domenica 8 marzo 2009

TALENT SHOW


Marco Carta che vince l’ultimo Festival di Sanremo grazie alla ricca dote formata da migliaia di giovanissimi e fedelissimi fan che l’avevano già televotato ad ”Amici”, il talent show condotto da Maria De Filippi da lui vinto lo scorso anno.

Giusy Ferreri che, dopo essere arrivata seconda lo scorso anno a ”X Factor”, ed esser stata la rivelazione canora del 2008, ora parte per il suo primo tour (debutto giovedì 12 marzo al New Age Club di Roncade, Treviso, venerdì 13 si esibirà al Deposito Giordani di Pordenone). Mentre il suo album ”Gaetana”, che finora ha venduto 350 mila copie in Italia, adesso punta alla conquista del mercato straniero: la versione spagnola verrà infatti pubblicata in Spagna e America Latina, ma anche in Germania, Olanda e Svezia.

Aggiungiamo, tornando a Sanremo, che una delle migliori Nuove Proposte era sicuramente Karima (mamma livornese, babbo algerino), scortata nella serata dei ”padrini” nientemeno che da Burt Bacharach al pianoforte e dalla gran voce di Mario Biondi, uscita anche lei dalla fucina di ”Amici”.

E che l’album dei partecipanti di quest’anno al programma della De Filippi, intitolato ”Scialla”, è da settimane ai vertici delle hit parade. E ancora che i due ”talent show” in questione - ”X Factor” su Raidue, ”Amici” su Canale 5 - sono ormai degli appuntamenti fissi per gli amanti giovani e meno giovani della musica.

Risultato: oggi la musica in televisione - rapporto da tanti anni difficile - non può prescindere da questo tipo di programmi, un po’ gara musicale fra debuttanti e un po’ reality (soprattutto nelle strisce quotidiane che seguono i ragazzi nelle loro giornate).

Ma dove nascono i ”talent show”? Ovviamente nei paesi anglosassoni: prima in piccoli teatri, dove venivano organizzate gare fra studenti dei college; poi in tivù, dove in breve sono diventati fucine per il lancio di nuove star. In Inghilterra, artisti come Leona Lewis e i Liberty X sono usciti rispettivamente da ”X Factor” e ”Popstars”.

Che assieme a ”American Idol”, ”Pop Idol”, ”Britain's Got Talent”, ”America's Got Talent” sono i titoli dei programmi, inglesi e americani, che da anni catalizzano l’attenzione dei telespettatori. Basti pensare che negli Stati Uniti ”American Idol” (poi diventato semplicemente ”Idol”) è uno dei programmi in assoluto più seguiti e che nella finale dello scorso anno i voti arrivati ai due finalisti sono stati ben 97 milioni.

”X Factor” (inizialmente ”The X Factor”, con riferimento a un qualcosa di indefinito che serve per diventare una star) è nato in Inghilterra sulla scia del successo di ”American Idol”, e prima di arrivare lo scorso anno in Italia si è diffuso in Europa, Asia, Africa e America del Sud. Il premio è un contratto discografico da 300 mila sterline, o euro nella versione di Raidue, arrivata alla seconda edizione.

E attualmente è proprio il programma condotto da Francesco Facchinetti (figlio di Roby dei Pooh, un recente passato da dj e cantante come Dj Francesco), a insidiare il successo di ”Amici” di Maria De Filippi, la cui prima edizione che si chiamava ”Saranno famosi”, nel 2001/2002, fu vinta dal triestino Dennis Fantina.

”Amici”, che va in onda su Canale 5, dopo aver debuttato su Italia 1, inizialmente s’intitolava ”Saranno famosi”: il nome venne poi cambiato per questioni legate ai diritti d'autore dell’omonima serie televisiva. I protagonisti sono ragazzi tra i 18 e i 25 anni che aspirano a diventare cantanti o ballerini. Seguono per tutto l'anno lezioni di varie materie con i relativi insegnanti e vengono ripresi dalle telecamere nell’albergo in cui soggiornano.

A ”X Factor” partecipano invece esordienti - solo canori - di varie età, e lo stesso pubblico che segue il programma è più adulto. Con Facchinetti, protagonisti i giurati Simona Ventura, Morgan e la discografica Mara Maionchi. Che sono al tempo stesso tutor e capisquadra delle formazioni in gara: gruppi vocali, età 16-24, età over 25.

Ma negli anni scorsi ci sono stati in Italia anche altri ”talent show”: ”Popstars” condotto nel 2001 su Italia 1 da Daniele Bossari, ”Operazione trionfo” condotto nel 2002 sempre su Italia 1 da Miguel Bosè (dal format spagnolo ”Operación Triunfo”), in qualche modo anche ”Ti lascio una canzone” condotto lo scorso anno su Raiuno da Antonella Clerici. E forse la stessa storica ”Corrida”, un tempo di Corrado e ora di Gerry Scotti, potrebbe in fondo essere considerata una sorta di antenato degli odierni ”talent show”.

La tivù comunque non molla la nuova gallina dalle uova d’oro. Ad aprile parte infatti su Raidue ”Academy”, ”talent show” sulla danza condotto da Lucilla Agosti, già vista al Dopofestival di Sanremo 2008. Raccoglierà il testimone da ”X Factor”. Sperando di bissarne il successo.


 

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