mercoledì 5 febbraio 2014

FILM E GUAI x JUSTIN BIEBER

Arriva oggi e domani nelle sale (a Trieste al Nazionale e alle Torri, a Udine al multiplex di Pradamano, entrambi del circuito The Space) “Justin Bieber’s believe”, il film del giovanissimo idolo di milioni di ragazzine. Diciannove anni, quindici milioni di dischi venduti, quaranta milioni di follower su Twitter, quasi sessanta milioni di seguaci su Facebook, Justin Bieber è considerato la terza celebrità al mondo secondo la rivista Forbes. Un padio d’anni fa ha già sbancato al cinema con “Never say never”, documentario-concerto firmato da Jon Chu, 73 milioni di dollari di incassi soltanto negli Stati Uniti (più di Michael Jackson e One Direction, per intenderci). Ora il ragazzo - origini canadesi - raddoppia con questo film evento che farà rivivere nelle sale cinematografiche gli episodi più importanti di una carriera giovane ma fulminante. Fra immagini dei backstage dei suoi concerti, brani eseguiti dal vivo, interviste a lui stesso ma anche ai suoi amici e collaboratori, curiosità raccolte dalle telecamere frugando nella sua vita, il film racconta non solo il lato artistico ma anche quello umano del giovanissimo talento della musica pop. A differenza del primo film, stavolta Bieber ha voluto collaborare in prima persona alla stesura del film sin dal principio. Infatti nell’ottobre scorso aveva lanciato su Twitter l’hashtag #MusicMondays: regalando ai fan, ogni lunedì, per dieci settimane, un suo brano inedito. Dieci canzoni per dieci settimane in attesa dell’uscita del film, che arriva adesso, e del prossimo imminente album. Ma non è tutto oro quel che luccica. A soli diciannove anni Justin Bieber è sì una popstar di fama mondiale, che però incappa spesso nei guai. Dopo il recente arresto in Florida per guida in stato di ubriachezza, ha appena dovuto fronteggiare l’accusa di aggressione nei confronti di un autista di limousine a Toronto, su cui un giudice canadese si pronuncerà il 10 marzo. E visto che piove sempre sul bagnato, un’altra batosta è arrivata con i risultati dei test sui campioni di urine presi dopo l’arresto a Miami. Bieber è risultato positivo alla marijuana e allo Xanax, un calmante contro l’ansia. Centomila americani hanno firmato una petizione nella quale si chiede la sua cacciata dagli Stati Uniti. Insomma, se continua così, da più parti che il ragazzo rischia di bruciarsi presto.

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