venerdì 28 ottobre 2011

DISCHI / COLDPLAY + G Testa


D’accordo, manca un brano come “Viva la vida”. Ma a parte ciò, anche questo “Mylo Xyloto” (Emi) è un ottimo disco pop di quello che può essere considerato uno dei migliori, forse il miglior gruppo pop dell’ultimo decennio.

Arrivati al quinto album in studio, Chris Martin (che ha definito l’ultimo nato come un “concept album”, fatto di brani collegati tra loro) e compagni dimostrano di non aver esaurito la loro vena creativa, il loro tocco magico in grado di trasformare un testo, un riff, una melodia nella prossima “next big thing” della scena musicale planetaria. Magari se ne può parlar male, magari fa molto avanguardia trattarli con sufficienza, ma non si può per davvero far finta di non ascoltarli, di non riconoscerne il marchio di fabbrica dopo pochi accordi.

La ricetta? Grandi melodie e ritmi incalzanti, ma anche ballate lente e malinconiche. Due anime che in questa nuova raccolta sono presenti entrambe, anche perchè squadra che vince non si cambia. Ascoltiamo allora “Hurts like heaven”, “Charlie Brown”, “Every teardrop is a waterfall”, e poi momenti più intimisti come “Us against the world”.

Fra gli altri titoli: “Paradise” (che è stato il singolo apripista), “Major minus”, “Up in flames”, “A hopeful transmission”, “Don’t let it break your heart”, “Up with the birds”. Non si sa a quale anima ascrivere il duetto con Rihanna (molto criticato dai fan della prima ora...) in “Princess of China”: probabilmente all’anima del business, ma questo è il mondo della musica, e possiamo farci davvero poco.

Qualcuno ha anche criticato il titolo dell’album, ma qui siamo meno d’accordo: se togliamo a un artista anche la libertà di giocare con le parole, di divertirsi con un nonsense, beh, allora invece di andare avanti torniamo tristemente indietro.

Disco comunque più semplice e meno sperimentale di “Viva la vida” (pare che Brian Eno stavolta ci abbia messo meno del suo), ma non per questo meno fruibile. Anzi. Previsione facile facile: da qui a Natale, e forse oltre, sarà in testa alle classifiche di vendita. Del resto, sono i Coldplay, mica un gruppetto qualsiasi.

Da ultimo, una voce. Secondo alcuni, questo potrebbe essere l’ultimo disco di Chris Martin, Jonny Buckland, Will Champion e Guy Berryman. Lo ha fatto intendere proprio il leader, affermando che un gruppo non dovrebbe andare avanti oltre i trentatre anni (lui è del ’77).

“Abbiamo messa così tanta energia e tempo in questo disco - ha detto il bel Chris a Mail on Sunday - che non riesco a immaginarne un altro. Questo effettivamente potrebbe essere il nostro ultimo disco. Mylo Xiloto ha richiesto tre anni di lavoro e al momento attuale non abbiamo in programma altri dischi per i prossimi anni”. I fan più fedeli hanno fatto due più due. E sono caduti in depressione.



DISCHI / G. TESTA

“Vitamia”

(Egea Records)

Vive lo strano destino di continuare ad essere più amato in Francia, così vicina al suo Piemonte, che in patria. Lui se ne fa letteralmente un baffo e prosegue per la sua strada. Una strada fatta di classe e eleganza, artigianato musicale e belle canzoni.

Una strada che continua a percorrere in questo suo nuovo album, anticipato alla radio dal singolo “Nuovo” e ricco di altre perle preziose, undici, che vanno ad aggiungersi a una collana ormai lunga.

A cinque anni di distanza dal precedente “Da questa parte del mare”, disco vincitore della Targa Tenco 2007, il nuovo album - suonato tutto in diretta, in una settimana in studio - somiglia a una riflessione personale e sociale, musicalmente molto ricca, lunga mezzo secolo.

Fra i titoli: “Lasciami andare”, “Lele” (con la sorpresa di suoni armeni al violoncello), “Dimestichezze d’amor”, “Cordiali saluti”, “18 mila giorni”...

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