venerdì 27 marzo 2009

AMERICA A PN


Gli America tornano in regione, domani alle 21 al palasport di Pordenone. Ed è come tornare indietro di un quarto di secolo, al debutto regionale al Parco Galvani proprio di Pordenone, nei primi anni Ottanta, del duo country-rock che ha segnato la musica di almeno un paio di decenni. E che poi è tornato in regione anche nel ’94, a Udine, per Folkest.

Gerry Beckley e Dewey Bunnell erano due ragazzoni nel ’71, quando uscì il loro primo album, intitolato semplicemente ”America”. All’inizio per la verità erano in tre: c’era infatti anche Dan Peek. Chitarre e voci, suoni country e rock e anche folk, in perfetto stile West Coast. Che aveva fra i suoi maggiori protagonisti Crosky Stills Nash & Young.

La prima versione dell'album non conteneva il brano "A horse with no name", loro primo vero successo, registrato ai Morgan Studios di Londra e incluso nella seconda ristampa, pubblicata nel ’72. Il successo fu immediato e planetario.

Gerry, Dewey e Dan si conoscono a scuola, a Londra, sul finire degli anni Sessanta, tutti e tre figli di ufficiali della marina americana. Nel ’70 formano con un amico un quartetto folk-rock acustico, i Daze. L’amico se ne va, loro cambiano nome in America, ottengono un contratto discografico e registrano il loro album di debutto nella capitale inglese.

Come si diceva "A horse with no name" esce dopo, come singolo, ed entra al terzo posto della classica inglese. Forti del loro successo in Inghilterra, i tre tornano negli Stati Uniti, dove fanno da supporter agli Everly Brothers. "I need you" diventa un altro grande successo, cui segue "Ventura highway", realizzato in collaborazione di Neil Young. Pezzi che scalano le classifiche e nel ’73 fanno vincere agli America il Grammy come miglior nuovo artista dell’anno.

Gli album successivi (”Hat trick”, ”Holiday” con il produttore George Martin, ”Hearts”, l’antologia ”History”...) consolidano il successo del trio. Che di lì a poco diventa un duo - sempre accompagnato da validi musicisti, in sala di registrazione e dal vivo - con l’uscita di Dan Peek dal gruppo. ”Silent letter”, prodotto ancora da George Martin, esce nel ’79.

Tre anni dopo "You can do magic" è di nuovo un successo di classifica. Nei tanti anni che sono passati, il gruppo ha proseguito la sua attività, soprattutto dal vivo. Nel 2007 è uscito il doppio ”Here & Now”, sedicesimo album in studio, con la collaborazione fra gli altri di Ryan Adams e Nada Surf. Ma anche di giovani come i co-produttori James Iha (ex Smashing Pumpkins) e Adam Schlesinger (dei Fountains of Wayne).

«Una delle maggiori attrattive per Adam e James - dice Gerry Beckley - è stato il loro amore per il sound degli America. Abbiamo consapevolmente cercato di mantenerlo come punto focale. Non cerchiamo di tornare indietro o di auto-emularci, ma gli ingredienti iniziali ci sono sempre rimasti familiari. E sono l'abbondare di sound acustici, molta armonia vocale, interessanti melodie e testi».

Ancora Beckley: «Ogni album negli anni ha avuto canzoni forti che ora sembra siano passate di moda. Delle canzoni che ho scritto, mi piacciono ancora ”Nothing's so far away”, ”Hot town”, ”Sleeper train”, ”Seasons”... Ma alcune di queste sono troppo difficili da proporre dal vivo».

Lo spettacolo che arriva domani sera a Pordenone fa parte del tour europeo appena cominciato da Londra, e propone i vecchi classici e le nuove canzoni.</CF> Sul palco, con Gerry Beckley (voce, chitarra e tastiere) e Dewey Bunnell (voce e chitarra), anche William Leacox (batteria), Michael Woods (chitarra e tastiere) e Richard Campbell (basso).

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