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domenica 10 novembre 2013
BOB DYLAN ven 8 a padova
Tre concerti nello scorso fine settimana a Milano, al Teatro degli Arcimboldi. Poi due serate a Roma, all’Atlantico Live. E stasera alle 21, unica tappa nel Triveneto, al Gran Teatro Geox di Padova. Poi Bruxelles, Parigi, Lussemburgo, Glasgow, Londra... Della serie: Bob Dylan (settantadue anni il 24 maggio scorso) non molla un colpo.
Il suo “Never ending tour” (nome coniato dal giornalista Adrian Deevoy in un’intervista al magazine “Q” del dicembre ’89) va avanti, con poche pause, giusto per tirare il fiato, dal 7 giugno 1988. È dunque un quarto di secolo, che Robert Allen Zimmerman - il suo nome alla nascita - gira il mondo, suona anche in città piccole, giocando a stravolgere i suoi classici fino a renderli a volte quasi irriconoscibili all’ascoltatore meno esperto.
Potrebbe attendere il Premio Nobel - che prima o poi, speriamo, arriverà - godendo dei frutti di una carriera più unica che rara, mezzo secolo sempre ai vertici, una delle figure più importanti della cultura e della musica del Novecento. Potrebbe fare un disco ogni tanto, qualche concerto ogni tanto, invece sembra ancora mosso dall’urgenza di andare, fare, suonare e cantare. Come quando aveva vent’anni, nei localini del Greenwich Village.
Nei concerti di Milano e Roma, con una band di cinque elementi (due chitarre, basso, batteria e chitarra “slide”), il menestrello di Duluth ha proposto al pubblico una scaletta molto simile a quella delle tappe precedenti del tour, che aveva già toccato l’Italia quest’estate.
Una curiosità: in questi concerti l’artista si alterna tra microfono a centro palco e pianoforte, “snobbando” la chitarra. In scaletta, molto spazio agli ultimi dischi pubblicati, a cominciare dagli album “Tempest” - con le sue “I pay in blood” e “Dusquesne whistle” -, “Time out of mind” e l’inarrivabile “Modern times”. Dal passato più o meno remoto, oltre a “Desolation row” (stava in “Highway 61 revisited”) e “She belongs to me” (da “Bringing it all back home”), entrambe del ’65, arrivano anche perle come “Tangled up in blue” e “Simple twist of fate”.
Info www.zedlive.com - www.dalessandroegalli.com
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