sabato 15 febbraio 2014

SANREMO: LIGABUE ospite finale, testi delle canzoni

Per la serata finale Fabio Fazio incassa il sì di Ligabue, che arriva per la prima volta - e da “super ospite” - al Festival di Sanremo. Intanto le agenzie di scommesse danno Noemi, Francesco Renga e Arisa favooriti per il podio. E in attesa che martedì sera venga dato fuoco alle polveri, si passa il tempo dando un’occhiata ai testi delle canzoni in gara. Che sono ventotto, visto che ogni presunto “big” presenta - proprio come l’anno scorso - due brani, uno solo dei quali verrà ammesso alla finalissima di sabato 22. Insomma, viene confermata l’ecumenica formula secondo la quale nessuno viene eliminato (la tagliola rimane solo per i giovani), tutti vanno in finale ma con una sola delle due canzoni presentate. E allora leggiamoli, i testi di queste canzoni. Qualcuno ha già detto che, nonostante la voglia di contemporaneità manifestata da Fazio, la 64.a sarà come un’edizione d’altri tempi, interpretata però dai protagonisti di oggi. Tanta melodia, tanto amore, nessuna denuncia e nessuna “rottura”. Forse le uniche eccezioni sono quelle di Frankie Hi-Nrg Mc e Cristiano De Andrè. Il primo parte dalla metafora della bicicletta per allargare il tema alle salite e discese dell’esistenza, su una buona base ritmica (“Pedala”); mentre nell’altro brano, “Un uomo è vivo”, si lascia andare ai ricordi della casa d’infanzia per approdare a una riflessione esistenziale. Il secondo (con “Invisibili” e Il cielo è vuoto”) torna alla Genova della sua adolescenza, al rapporto difficile col padre Fabrizio, alle dure prove affrontate nei suoi primi cinquant’anni. Per il resto, si diceva, tanti temi sentimentali. Renga porta “Vivendo adesso”, firmata da Elisa: «Tu e io soltanto, il fuoco e le fiamme a dire che stiamo solo facendo sesso...». E in “A un isolato da te”: «Come mai non l’hai incontrato prima che commettessi il grave errore di credere che l’amore vero non esiste...». Giuliano Palma (“Così lontano” e “Un bacio crudele”, entrambe co-firmate da Nina Zilli) vira sull’esistenzial-intimistico. Proprio come Renzo Rubino, vincitore lo scorso anno fra i giovani, che propone “Ora” e “Per sempre e poi basta”. Arisa si affida a Cristina Donà (“Lentamente, il primo che passa”) e Giuseppe Anastasi (“Controvento”): un brano sembra teso al ritrovare se stessi, l’altro loda l’anticonformismo come scelta di vita. Noemi è anche co-autrice delle sue “Bagnati dal sole” (il racconto di una rinascita) e “Un uomo è un albero” (i desideri, i sogni di una giovane donna). E poi ci sono ancora Giusy Ferreri (“Il tuo passato non è invitato”: sottinteso, a questa cena...), Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots, Perturbazione (“L’Italia vista dal bar”), Antonella Ruggiero, Francesco Sarcina, Riccardo Sinigallia. E Ron, che torna a Sanremo 44 dopo il debutto (nel ’70, aveva sedici anni, in coppia con Nada), cantando ancora l’amore in “Un abbraccio unico” e “Sing in the rain”.

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