martedì 14 settembre 2010

NIENTE PAURA / TS
C'è anche un pezzetto di Trieste dentro ”Niente paura”, il film di Piergiorgio Gay presentato a Venezia che esce venerdì nelle sale. Un’immagine delle Rive sotto la pioggia, colta da un’auto in movimento. Giusto un flash, ma che gli spettatori triestini non mancheranno di riconoscere nel film, come già l’ha ricosciuta chi ha visto il trailer.
«Siamo venuti a Trieste nel novembre scorso - spiega il regista - per registrare la parte dedicata a Margherita Hack. Abbiamo girato a casa sua al mattino e, dopo una breve pausa pranzo da ”Pepi S’ciavo”, nel pomeriggio, sulla via del ritorno, abbiamo fatto anche quelle riprese dall’automobile. Tutto il film è una sorta di viaggio sentimentale nel nostro Paese. E uno scorcio triestino mi sembrava perfetto, accanto a Roma, Milano, Genova...».
«Fra l’altro quel giorno - aggiunge Gay - il tempo era brutto, tutto è stato fatto in fretta. Ma sono andato a colpo sicuro, visto che conosco la città per avervi girato nel 2002 ”La forza del passato”, con Sergio Rubini e Sandra Ceccarelli».
”Niente paura” è un documentario (meglio: un docu-film) che prende solo lo spunto dall’omonimo classico di Ligabue, presente nell’opera con le sue canzoni ma anche come voce che legge i primi dodici articoli della Costituzione.
«Volevamo raccontare l'Italia che ci piace, attraverso la musica, che è rimasto l'unico elemento, con lo sport, capace di creare un senso di coesione - spiega Gay -. Ci serviva un musicista popolare, nelle cui canzoni molti vedessero rispecchiate le proprie vite, le proprie emozioni».
Le facce e le voci sono quelle di tanti italiani che hanno fatto la storia di questo Paese: da Vittorio De Sica a Falcone e Borsellino, passando per Roberto Saviano, Peppino Englaro, Luigi Ciotti, Paolo Rossi, Stefano Rodotà, Carlo Verdone e Margherita Hack. Per rievocare «alcune tappe - dice ancora il regista - della storia italiana degli ultimi trent’anni, dalla strage di Bologna a quelle di Capaci e Via d'Amelio, attraverso le esperienze e i ricordi degli intervistati». Tenendo fuori i politici, perchè «volevamo raccontare l'Italia sociale, che non sventola nessuna bandiera».
Ligabue (che domani, venerdì e sabato conclude il tour estivo al PalaOlimpico di Torino) ci mette la faccia e alcune delle sue canzoni più famose, da ”Una vita da mediano” a ”L'amore conta”. E il caso vuole che, nel corso del racconto, il suo canto incroci di nuovo, anche se solo per pochi secondi, le immagini di Trieste. Dove nel 2002 il rocker di Correggio aveva girato il video di ”Eri bellissima”, con le splendide immagini di Paolo Monico sul tetto di una casa di via Valdirivo, sul Molo Audace, al Caffè San Marco.
Sì, perchè negli ultimi anni la città - grazie al lavoro di Friuli Venezia Giulia Film Commission - è stata set non solo per il cinema e la televisione, ma anche per la musica. Vi sono stati infatti girati video di Tiziano Ferro, Nek, Piero Pelù, Giuliano Palma, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, ovviamente Elisa...

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