mercoledì 19 giugno 2013

TRIESTELOVESJAZZ / TRIESTE SUMMER ROCK FESTIVAL

Le estati musicali ai tempi della crisi. I festival negli anni in cui austerità e “spending review” riducono al lumicino, o azzerano del tutto, i contributi che le amministrazioni pubbliche hanno garantito in passato agli organizzatori di rassegne che allietano i mesi caldi per chi resta in città e per i turisti di passaggio. Anche a Trieste, su questo fronte, c’è chi stenta, chi si arrangia e persino chi rischia di gettare la spugna, rinunciando a un progetto. In attesa di conoscere nel dettaglio la proposta spettacolare e culturale che verrà firmata dall’amministrazione comunale, siamo andati a verificare lo stato di salute delle due rassegne musicali che hanno animato le estati musicali cittadini dell’ultimo decennio, o giù di lì: TriesteLovesJazz e Trieste Summer Rock Festival. «Stamattina alle 11.30 - annuncia Gabriele Centis, direttore artistico della rassegna jazz - presentiamo alla Casa della musica la nostra collaborazione, sotto l’egida del Comune, con il Festival Jazz di Lubiana. Abbiamo previsto un doppio concerto, il 6 luglio a Lubiana e il 7 a Trieste, sul Ponte Curto, dell’European Saxophone Ensemble. Un sassofonista per ogni paese europeo, in acustico: spettacolo da non perdere, che aprirà l’edizione di quest’anno di TriesteLovesJazz...». Centis conferma le difficoltà organizzative, le risorse ridotte, ma sottolinea il “segreto” per la buona riuscita di questa rassegna, che negli ultimi anni ha portato a Trieste tanti nomi importanti o emergenti della scena jazz americana ed europea: «I soldi sono pochi, è vero. Ma ci salva quella rete di rapporti, anche amicali, che abbiamo sviluppato nel corso degli anni con la Casa della musica. Dove un artista o un gruppo viene magari a incidere, o a fare un seminario, e poi magari l’estate dopo è disponibile a venire a suonare senza chiedere un cachet elevato...». Risultato: anche quest’anno i triestini avranno a luglio le loro serate jazz in piazza Verdi, con un’appendice agostana dedicata alla miglior scena locale. Fra le anticipazioni: il nuovo progetto del sassofonista Bill Evans, il Soul Grass Quintet; il crooner londinese Anthony Strong, in un recital pianoforte e voce; il pianista romano Enrico Zannisi, appena premiato come miglior talento italiano da “Musica Jazz”, nell’ambito di quel Premio Franco Russo da lui vinto anni fa. «Chiusura - conclude Centis - con il concerto all’alba di domenica 11 agosto, sul Molo Audace, con il pianoforte di Glauco Venier». E passiamo al versante rock dei nostri festival. «Negli anni passati - spiega Davide Casali, anima con la sua associazione Musica libera di Trieste Summer Rock Festival - a quest’ora avevamo già presentato il programma. Purtroppo siamo un po’ in ritardo, proprio per l’incertezza sul budget a disposizione. Abbiamo le date e un paio di idee, ma incertezza anche sul luogo dove vorremmo ambientare l’edizione del nostro decennale, che per la verità avevo sognato diversa...». Ancora Casali: «Abbiamo in mente un paio di serate, da tenere nella prima metà di agosto. Un’idea è quella di Tony Levin, il bassista statunitense che ha suonato con Yes, King Crimson e tantissimi altri protagonisti del pop-rock internazionale. Con lui abbiamo dei contatti che aspettano solo di essere perfezionati. L’altra idea è quella di re-ambientare un “Live at Pompei” nel nostro Teatro romano, con i Pinkover, reduci da una serata di successo al Rossetti». Due nomi che ci sono invece sfuggiti sono quello dei Van der Graaf Generator e di Alan Parsons (entrambi già ospitati anni fa al Trieste Summer Rock Festival): «Potevamo riportarli - dice Casali non nascondendo una certa amarezza - visto anche il grande successo ottenuto. Ma non avevo garanzie economiche e c’era da firmare un’opzione. Niente da fare. Col risultato che i Van der Graaf vanno il 2 luglio a Udine, per un concerto a pagamento. Un nostro punto di orgoglio è invece aver organizzato sempre eventi a ingresso libero...».

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