venerdì 28 agosto 2009

COLDPLAY A UDINE


Chissà se Guardiola, tecnico del Barcellona e grande estimatore dei Coldplay, ordinerà anche quest’anno - come faceva l’anno scorso - che prima delle partite casalinghe dagli amplificatori del Camp Nou risuonino le note di ”Viva la vida”. Quel che sappiamo è che lunedì sera, allo Stadio Friuli di Udine, nell’unica tappa italiana del tour del gruppo inglese, per gli oltre quarantamila spettatori attesi l’emozione sarà fortissima quando il megaimpianto sparerà quell’attacco inconfondibile.

Un attacco per il quale Chris Martin e compagni sono stati però accusati di plagio dai Creaky Boards, giovane band indipendente americana, che l’anno scorso ha segnalato alcune ”somiglianze sospette” fra la loro "The songs I didn't write" e il tormentone coldplayano.

«Ci siamo esibiti al CMJ festival 2007 a New York e abbiamo visto con stupore Chris Martin tra il pubblico. Ci è sembrato che apprezzasse le nostre canzoni. Forse le ha apprezzato un po' troppo...», hanno detto i ragazzotti a stelle e strisce. «Ma quale plagio? La nostra canzone è stata scritta sei mesi prima di quel concerto», hanno ribattuto le star britanniche. Per chi volesse appronfondire l’argomento, su YouTube le due canzoni sono messe a confronto.

Torniamo al concerto di Udine, che chiude l’ideale tris che a luglio ha già proposto Springsteen e Madonna. Stavolta l’attesa è persino superiore, visto che si tratta dell’unica data italiana di questa tranche di un tour cominciato nel settembre scorso da Strasburgo, con un prologo nell’estate 2008 negli Stati Uniti. Biglietti praticamente esauriti, ancora pochi tagliandi in vendita alle casse dello stadio a partire dalle 11 di lunedì. Spettatori in arrivo - oltre che dalla penisola e dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia - anche da Ungheria (sei pullman), Republica Ceca, Germania, Serbia, Bosnia, Montenegro, Grecia, Svezia e Norvegia. Le richieste di accrediti giornalistici sono state tre volte superiori la capienza (un centinaio di posti) della tribuna stampa del Friuli.

Ingorghi in vista prima e dopo lo show. Tanto che le forze dell’ordine stanno pensando di dividere il flusso veicolare fra le uscite di Udine Sud e Nord, in entrata e in uscita dallo stadio. Bus e treni rinforzati. Allerta per i bagarini.

Tutto per vedere da vicino i magnifici quattro: ovvero Chris Martin (voce, chitarra, tastiere), Johnny Buckland (chitarra), Guy Berryman (basso) e Will Champion (batteria). Hanno alle spalle dieci anni di storia e il successo l’hanno agguantato quasi subito, con l’album ”Parachutes”, uscito nel 2000. Due anni dopo ”A rush of blood to the head” segna la consacrazione. I Coldplay sono ormai una band di culto, amata in mezzo mondo. La fama non viene scalfita dal mezzo passo falso rappresentato dal disco ”X&Y”, uscito nel 2005. Ma il botto arriva l’anno scorso, con ”Viva la vida” (titolo completo: ”Viva la vida or death and all his friends”), prodotto da Brian Eno e premiato con tre Grammy. Un disco che permette alla band di superare il traguardo di cinquanta milioni di dischi venduti in carriera.

Ora tornano in Italia dopo il doppio ”tutto esaurito” del settembre scorso a Bologna e Milano. Stasera suonano a Monaco di Baviera, a settembre saranno a Berna, Barcellona, Parigi, Manchester, Dublino, Glasgow e Londra.

Lunedì cancelli aperti alle 17. Apriranno gli italiani Ministri alle 19 e gli inglesi White Lies alle 19.45. I Coldplay promettono quasi tre ore di show. Dovrebbero cominciare alle 21 con ”Life in technicolor” e ”Violet hill”, per poi proseguire con ”Clocks”, ”In my place”, ”Yellow” (il loro primo singolo di successo, che stava nel primo album), ”Glass of water”, ”Cemeteries of London”, ”42”, ”Fix you”. E ancora ”Strawberry swing”, ”God put a smile upon your face”, ”Talk”, ”The hardest part”.

Dopo l’intermezzo acustico con ”Green eyes” e ”Death will never conquer”, non mancherà l’omaggio a Michael Jackson con una cover di ”Billie Jean”. E poi la cavalcata finale a base di ”Postcards from far away”, ”Viva la vida” e ”Lost!”. Dio salvi la regina. E magari anche Chris Martin.

Nessun commento:

Posta un commento