologia». Il fotografo francese nella sua ricerca ha ritratto uomini che indossano costumi di pelli animali, trasformandosi così in orsi, cinghiali, mostri e diavoli. Esseri che sbalordiscono, che terrorizzano chi li incontra. E le stesse fotografie (contenute nel libro “Wilder mann o la figura dell’uomo selvaggio”, Peliti Associati) rappresentano qualcosa di remoto, di ancestrale, lontano dal nostro tempo ma pur sempre riconoscibile. Con l’effetto ultimo di turbare chi le osserva. A questo punto entra in campo l’apporto del compositore pordenonese, che con le sue musiche dalla forte componente elettronica accompagnano le immagini di Fréger, che sembrano arrivare da luoghi ed epoche a noi sconosciuti. «Il nostro presente elettronico - si legge ancora nelle note -, che determina anche la musica, necessita di trovare punti di contatto con quanto è stato prima di noi, senza nostalgia, senza retorica; sarà proprio la capacità evocativa della musica che riuscirà a manifestare presenze inquietanti nel nostro torpore contemporaneo». Dal vivo, stasera a Roma, Teardo - che suona la chitarra e sovraintende alla componente elettronica della performance - sarà accompagnato da Martina Bertoni al violoncello. Tecnologie avanzatissime e strumenti tradizionali assieme, insomma, mentre le immagini di Fréger verranno proiettate su un grande schermo. L’artista (vero nome Mauro Teardo, nato a Pordenone nel ’66) è attualmente impegnato tra Roma e Berlino nella registrazione di un album assieme a Blixa Bargeld, leader degli Einstürzende Neubauten. Una carriera, la sua, cominciata negli anni Ottanta nell’ambiente artisticamente molto fertile della città friulana. Prima la pubblicazione di album su cassetta di ispirazione avanguardistica, in bilico fra “suoni colti e distorsioni effettistiche”. Poi, negli anni Novanta, l’esperienza con il gruppo Meathead: vari album e altrettante collaborazioni con artisti e gruppi della stessa scena. Ma la svolta arriva col nuovo millennio. Teardo comincia infatti a dedicarsi alla composizione di colonne sonore per il cinema e per la televisione. Arrivano così le musiche per film come “Il divo” (per le quali nel 2009 vince il David di Donatello e il Premio Ennio Morricone al Bif&st di Bari), “Il gioiellino”, “L’amico di famiglia” (Nastro d’argento e candidatura per il David), “La ragazza del lago” (altra candidatura per il David), “Denti”, “Diaz”, “Lavorare con lentezza (altro Nastro d’argento), ma anche per il documentario di Vicari “La nave dolce”. Ora questa nuova avventura, che coniuga ricerca musicale e iconografica, a dimostrazione della grande curiosità del compositore nei confronti di tutte le forme d’arte.

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