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sabato 1 giugno 2013
MARCO MENGONI stasera a trieste, al rossetti
Sostiene Marco Mengoni: «La prima parte del concerto serve per scaldare i muscoli, mentre la seconda per ballare». E poi aggiunge: «Quello dei nuovi concerti è uno spettacolo più europeo che dipende molto anche dalla nuova squadra che mi circonda e che ha contribuito alle mie scelte. Addirittura questa volta provo anche a imbracciare una chitarra, pur non avendola mai suonata in passato e avendo interrotto le lezioni che ho provato a seguire...».
Il tour di Mengoni fa tappa stasera alle 21 al Rossetti di Trieste. Concerto “tutto esaurito” già in prevendita, e dunque il venticinquenne interprete laziale non è disponibile per interviste (i cantanti imparano presto: quando serve per vendere qualche biglietto in più, porte aperte a giornali e media grandi e piccoli; se l’incasso è già assicurato, grazie e ciao...). Per presentare lo show, ci accontentiamo dunque di qualche frase da lui pronunciata nelle settimane scorse, magari in occasione del debutto del tour, l’8 maggio a Milano.
Anno davvero speciale, per il ragazzo che trionfò a “X Factor” tre anni fa. Prima la vittoria a Sanremo con il brano “L’essenziale”, poi il settimo posto all’Eurofestival (manifestazione caduta un po’ in disgrazia, ma ancora dotata di un suo fascino, e comunque ora si chiama Eurovision Song Contest...), ora questo “Essenziale Tour” che arriva a Trieste, e che sta andando talmente bene che gli organizzatori sono stati costretti - si fa per dire, non c’è stato bisogno delle maniere forti - di aggiungere alcune date a quelle già previste per tutta l’estate. Le nuove tappe sono: Teatro Arcimboldi di Milano il 25 e 26 settembre, primo ottobre a Bologna, 9 ottobre a Napoli, 11 a Firenze, 12 a Torino.
Ma non parliamo di ottobre, che c’è già il meteo a metterci tristezza. E torniamo al presente. Che è fatto innanzitutto del concerto di stasera a Trieste. I tanti fan del cantante si troveranno sul palco un artista che, rispetto alle passate e comunque recentissime esperienze, sembra già voler dare una rimescolata alle carte se non addirittura cambiare strada. Insomma, via i panni del “Re matto” e prove tecniche da crooner versione 2013.
Ecco allora la scelta di dividere lo show in due parti: la prima più soft, quasi intimista, che secondo la scaletta dovrebbe aprirsi con brani come “Prontoacorrere”, “Evitiamoci”, “Bellissimo” e “Non passerai”. Seconda parte nella quale, oltre a lasciare l’elegante completo nero e virare sul color viola (che nei teatri porta molti a lasciarsi andare a gesti scaramantici più o meno urbani...), il nostro si scalda, si scatena e invita il pubblico, che in realtà non aspetta altro, a fare altrettanto. Previsti 24 brani in tutto.
Secondo le cronache delle tappe precedenti del tour, durante il concerto Mengoni parla con il pubblico, ringrazia il suo “esercito” personale, in alcuni momenti addirittura si commuove. A volte c’è spazio anche per qualche aneddoto, come quello raccontato prima del brano “La valle dei re”: «Ma quale re, se lo scorso anno quando dovevo suonare al Forum di Assago sono arrivato in ritardo e gli addetti alla sicurezza non mi volevano fare entrare perchè non avevo il pass...».
Sul palco, con Mengoni, sei musicisti: Luca Colombo, direttore musicale, che ha arrangiato tutte le parti musicali del tour; Gianluca Ballarin al piano tastiere e alle programmazioni, Giovanni Pallotti al basso, Andrea Pollione all’organo e alle tastiere, Peter Cornacchia alla chitarra, Davide Sollazzi alla batteria.
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